questione di equilibri

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Claudette
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Messaggio da Claudette » dom lug 24, 2011 9:24 am

Trilli2011 ha scritto:Io pure insegno, ma non è che la situazione sia migliore.
Da un lato i genitori che non capiscono che ovviamente se hai una bimba di due anni (che già va al nido mezza giornata) di certo non puoi accompagnare gite scolastiche, fare corsi di recupero gratis al pomeriggio, essere disponibile ai colloqui in qualunque orario.
Dall'altra i colleghi che dicono in giro: Trilli non è più quella di una volta, che faceva mille cose per la scuola. E lo credo caspita!!! Prima ero una single che viveva da sola, ora ho marito e figlia!
Poi la cosiddetta carriera: dovrei fare la vicepreside ma la finanziaria ha tagliato il semiesonero dall'insegnamento... vale a dire che dovrei stare a scuola due o tre ore anche il pomeriggio. D'istinto ho detto: rinuncio, non ce la faccio. Risposta: come puoi rinunciare, la Tale insegna alle elementari e ha 6 ore di servizio in più alla settimana... come potrebbe prendere lei il tuo posto? Ma io dico: devo sempre sacrificare mia figlia, mio marito, me stessa ai problemi altrui???
Hai perfettamente ragione, non a caso io avevo messo il condizionale, non volendo aggravare la discussione con lamentele sugli annosi e recenti problemi della scuola.
Il discorso, credo, si potrebbe spostare sulla mancanza di "rete" di sostegno di cui dovrebbero poter usufruire i genitori in genere (e parlo anche dei padri), in termini anche di semplice comprensione da parte degli "altri" non-genitori (ma tu mi dici - e io ti posso comfermare - che sono proprio i genitori degli alunni a non mostrare comprensione! E' tutto dire!).
Non a caso, qualche tempo fa, sentivo parlare qualche sociologo di "società di figli", in cui attualmente ci troviamo - i figli dei sessatottini, della contestazione, del boom economico, del benessere facile -, senza responsabilità di sorta, con l'unico orizzonte dei propri bisogni da soddisfare.
Ognuno si guarda il proprio orticello e chi s'è visto s'è visto, come si dice dalle mie parti.
E non è una prospettiva rassicurante e neppure logica, visto che nel mondo "globalizzato e liquido" siamo tutti collegati da doppio filo.
Si dovrebbe trovare tempo e modo per far maturare nelle proprie teste questa nuova prospettiva di esistenza, di uno "sviluppo sostenibile" delle relazioni che viviamo, per un benessere che vada oltre l'abito firmato, il telefonino o la macchina ultimo modello.


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superstrafra
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Messaggio da superstrafra » dom lug 24, 2011 10:52 am

quel che mi domando alla luce delle mie novità lavorative, è quanto sia lecito chiedere pari sacrificio a tutti i lavoratori, indipendentemente dal nucleo familiare o dalla propria disponibilità economica.

mi chiedo dove sia finita la volontà di sedersi e parlarne a tavolino, mettendo sul piatto ciò che ognuno può dare, che non è detto sia uguale per tutti.
la scelta discrezionale e libera è andata a farsi benedire, proprio in una realtà come la mia (quella della cooperazione sociale), in cui si sbandiera la volontà di mettere al centro l'individuo.
seh.
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Messaggio da Trilli2011 » dom lug 24, 2011 1:25 pm

superstrafra ha scritto:quel che mi domando alla luce delle mie novità lavorative, è quanto sia lecito chiedere pari sacrificio a tutti i lavoratori, indipendentemente dal nucleo familiare o dalla propria disponibilità economica.

mi chiedo dove sia finita la volontà di sedersi e parlarne a tavolino, mettendo sul piatto ciò che ognuno può dare, che non è detto sia uguale per tutti.
la scelta discrezionale e libera è andata a farsi benedire, proprio in una realtà come la mia (quella della cooperazione sociale), in cui si sbandiera la volontà di mettere al centro l'individuo.
seh.

E' appunto ciò che penso anche della MIA realtà... siamo 30 docenti, alcuni con figli piccoli, alcuni con figli grandi, alcuni senza figli, alcuni ormai anziani e stanchi, qualcuno ammalato. Dove sta scritto che tutti dobbiamo dare lo stesso contributo oltre s'intende all'orario lavorativo?
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Messaggio da Polly » dom lug 24, 2011 1:40 pm

Non ho letto tutto e so di non essere di consolazione, ma i figli più crescono e più necessitano della nostra presenza.
Io insegno e sicuramente è un tipo di lavoro che da più ampio margine rispetto ad un lavoro diverso, ma da 4 anni ho anche chiesto il part time perchë appunto crescendo urge la mia presenza in casa più di quando erano piccoli!
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Messaggio da superstrafra » dom lug 24, 2011 1:59 pm

pollù, ora fila a leggere tutto! hahahaha

ciò che io contesto, cosa che però non sarò in grado di fare trovandomi davanti i capi, è l'imposizione, rispetto alla discrezione. e mi riferisco alla disponibilità a straordinari non pagati o alla riduzione di stipendio.
sono veramente avvilita e stanca.
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Messaggio da nene70 » dom lug 24, 2011 6:47 pm

superstrafra ha scritto:quel che mi domando alla luce delle mie novità lavorative, è quanto sia lecito chiedere pari sacrificio a tutti i lavoratori, indipendentemente dal nucleo familiare o dalla propria disponibilità economica.

mi chiedo dove sia finita la volontà di sedersi e parlarne a tavolino, mettendo sul piatto ciò che ognuno può dare, che non è detto sia uguale per tutti.
la scelta discrezionale e libera è andata a farsi benedire, proprio in una realtà come la mia (quella della cooperazione sociale), in cui si sbandiera la volontà di mettere al centro l'individuo.
seh.


nn esiste più, fra'.
se sei una donna e lavoratrice, chiedono lo stesso che a una mamma e lavoratrice, che di impegni ne ha molti di più e se permettete, da considerare diversi che nn la palestra o l'uscita, che sono comunque leciti e giusti.

io ho imparato a fregarmene altamente.
faccio il mio,lo faccio più che bene, nn possono lamentarsi del mio operato e questo mi pone in una situazione vantaggiosa.
se c'è da fare straordinario lo faccio nel limite delle mie esigenze e nn delle loro, vado se posso, nn mi fermo oltre orario,perchè ho la mia famiglia, anche se nella mia ditta insistono per vendermi l'azienda come tale.

per una madre, sei ore lavorate dovrebbero essere il massimo consentito a mio parere,perchè i figli, come giustamente dice polly, più diventano grandi, più necessitano della nostra presenza,che nn è più solo di supporto per bisogni fisici,ma proprio di guida per nn sentirsi sbandati.
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Messaggio da nina72 » dom lug 24, 2011 7:43 pm

Nenè, sono pienamente d'accordo con te.
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Messaggio da veruz » dom lug 24, 2011 10:05 pm

nene sono d accordissimo con te
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