Pappe con glutine a sei mesi?

Gentile Dottoressa,

il mio bimbo il prossimo 7 ottobre compirà sei mesi.

Già prende la pappa alle 12 ma se all’inizio la mangiava tutta in 10 minuti, ora ci mette molto di più, la pappa nel frattempo diventa liquidissima e lui me la risputa, quindi le lascio immaginare: un metodo per mantenerla solida?

Consideri che mangia due cucchiai di passato, mais e tapioca, olio, parmigiano, liofilizzato (mezzo), brodo.

La mia pediatra, visto che il bimbo pesa 7,5 kg, mi ha detto di iniziare con la pappa serale, ma non è presto? Ha poi introdotto il semolino o pastina, ma è giusto a sei mesi? E le eventuali intolleranze al glutine? Mi spieghi lei, a me sembra troppo affrettato.

Infine, quanto deve bere il mio bimbo ora che fa la prima pappa? E quando ne prenderà due? Lui prende il mio latte mattina pomeriggio e sera ma non dovrei dargli un po’ di acqua? Il fatto è che lui ci gioca con il biberon, non lo usa.

Grazie dottoressa.

Stef


Ma il problema è semplice: a parte il fatto che, secondo me, quando si usano le farine precotte di riso o riso, mais e tapioca, potrebbero andare bene anche tre cucchiai rasi anziché due (cucchiai da minestra, ovviamente e non da thè o da caffè), per preparare una pappa meno liquida basta diminuire la quantità del brodo vegetale mantenendo invariate le quantità dell’omogeneizzato, delle farine, del passato di verdura e dell’olio e parmigiano.

A sei mesi si possono mettere solo 150 gr di brodo vegetale (ma anche un po di meno salvo ad aggiungerne un po se diventasse troppo densa), due cucchiai rasi di passato di verdure, due, massimo tre cucchiai di farine precotte, una trentina di grammi di carne omogeneizzata se il bimbo prende la minestrina già da almeno 15 gg, un cucchiaino di olio e uno di parmigiano. In questo modo dovrebbe raggiungere la densità giusta.

Altrimenti, visto che gli amidi sono degli ottimi addensanti, basta aggiungere alla pappa già preparata un cucchiaino di farina di riso o crema di riso e dopo un po, mischiando quando è ancora calda, la pappa si dovrebbe addensare facilmente.

La seconda pappa serale, solitamente, si aggiunge dopo un mese dall’introduzione della prima e non prima che il bimbo abbia raggiunto gli otto chili. Però, se il latte materno continua ad essere abbondante e sufficiente per la cena senza che il bimbo abbia strani risvegli notturni sicuramente dovuti alla fame, non c’è tutta questa fretta di dare la seconda pappa.

Quindi, dopo un mese dall’introduzione della prima e non oltre gli otto mesi, potrai decidere tu quando dare la seconda pappa serale. A otto mesi è bene che il bimbo abbia due pappe giornaliere.

Per quanto riguarda la minestrina con glutine, recentemente i criteri di introduzione rigorosamente dopo il sesto mese di vita per evitare le intolleranze al glutine sono stati rivisti e non sono più così rigidi, per il semplice fatto che la celiachia dipende da una intolleranza congenita al glutine quindi, i celiaci, sia che inizino la prima pappa dopo i sei mesi, sia che la inizino prima, sempre da celiaci si comporteranno prima o poi in seguito alla introduzione del glutine nella loro dieta, che abbiano sei, dieci o solo quattro mesi.

Pertanto, scuole di pensiero del nord europa non sono più così drasticamente a favore della introduzione tardiva del glutine nell’alimentazione dei bambini e dicono che, anzi, prima si introduce, prima si evidenzieranno i sintomi e prima verranno presi provvedimenti, nell’ipotesi che una introduzione prudente e tardiva del glutine in un bambino che si rivelerà celiaco non farebbe altro che essere a rischio di manifestazioni della malattia non eclatanti e subdole con il rischio di arrivare tardivamente alla diagnosi, quando il danno alla mucosa intestinale è già avvenuto, mentre l’introduzione precoce del glutine, più facilmente ha come conseguenza, nei celiaci, una sintomatologia più acuta ed eclatante che porta ad una diagnosi più facile e precoce della malattia.

Quindi, una introduzione della minestrina o di farine contenenti glutine, prima del sesto mese, è ora più tollerata di un tempo e molti pediatri la introducono più o meno appena iniziano a svezzare il bimbo, anche prima del sesto mese.

Per quanto riguarda l’acqua, essa può essere proposta al bimbo anche se di solito non è molto gradita, soprattutto dai bimbi che sono ancora allattati al seno.

Se il biberon viene rifiutato, si proverà con l’apposito bicchierino, magari col beccuccio, oppure con il cucchiaio, oppure si daranno liquidi sotto forma di camomilla o tè deteinato, leggermente zuccherati in ragione di un cucchiaino di miele o zucchero ogni 100 gr di liquido e tiepidi anziché freddi. Ma se un bimbo rifiuta l’acqua, non è solo per il sapore non dolce o per il biberon che non conosce, è anche perché non ha sete, quindi non ti devi preoccupare più di tanto.

La pappa, comunque, contiene liquidi e 150 o più grammi di brodo vegetale equivalgono ai liquidi di una poppata al seno, più o meno, quindi i bambini svezzati con minestrina non vanno in carenza di liquidi e non hanno un gran bisogno di bere, tanto più che non si aggiunge sale nei loro cibi e che, a sei mesi, prendono anche la frutta che è a sua volta piena di liquidi.

Un caro saluto,

Daniela

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