rispondendo a tittiba
Re: rispondendo a tittiba
Hai dato luce a zone d'ombra dell'essere madre, non è sempre tutto così facile e spontaneo.
Anche io con la mia prima maternità ho affrontato periodi bui e difficili e cercato il riscatto con la seconda maternità
mi ero resa conto di non aver goduto e apprezzato molti momenti presa dalla stanchezza, dalla preoccupazione e dalla tristezza.
Anche io con la mia prima maternità ho affrontato periodi bui e difficili e cercato il riscatto con la seconda maternità
mi ero resa conto di non aver goduto e apprezzato molti momenti presa dalla stanchezza, dalla preoccupazione e dalla tristezza.
Re: rispondendo a tittiba
Penso che non se ne parli mai abbastanza. Già in questo post siamo in 5-6 mamme che abbiamo vissuto questi sentimenti negativi, che abbiamo dovuto attraversare momenti molto bui e dolorosi.
Decisamente non se ne parla abbastanza.
Decisamente non se ne parla abbastanza.
Re: R: rispondendo a tittiba
hai ragionissima.vinziana ha scritto:Penso che non se ne parli mai abbastanza. Già in questo post siamo in 5-6 mamme che abbiamo vissuto questi sentimenti negativi, che abbiamo dovuto attraversare momenti molto bui e dolorosi.
Decisamente non se ne parla abbastanza.
grazie
Re: R: rispondendo a tittiba
hai ragionissima.vinziana ha scritto:Penso che non se ne parli mai abbastanza. Già in questo post siamo in 5-6 mamme che abbiamo vissuto questi sentimenti negativi, che abbiamo dovuto attraversare momenti molto bui e dolorosi.
Decisamente non se ne parla abbastanza.
grazie
Re: rispondendo a tittiba
Purtroppo mai abbastanza Vinziana hai ragione, tutti sono sempre pronti a giudicare e basta le neomamme...
- emanuela1977
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- Iscritto il: mar mar 31, 2009 10:00 am
Re: rispondendo a tittiba
Dopo la nascita di Agata (fortemente voluta da tutti e due) ho sofferto di depressione post partum e mi ritrovo molto in quello che hai scritto. Mamma mia che bruttissimo periodo che abbiamo passato.
Eppure era stata voluta e la scelta era di pancia.
Marta è stata una scelta di testa e, in lei, ho trovato il mio riscatto.
Comunque è vero: non se ne parla mai abbastanza.
Eppure era stata voluta e la scelta era di pancia.
Marta è stata una scelta di testa e, in lei, ho trovato il mio riscatto.
Comunque è vero: non se ne parla mai abbastanza.
Re: rispondendo a tittiba
Ciao Vinziana.
Ho letto ora la tua e le altre riflessioni.
Anche Giulia è stata per me il mio riscatto, e mi ritrovo in buona parte di quello che hai scritto....forse non sono arrivata a sentimenti di vera negazione ed ostilità verso Cristian, ma non c'è dubbio che il mio rapportarmi a lui, nei suoi primi mesi di vita, è stato molto poco "spontaneo"e istintuale.
La crisi c'è stata ed anche bella tosta e ha messo a dura prova anche il mio rapporto di coppia (mi vergognavo a confidare certe "emozioni" a mio marito e lui non capiva il mio malessere).
Si sa, molto spesso, troppo spesso, i primogeniti sono le "cavie" (lasciatemi passere il termine), non tanto perché vengono maltrattati o bistrattati, quanto perché non riescono a godere appieno di quel SENSO MATERNO che travolge una neo mamma e la stordisce, ed ha bisogno di un tempo variabile per essere interiorizzato e "razionalizzato" (nel senso di prendere coscienza della naturalità e fisiologicità di quel mondo bellissimo e sconosciuto e delle sue dinamiche).
Anch'io mi sono perdonata (credo), però confesso di avere un'intima propensione verso Cristian piuttosto che verso sua sorella (non inteso come intensità di amore, ma come slancio a voler "colmare" le mie prime manchevolezze....oltretutto lei è molto più sicura ed indipendente, mentre lui molto sensibile e mammone).
A volte mi chiedo (come te) quanto possa aver inciso il mio diverso essere madre con loro neonati sul loro carattere attuale, però è anche vero che rimuginare su errori passati non aiuta nè può aiutare in alcun modo, se non come molla per migliorarsi da oggi e per il futuro: d'altronde, siamo ancora le loro mamme, e loro non sono certo già degli uomini fatti, per cui il lavoro da fare è ancora taaaaaaaanto!
C'è n'è da ballare ancora. :bacio:
Ho letto ora la tua e le altre riflessioni.
Anche Giulia è stata per me il mio riscatto, e mi ritrovo in buona parte di quello che hai scritto....forse non sono arrivata a sentimenti di vera negazione ed ostilità verso Cristian, ma non c'è dubbio che il mio rapportarmi a lui, nei suoi primi mesi di vita, è stato molto poco "spontaneo"e istintuale.
La crisi c'è stata ed anche bella tosta e ha messo a dura prova anche il mio rapporto di coppia (mi vergognavo a confidare certe "emozioni" a mio marito e lui non capiva il mio malessere).
Si sa, molto spesso, troppo spesso, i primogeniti sono le "cavie" (lasciatemi passere il termine), non tanto perché vengono maltrattati o bistrattati, quanto perché non riescono a godere appieno di quel SENSO MATERNO che travolge una neo mamma e la stordisce, ed ha bisogno di un tempo variabile per essere interiorizzato e "razionalizzato" (nel senso di prendere coscienza della naturalità e fisiologicità di quel mondo bellissimo e sconosciuto e delle sue dinamiche).
Anch'io mi sono perdonata (credo), però confesso di avere un'intima propensione verso Cristian piuttosto che verso sua sorella (non inteso come intensità di amore, ma come slancio a voler "colmare" le mie prime manchevolezze....oltretutto lei è molto più sicura ed indipendente, mentre lui molto sensibile e mammone).
A volte mi chiedo (come te) quanto possa aver inciso il mio diverso essere madre con loro neonati sul loro carattere attuale, però è anche vero che rimuginare su errori passati non aiuta nè può aiutare in alcun modo, se non come molla per migliorarsi da oggi e per il futuro: d'altronde, siamo ancora le loro mamme, e loro non sono certo già degli uomini fatti, per cui il lavoro da fare è ancora taaaaaaaanto!
C'è n'è da ballare ancora. :bacio:
Re: rispondendo a tittiba
grazie per questo post, per aver condiviso le vostre esperienze...mammettina ha scritto: L'amore di una mamma si sente anche quando nemmeno lei sa di provarlo.
è vero, è qualcosa di cui si parla troppo poco, ma sono emozioni così difficili da tirar fuori...
i sensi di colpa si stanno pian piano ridimensionando, ma il sentirmi inadeguata come mamma rimane.
quoto la frase di mammettina perché l'ho vissuta sulla mia pelle.
un giorno, guardando le foto di leo da piccolo, mi sono vista sotto una luce diversa da come mi ricordavo: non ho visto il panico o la voglia di fuggire da tutto, ma sorrisi pieni di felicità e orgoglio e sguardi innamorati persi al mio cucciolo...
allora ho iniziato un po' a "perdonarmi", a pensare che nonostante vedessi tutto nero, c'era stato anche tanto amore per lui.