Quando cominciare a mettere le scarpine

Buongiorno Dottoressa.

Il mio bambino di 11 mesi non gattona, parte con manine e ginocchia appoggiate a terra, ma poi finisce per appoggiare anche la pancia stendendo le gambe e striscia tipo soldato per raggiungere ciò che vuole. Ama essere sorretto da qualcuno per stare in piedi e muovere qualche passo e, ogni tanto, quando strisciando arriva al divano ci si aggrappa e si mette in piedi da solo (non sempre ci riesce perché non ha ancora capito come mettersi seduto da solo quando è a pancia in giù o a gattoni).

Al di là di questa descrizione fattale per sapere se ciò che fa e non fa mio figlio rientra nella normalità, vorrei sapere se secondo lei è il caso di iniziare a mettere a mio figlio delle scarpine. In realtà qualche volta, solo per uscire e per coprirgli un po’ più i piedini dal freddo, gliele ho fatte indossare, ma lui non le ama molto e immancabilmente dai e dai riesce a toglierle.

Io, anche al nido, gli faccio indossare delle calze antiscivolo perché, da profana, ho pensato che lo aiutassero a "sentire" meglio il suolo con i piedini e al tempo stesso non lo facessero scivolare, ma nonne e zie insistono col suggerirmi di mettergli le scarpine per non rischiare che appoggiando male i piedini nascano dei problemi.

Fra " 2 litiganti" preferisco chiedere il parere di un’esperta.

La ringrazio infinitamente per la sua gentilezza e le auguro buon lavoro.

I calzini antiscivolo vanno benissimo fintanto che il bimbo non si regge ancora bene in piedi, non cammina autonomamente ed ha quindi bisogno di appoggiarsi a qualcuno quando sta in piedi. Le scarpe non servono né per iniziare correttamente la deambulazione né tantomeno per correggere eventuali malposizionamenti dei piedi. Equilibrio e corretta postura, infatti, dipendono da una complicatissima serie di apprendimenti di prassi motorie e di esperienze del corpo nello spazio che il bambino farà tanto più in fretta e tanto meglio quanto più sarà libero di muoversi nello spazio come vuole e come sa in quel momento, rispettanto i suoi tempi e le sue abilità e quanto maggiori saranno gli stimoli pressori e tattili che riceverà dalla pressione della pianta dei piedi sul terreno o sul pavimento, tanto maggiori saranno questi stimoli in termini di quantità e di qualità.

Quando il bimbo avrà imparato a reggersi in piedi da solo e farà i suoi primi passi senza cadere e senza bisogno di essere sorretto, cioè quando tutto il peso del corpo del bimbo graverà sulla pianta dei suoi piedi, una scarpa molto morbida con un leggero rialzo di tacco gli sarà utile sia per non scivolare, non prendere freddo e non sporcarsi i piedini, sia per aggiustare il suo baricentro spostandolo verso l’avanti in quanto i bambini molto piccoli lo hanno spostato verso il sedere e se camminano scalzi su un terreno o un piano di appoggio duro, liscio e privo di asperità come sono i pavimenti di casa e le strade asfaltate tendono a cadere a sedere proprio a causa dello spostamento del loro baricentro.

Quindi le scarpe servono solo quando il bambino muove i primi passi in autonomia, non prima e anche in quel caso esse devono essere morbide e comode, assolutamente non rigide e il piedino all’interno deve potersi muovere così come le dita devono potersi flettere abbastanza liberamente. Quando il bimbo è seduto o gioca sul pavimento devono essere tolte. Per evitare che il bimbo cada all’indietro al momento dei suoi primi passi basta dargli un leggero peso da portare con entrambe le mani tipo un libro di poche pagine oppure mettergli davanti una carriolina da spingere sul manico della quale appoggiarsi.

Un caro saluto, Daniela

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