Salve dottoressa,
sono il papà di Michele, un bambino di due anni e quattro mesi. Purtroppo Michele all’età di un anno circa ha contratto la sindrome di Kawasaki, brillantemente superata e senza conseguenze cardiache.
Il problema sussiste in quanto da febbraio di questo anno, ogni mese circa, anche se ultimamente gli episodi si verificano anche dopo 15-20 giorni, si ammala per le placche alle tonsille e quindi giù antibiotici che certamente gli fanno passare l’infezione, ma possono poi arrecare altri danni.
L’otorino ha prescritto l’Ommunal che da settembre abbiamo iniziato a somministrare adducendo la causa di questi episodi al non completamento delle difese immunitarie. Vorrei chiedere se esistono altri medicinali o terapie per posticipare almeno nel tempo gli episodi febbrili che se non tenuti sotto controllo arrivano a livelli importanti (anche 40 gradi).
Grazie per la risposta.
No, i farmaci genericamente immunostimolanti non sono particolarmente efficaci a questa età e penso che alcuni cicli di Ommunal sia un tentativo sufficiente.
In realtà il sistema immunitario di un bambino è costantemente sotto stimolo nei primi anni di vita e a fronte di quella decina, o anche meno, di lisati batterici contenuti negli immunostimolanti di questo tipo, centinaia di altri virus e batteri vengono a contatto con le vie respiratorie del bambino ogni giorno fungendo, essi si, da ottima stimolazione del sistema immunitario del piccolo.
Il fatto che si ammali spesso e quasi sempre con sintomi eclatanti, poi, non significa che non abbia difese personali, ma semplicemente che è un bambino dalla febbre facile e dai sintomi eclatanti ad ogni infezione, a volte anche di poco conto.
Stimolare il suo sistema immunitario, quindi, non aggiunge molto di più di quello che la natura e la vita di tutti i giorni – asilo, scuola, frequentazione di coetanei – fanno regolarmente. Adeguate difese immunitarie si possono trovare non prima dell’età scolare, non certo a due anni e poco più e per far stare in buona salute un bambino sono, di solito, sufficienti una vita sana spesso al sole e all’aria aperta e una corretta alimentazione con un adeguato apporto proteico e vitaminico, meglio se costituita da cibi biologici.
Tutto il resto può costituire un piccolo aiutino, ma niente di più. Cordiali saluti, Daniela
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