Reflusso, Ranidil, sonno e crescita

Gentile Dott.ssa,

le scrivo perché mia figlia soffre di reflusso gastroesofageo.

Il problema è stato riscontrato dopo 20 giorni dalla nascita con un’ecografia, in cui oltre a evidenziare reflussi si sono evidenziate anche molte coliche.

Mi è stato prescritto il Ranidil da usare per un mese 2 volte al dì, poi un altro mese una volta al dì.

Sinceramente non ho notato molti miglioramenti e adesso che l’abbiamo sospeso da 10 giorni, nemmeno dei peggioramenti.

La bimba, che ha quasi 3 mesi, cresce poco, non per mia mancanza di latte, ma perché fa fatica a stare attaccata al seno, mangia in modo molto vigoroso, si stacca spesso, a volte sembra affogarsi perché il latte le va di traverso.

La mia pediatra non mi ha dato molti suggerimenti, li ho un po’ trovati io consultando il vostro sito.

Il mio dubbio ora è: ha senso continuare con il Ranidil? Come posso fare per farla mangiare meglio? La mia pediatra mi ha detto che dovrebbe mangiare 700 gr al giorno e di fare la doppia pesata ad ogni pasto (la bimba è nata di 2,920 gr e attualmente pesa 4,780 gr, compie tre mesi tra una settimana) ma dalla doppia pesata vedo che mangerà in un giorno 500 gr max 600 gr.

I pasti sono circa 6 al giorno e quando sta bene riesce a mangiare anche 110 gr, ma per lo più arriva a 80 gr.

Ho sempre offerto un seno alla volta, da qualche giorno provo con due, ma è chiaro che il primo non viene svuotato completamente e a volte risulta dolorante, come è meglio comportarsi?

Dopo la poppata, la bimba ha forti dolori, a volte rigurgita, ma il grosso problema sono i continui reflussi interni che le causano dolore e irritabilità.

Dopo 70 notti in bianco, in cui non riuscivo ad appoggiarla nemmeno con un rialzo di 30°, ho scoperto che a pancia in giù riesce a starci e a riposare. La mia pediatra è contraria a questa posizione, perché il disturbo si acutizza, ma a me non pare, visto che riesce a dormire. Cosa mi suggerisce?

Ho provato anche ad andare da un osteopata (ormai la diperazione mi porta a provarle tutte), lui sostiene che sia tutto un problema di parto (ho il bacino molto stretto per cui la bimba non riusciva ad incalanarsi quindi la fase espulsiva è stata molto impegnativa e lunga) e che il problema dovrebbe risolversi, ma anche qui dopo 8 sedute non ho notato progressi, perciò credo che arriverò a 10 sedute e poi rinuncio, più per una questione economica che altro.

Scusi per le mie infinite domande, grazie per l’ascolto e lo sfogo.

Federica


Cara Federica,

se di latte ne hai in abbondanza ed è solo la bimba che non lo succhia tutto non è facile consigliare come procedere perché prima di tutto non si può obbligare una bimba a succhiare controvoglia, la si potrebbe solo agevolare tirando il latte e dandolo con il biberon, ma visto che mi dici che succhia con veemenza non penso proprio che la sua modesta assunzione di latte ad ogni poppata dipenda da una suzione debole e che abbia bisogno di essere agevolata con la tettarella.

Per quanto riguarda la terapia per il reflusso, il ranidil è l’unico farmaco ufficialmente prescritto per questa patologia, soprattutto all’età della tua bimba: darlo o non darlo e per quanto tempo è una decisione che spetta al medico curante, però posso dirti che l’agitazione che dimostra quando succhia, le sue notti insonni o con sonno disturbato e il suo comportamento genericamente agitato farebbero pensare, come dice l’osteopata, ad una irritabilità o ipereccitabilità residua come conseguenza, forse, di un parto difficile oltre che a causa del reflusso: il reflusso gastro-esofageo ne sarebbe un sintomo essendo spesso anche una malattia psicosomatica.

Per capirlo bisognerebbe fare un esame neurologico alla bimba e stablire se ha una sindrome ipereccitabile anche modesta, o un ipertono muscolare oppure no.

La posizione prona è ora sconsigliata, soprattutto nei primi mesi, perché viene messa in relazione con la sindrome della morte improvvia del lattante: la relazione tra le due cose non è certa, visto che anche per la morte in culla non si conoscono ancora le vere cause, ma un tempo, quando per favorire lo svuotamento gastrico e il ruttino e evitare le inalazioni da rigurgito si usava tenere i lattanti in posizione prona dopo la poppata, si constatava che la stragrande maggioranza dei bimbi morti improvvisamente nel sonno venivano trovati a pancia in sotto.

Questo ha fatto pensare ad una relazione stretta tra questa posizione e il gravissimo avvenimento. Pertanto attualmente, in tutto il mondo, si sconsiglia fortemente questa posizione. Però era ed è una posizione che favorisce, in un certo senso, lo svuotamento dello stomaco forse più della posizione supina, visto che i bambini piccoli sono leggeri e il loro peso non schiaccia lo stomaco in quella posizione.

Non credo però che sia per questo che la tua bimba sembra preferirla: secondo me si dimostra più tranquilla se la metti prona perché sente maggiormente il contatto con un piano di appoggio, si sente in un certo senso più contenuta e tranquillizzata, come spesso succede quando i bambini agitati o con coliche vengono tenuti in braccio a pancia in sotto, appoggiati sull’ avambraccio: è una posizione molto rilassante per loro. Quindi, pur non potendola consigliare, capisco che la bimba vi si trovi più a suo agio.

In definitiva cosa consigliarti? Prima di tutto, se in tre mesi è cresciuta circa due chili vuol dire che, in media, la sua crescita è stata di 600-700 gr al mese, una media non brillantissima, ma quando i bambini sono allattati al seno, se dimostrano di essere sazi e non chiedono altro latte, si tollera anche un accrescimento di soli 500 gr al mese pur di non dare aggiunte (che nel tuo caso non servirebbero visto che hai molto latte). Quindi ti consiglio di non fissarti troppo sulla crescita in peso della bimba e su quanto prende ad ogni poppata. Cerca di mantenere sempre un numero alto di poppate e, se possibile, di attaccarla ad entrambe i seni ogni volta, passando però al secondo seno dopo che ha svuotato il primo altrimenti non prende il latte più sostanzioso, che è quello finale.

Una volta accertata la sazietà della bimba dopo la poppata e la sua regolare, anche se scarsa, crescita mensile in peso, nonché la sua regolare e correta crescita in lunghezza (altrettanto importante), devi cercare di capire bene se la sua agitazione che le impedisce di fare una poppata completa e tranquilla dipende da reflusso piuttosto che da un vivace riflesso gastro-colico che le procura dolori di pancia appena lo stomaco si riempie di latte oppure da una sindrome ipereccitabile più o meno in relazione con una sofferenza perinatale anche minima (a questo proposito l’indice di APGAR aiuterebbe a valutare).

Su parere della tua pediatra, puoi dare alcune gocce di Mylicon per tentare di prevenire le coliche gassose se pensi che l’agitazione della bimba sia dovuta alle coliche.

In tal caso, a volte ho ottenuto buoni risultati consigliando la somministrazione delle gocce un quarto d’ora prima delle poppate, non a tutte le poppate, può bastare a poppate alterne e non tutta la dose consigliata sul foglietto illustrativo al momento della colica, ma metà dose.

ll ranidil può anche essere somministrato per alcuni periodi e altri no, anch’io penso che non sia risolutivo per il problema della tua piccola che comunque, vedrai, migliorerà di certo con la crescita e al momento dello svezzamento con l’introduzione di cibi più solidi, la posizione seduta mantenuta più a lungo e la maturazione di tutte le funzioni gastrointestinali.

Io punterei sui rimedi efficaci per farle trascorrere notti più serene con sonni più tranquilli: i bambini che nei primi mesi hano dormito male per dolori da coliche o reflusso (più facilmente coliche) possono andare incontro a disturbi del sonno quando sono più grandi, anche se la sintomatologia dolorosa si è nel frattempo risolta.

Un caro saluto,

Daniela

1 commento su “Reflusso, Ranidil, sonno e crescita”

  1. Gentile dottoressa, il mio bimbo che ha circa 3 mesi soffre molto di coliche e ciò lo rende irritabile e non gli fa trascorrere notti serene. Sono stata colpita dalla frase che chiude la sua risposta sovrastante. Quali potrebbero essere i rimedi efficaci per avere sonni più tranquilli? Grazie.
    Sara

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