Bisognerebbe capire quali sono quei motivi visto che cambiano da pediatra a pediatra e non esistono studi che ne dimostrino l'utilitàGwen ha scritto:Ma infatti non credo che le tabelle siano proprio identiche.
Dico solo che pero' ogni pediatra stabilisce delle regole GENERALI e immagino lo faccia in base a dei motivi non tanto per.
E quindi se ci si fida del proprio pediatra pur ragionando col proprio cervello delle domande sul perché uno se le fa no?
abitudine consolidata?Alla fine perché allora la stragrande maggioranza dei pediatri non abbraccia l'autosvezzamento?
Lo stesso motivo per cui la maggioranza dei pediatri consigliano allattamento a orario e aggiunte precoci o svezzamento a 4 mesi?
no, non sarebbe più semplice dal punto di vista medico, i pediatri sono dottori e trattano lo svezzamento come se fosse una ricetta medicaNon sarebbe più semplice per tutti se davvero non fosse rischioso?
il bambino è pronto se:E poi che vuol dire quando il bimbo e' pronto?
sta seduto da solo (bene e senza appoggi)
non estroflette la lingua
si mostra interessato
Tutte e tre le cose devono verificarsi (non ne basta una nè due)
In natura sarebbe il momento in cui il cucciolo inizierebbe a mangiare altro che latte
che neanche è dimostrato che esistaL'esperta in tv parlava di celiachia insorta.
Quindi forse non e' una malattia che se hai hai e se non hai non hai.
non sarà forse meglio introdurlo in piccole quantità (come accade con gli assaggi da autosvezzamento) che 10 giorni dopo in grossa quantità (come accade con il tradizionale?)Può essere congenita ma anche insorgere per varie cause tra cui l'inserimento precoce o tardivo del glutine.
si regola sul fatto che se il bimbo è pronto l'intestino è pronto e quindi il problema non si pone.Quindi l'autosvezzamento come si regola con questo?
Inoltre nell'autosvezzamento le quantità sono ovviamente all'inizio minime.
Assaggi appunto.
Prima di fare un pasto vero possono passare mesi.
Nello svezzamento tradizionale quando inserisci il glutine lo inserisci subito per giorni di fila e in quantità, nell'autosvezzamento è improbabile che capiti in questo modo.
Semplicemente per i motivi che ti ho spiegato si rischia addirittura meno che nello svezzamento tradizionale.Ok che magari si tratta di una scuola di pensiero come ce ne sono altre ma se avesse un certo fondamento?
A che pro rischiare una cosa simile?
Primo perchè non c'è MAI inserimento precoce (visto che la basa è che il bimbo sia pronto)
Secondo perchè si parte da piccole quantità e si da tempo al corpo di abituarsi meglio