Mamma ha preso l'aereo - Docufiction sull'adozione -

Viviamo insieme il percorso dell'adozione
Azur
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Mamma ha preso l'aereo - Docufiction sull'adozione -

Messaggio da Azur » gio gen 21, 2010 11:45 am

Puntate visibili in streaming sul sito di La7:
http://www.la7.tv/programmi/mammapresoaereo/


L'11 febbraio inizierà un programma in sei puntate sull'Adozione Internazionale in Italia, realizzata in collaborazione con uno degli enti "storici" che si occupano di AI, il CIFA.
Il programma racconta l'adozione di 6 coppie in 5 paesi diversi, seguendoli passo passo dalla partenza al rientro in Italia.

"Docufiction" perché le riprese sono state fatte in tempo reale, e gli "attori" sono i reali protagonisti delle vicende.

Ovviamente si tratta di un programma particolare e nuovo nel suo genere in Italia, quindi ha già suscitato un buon numero di commenti e critiche, sopratutto sul rispetto della privacy dei bambini...


Qui il blog di uno dei papà partecipanti
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=41f54aa0b377b04a


Qui i promo della trasmissione
http://www.la7.it/intrattenimento/ricer ... m=adozioni


Articolo di Repubblica:
Le adozioni diventano un reality - In tv l'arrivo dei bimbi stranieri

di MARIA NOVELLA DE LUCA
ROMA - An Huy è un bambino bellissimo con gli occhi a mandorla: ride, piange, gioca e scopre la vita in braccio ad Annalisa che è la sua mamma adottiva. Perché ci sono bambini "che nascono dalla pancia, e altri che nascono dal cuore", come dice Annalisa, con una frase che chiunque abbia adottato un figlio sa che prima o poi forse utilizzerà, per spiegare a questi bambini venuti da lontano di quale "maternità speciale" siano il frutto. Dove ci sono due mamme, due paesi, due universi che si fondono. Ma An Huy, che arriva da Hanoi, Vietnam, ancora non sa che la sua scoperta dei genitori, Annalisa e Manilo, il suo addio all'orfanotrofio, i suoi primi giorni "da figlio", avvengono sotto l'occhio vigile di una telecamera, che ne riprende ogni gesto e ogni emozione, la sua paura e il suo smarrimento, e poi, finalmente, i sorrisi e i primi passi. An Huy è infatti il primo (inconsapevole) protagonista di una "docufiction" sull'adozione internazionale, che La7 manderà in onda a partire dall'11 febbraio.

Un vero racconto dal vivo del percorso di sei coppie italiane, seguite e filmate fin dal momento dell'"abbinamento", quando cioè viene consegnata loro la foto di quel bimbo che presto diventerà figlio, fino all'incontro nel paese straniero e al rientro in Italia. Sei puntate di Chiara Salvo e Giulia Cerulli, con la collaborazione del Cifa Onlus, uno degli enti più importanti nel campo delle adozioni internazionali, e dal titolo, emblematico, "Mamma ha preso l'aereo". Perché ci sono appunto donne (e uomini) che diventano genitori in sala parto, e altri che lo diventano compiendo un viaggio fisico, emotivo e spirituale verso figli che spesso hanno la pelle di un colore diverso, e culture e abitudini di altri mondi.


Un "reality" fatto con cura e attenzione, ma per l'Italia è una novità assoluta. Perché nulla nei filmati è coperto né protetto. Né le facce dei bambini adottati (il più grande ha 10 anni) né i momenti più intimi di queste prime fasi di famiglia che possono essere anche aspre, fredde, tormentate. E a qualche settimana dalla messa in onda, il dibattito sulla "giustezza" o meno di questa operazione, soprattutto tra i genitori "in attesa", è già infuocato. Spiega Chiara Salvo, una delle due autrici: "Il mio intento è stato quello di raccontare delle straordinarie storie d'amore. Cercando di fare un parallelo tra la maternità adottiva e quella biologica, ma senza nascondere le criticità di alcuni di questi incontri, soprattutto quando nelle famiglie entrano bambini più grandi. Tutto è avvenuto con la stretta collaborazione dei genitori che hanno partecipato gratuitamente".

Ma già da diversi mesi il mondo dell'adozione sembra oggetto di una campagna nuova e controversa. In autunno sulle reti nazionali era andato in onda uno spot che pubblicizzava, per la prima volta, uno degli enti autorizzati che fanno da intermediari tra le famiglie e i paesi dei bambini. Lo spot di "Enzo B" mostra due genitori che discutono sulle monellerie del figlio, dandosi reciprocamente la colpa: "Assomiglia a te, no, assomiglia a te". Poi la telecamera inquadra il viso di un bimbo sudamericano. Con una frase di commento: "Non ci sono genitori adottivi, ma soltanto genitori...". Negli Stati Uniti, come già in Inghilterra, tutto questo già consuetudine. Da noi è la rottura di un tabù. O forse della radicata convinzione a tutelare la privacy dei minori. L'impatto di "Mamma ha preso l'aereo" però sarà forte. Alcuni dei bimbi sono infatti grandicelli, vanno già a scuola, hanno già dunque un universo sociale di riferimento. Che li riconoscerà. Vedrà gli istituti. Il dramma dell'abbandono. Ma Gianfranco Arnoletti, presidente del Cifa, afferma che la cautela è stata massima. "Sì, la sfida è difficile, ma la possibilità di far arrivare a livello nazionale un contenuto corretto sull'adozione internazionale, ci ha convinti. In Italia l'integrazione di chi ha una pelle o una storia diversa è ancora lontana dall'essere una realtà. E raccontare queste storie, autentiche, ci è sembrato utile e giusto per i bambini stessi".

Per Simonetta Matone, a lungo giudice minorile, la preoccupazione non è tanto la privacy forse violata dei minori, quanto "il rischio di mandare un messaggio edulcorato". "La difficoltà - spiega - non è tanto il prima ma il dopo. Purtroppo molte adozioni internazionali non hanno il finale felice che ci si aspetta, nella mia esperienza ne ho viste diverse fallire. Ci vuole cautela". Fortemente critico lo psicologo Marco Chistolini, esperto di adozioni. "Non c'è bisogno di violare una sfera così privata per parlare in modo corretto dell'adozione. Penso ad esempio all'impatto che una trasmissione del genere può avere sui bambini che già da tempo vivono qui. I loro compagni magari vedranno il programma e il giorno dopo il ragazzino adottato sarà ascritto a quella realtà, al centro di un'attenzione che non ha cercato. No, non bisogna esporre i bambini, per loro è sempre un trauma...". La polemica è aperta, ma da La7 arriva un chiarimento: "Non siamo una temibile tv senza filtri. Anzi. A chi ci accusa di essere stati superficiali, rispondiamo che abbiamo curato i minimi particolari, rispettando un percorso vero. Il nostro intento è quello di portare sul piccolo schermo quei meccanismi burocratici e quegli elementi umani che entrano in contatto e si intrecciano inevitabilmente nei difficili processi che animano il problema delle adozioni...".


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Messaggio da Babbi » gio gen 21, 2010 8:03 pm

io seguiro con interesse il programma...
Lo trovo interessante, anche se si al limite, invece io credo che forse sfaterà tanti pregiudizi sul mondo dell'adozione...pregiudizi che ho avuto anche io fino a ieri tra l'altro, proprio per la totale mancanza di informazione
Azur
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Messaggio da Azur » ven gen 22, 2010 12:04 pm

anch'io lo seguirò, e spero davvero che sia fatto bene e contribuisca a far conoscere in modo un po' più corretto che cos'è l'adozione (del Cifa ho un'ottima opinione, quindi sono abbastanza ottimista sulla serietà della realizzazione)

Però sono d'accordo con chi dice (ad esempio il CIAI, un altro dei principali enti italiani http://www.ciai.it/index.php/news/1-lat ... ta-reality) che si sarebbero potute/dovute pensare modalità che garantissero una maggiore tutela dei bambini
(ora i bambini ripresi sono piccoli e può non importagliene un granché del fatto che momenti estremamente intimi e privati vengano visti da altri, ma tra qualche anno - e non ho dubbi sul fatto che i video resteranno in circolazione, dato youtube e similari - quando i meno piccoli saranno preadolescenti o adolescenti non riesco a immaginare che non gli importi che il panettiere, il vicino di casa antipatico o la maestra conoscano cose tanto intime della loro storia e della loro vita)
Mia figlia si incazza da morire se racconto ad altri anche solo sciocchezze che riguardano però quel che lei ritiene privato...
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Messaggio da Babbi » ven gen 22, 2010 8:07 pm

si è vero, hai ragione, si potevano evitare magari i particolari, ma spero davvero che sia piu utile che dannoso.....lo spero davvero
masissi
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Messaggio da masissi » sab gen 23, 2010 2:06 am

MAh, a me non ispira per niente un reality su una esperienza delicata e personale coem l'adozione, per informare e sensibilizzare potevano fare un format dedicato senza arrivare ad un reality che diventa (per necessità di audience, pubblico, orario, tempi, e chissà che altro) un po' (Se va bene) artefatto...e se va male, al 90%storpiato...
Ma la speranza è l'ultima a morire, magari è un programma fatto come dio comanda.... vedremo..
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Messaggio da Paola » lun gen 25, 2010 9:54 am

Azur ha scritto: Mia figlia si incazza da morire se racconto ad altri anche solo sciocchezze che riguardano però quel che lei ritiene privato...

Idem Jacopo, salvo poi raccontare tutta la mia vita al resto del mondo! ahahhaha

Sui reality io ho sempre qualche perplessità, non mi piacciono proprio come forma di "spettacolo", spero che non girino soldi proprio perché è un conto spiegare al proprio figlio da grande di aver venduto la propria privacy per il bene dell'umanità piuttosto che per fare uno show.
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Messaggio da Azur » lun gen 25, 2010 11:00 am

No quello no, le famiglie che hanno partecipato dicono di non aver ricevuto nessun compenso.
A questo punto c'è solo da sperare che sia fatto bene, vedremo :D
Azur
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Messaggio da Azur » mer feb 10, 2010 11:24 pm

Nel caso qualcuno stesse aspettando di vederlo, il programma è slittato al 25 febbraio, almeno per quanto se ne sa ora...
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