Ritardo psicomotorio e dieta priva di glutine e caseina

Gent.ma dott.ssa,

torno a scriverle per avere un Suo prezioso consiglio. Probabilmente ricorderà il caso di mia figlia affetta da grave RPM da causa ignota. La piccola tra 4 mesi compirà 3 anni e ancora non cammina, non gattona, non ha equilibrio, non parla. Continuano insistenti le sedute di neuro-psico motricità e logopedia su 6 gg. a settimana.

Ho letto su internet di una dieta priva di glutine e caseina che provocherebbe effetti benefici sul cervello.

Sembra che alcuni alimenti provochino una sorta di alterazione biologica tale da sprigionare tossine dannose per il cervello. Sarà vero? Quanto potrebbe giovare una tale dieta su bambini come mia figlia? L’articolo mi incuriosisce soprattutto perché mia cognata è affetta da celiachia, ma mai nessun medico ha prescritto gli esami del caso per la mia bambina.
Non so cosa pensare…

Su alcune malattie e ritardi mentali si sono dette molte cose e fatte innumerevoli ipotesi. In modo particolare, ora che la celiachia è una patologia di moda in quanto è ormai assodata la presenza di numerosi casi asintomatici, vi è una gara a chi formula un maggior numero di ipotesi patogenetiche specialmente per cercare di inquadrare patologie ancora in parte oscure.

La celiachia è stata, per questi motivi, spesso associata ad alcune malattie mentali, ma molto meno a deficit psicomotori così importanti. Se ne è sospettata l’influenza sull’autismo, sulla schizofrenia, ma molto meno su patologie che riguardano anche la sfera motoria. Bisogna, inoltre, dire che la possibile influenza genetica della celiachia si può considerare ma solo negli ascendenti diretti, cioè nei genitori o al massimo nei fratelli, non nella cognata. C’è, infine, da considerare che se i primi sintomi di ritardo psicomotorio o quantomeno di qualcosa che non quadrava dal punto di vista neurologico sono comparsi prima della introduzione del glutine nella alimentazione della piccola, certo non si può mettere in relazione questa proteina con il problema neurologico presentato dalla
bimba.

Io, quindi, sarei molto cauta nel formulare questo tipo di ipotesi e soprattutto non inizierei una dieta specifica senza essermi prima accertata della effettiva presenza nel sangue della piccola di anticorpi specifici che permettano la diagnosi certa di celiachia, ma questo più per chiarire un tuo
dubbio che per reale esigenza clinica.

Un caro saluto, Daniela

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