Preoccupazioni dopo intervento neurochirurgico

Cara dottoressa,

non sono una mamma ma avevo bisogno di scriverle riguardo mia madre. Sono una ragazza di 19 anni che un mese fa ha visto la sua vita come  un tunnel senza uscita. Mia madre ha avuto una neoplasia celebrale  benigna o meglio, un meningioma grosso quanto un pompelmo in testa. Ha dovuto subire l’operazione che, almeno apparentemente, è andata bene,  anche se mio padre continuava ad innervosirsi ed a piangere e forse  non mi ha detto qualcosa che c’era di più sotto. Dopo l’operazione  sono andata a trovarla e l’ho vista piuttosto nervosa, quasi avesse  sbalzi d’umore come, e mi dispiace dirlo, una persona malata di  schizofrenia. Poi, quando è tornata a casa, sembrava molto più serena  e tranquilla ma in realtà qui sono iniziati i problemi. Noto che la  mattina e parte del pomeriggio è piuttosto serena e partecipativa  mentre la sera diventa nervosa, isterica e quasi cattiva nel dare  giudizi e nel dire le cose. Mi spiace rimanere all’oscuro di tutto,  perchè ogni giorno nutro speranze nel rivederla come prima eppure  invece mi sembra una persona così labile, così debole e quasi evanescente. Vorrei sapere se ci sono stati o meglio ci sono effetti  "collaterali" riguardo questa operazione e posso considerare mia madre  effettivamente "normale". Le ripeto che mi dispiace parlare in questi  termini ma la situazione sta diventando davvero impossibile. Sono  stressata e sempre nervosa.

Attendo sue risposte
Baci

Anna Chiara

 

Gentile Anna Chiara,

mi dispiace molto per la tua situazione. Per un figlio è sempre molto dura fare i conti con la malattia dei propri genitori, anche quando, come sembra, è benigna e il suo decorso buono.
Gli interventi di Neurochirurgia richiedono una fase post operatoria lunga, di riabilitazione, e per i pazienti ci possono volere settimane o mesi per avere un ritorno alla situazione precedente.
Molto dipende dal tipo di intervento fatto e dalla localizzazione del tumore (in quale area si era esteso e quali centri nervosi aveva disturbato).
In alcuni casi i chirurghi alle visiute di controllo inviano i pazienti a consulenti psichiatri, in modo da aiutarli con una terapia opportuna a uscire dalla fase di "calo" dell’umore.

Tieni conto, se puoi di due aspetti: anche tua madre ha subito il trauma dell’intervento, la paura della diagnosi, magari il timore di morire, e forse, tutto questo, ha lasciato questa sorta di strascico sull’umore.
Inoltre, sarebbe importante, per evitare di rimuginare senza motivo, che tu potessi parlare con loro con chiarezza, in modo da allontanare tutti i dubbi.
Questo vi aiuterebbe a recuperare un pò di tranquillità e ad essere tutti più pazienti rispetto al decorso post operatorio e alla "riabilitazione".

Non abbiate paura di comunicare tra voi che avete avuto (o forse ancora avete) molta paura.
Dopo un trauma di questo tipo è normale.
Ti invito a farmi sapere come procede, e se ci sono novità.

Un caro saluto

Claudia

 

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