Nausea mattutina a 6 anni

Buonasera,
nostro figlio di 6 anni ha cominciato a lamentare nausea la mattina, che solitamente dura pochi minuti. Non abbiamo notato altri problemi, niente vomito, niente cefalea, niente atteggiamenti strani, neanche perdita di appetito. Non sappiamo che peso dare a questa nausea, abbiamo pensato a cause di tipo psicologico ma abbiamo paura possa trattarsi di qualcosa che dipende dal sistema nervoso centrale…
Apprezzeremmo molto una vostra opinione in merito,
Cordiali saluti.

 

 

Se il bambino si sveglia con la nausea o comunque il sintomo dura poco e scompare dopo la colazione, è possibile che sia il digiuno a provocarlo: si potrebbe pensare ad una crisi di acetonemia anche se quest’ultima, di solito, compare in concomitanza con una febbre che accelera il metabolismo e induce spesso a digiunare o mangiare meno a causa del malessere dovuto alla malattia di base. Le crisi di acetone si manifestano, di solito, nei bambini più o meno in età scolare, solitamente magri, in un periodo di forte crescita e sono dovute ad uno scarso apporto di zuccheri come energia di pronto utilizzo rispetto alle necessità del piccolo. Quando queste sostanze mancano, infatti, per l’energia richiesta dal metabolismo, l’organismo del bambino utilizza i grassi o le proteine. Il risultato del metabolismo dei grassi è la formazione di corpi chetonici comunemente chiamati acetone, sostanza che crea uno stato tossico che si manifesta con nausea, spesso ma non sempre associata a vomito, occhi alonati, pallore, sonnolenza sia di primo mattino che sui banchi di scuola, lingua asciutta e patinosa e il caratteristico odore dell’alito come di frutta troppo matura o marcia. I bambini che vanno soggetti a crisi di acetone dovrebbero avere sempre zuccheri di pronto utilizzo a portata di mano (acqua zuccherata, coca cola, zollette di zucchero o caramelle normali o al fruttosio, frutta e, se gli episodi tendono a ripetersi, nella loro alimentazione abituale devono essere banditi i cibi troppo grassi come formaggi, latte e yogurt interi, merendine dalla composizione non certa, la famigerata nutella, cioccolata, salumi, insaccati, burro e comunque tutti gli alimenti che contengono molti grassi soprattutto di origine animale. Al loro posto: latte scremato o parzialmente scremato, biscotti secchi non di pasta frolla, carni bianche, pesce, molta frutta e verdura, legumi, pasta e pane e tutti i cereali graditi. Un altro motivo che può indurre nausea può anche essere una tonsillite batterica o una infiammazione gastrica spesso virale. Altre volte si tratta di bambini che da piccoli hanno sofferto di coliche gassose o anche di crisi di cefalea o emicrania o hanno un fratello o un genitore che ne va soggetto (labilità neurovegetativa). Altra possibile causa di nausea può essere una intolleranza alimentare, solitamente al latte o derivati, oppure una celiachia latente. Per non tralasciare nulla, anche una iperglicemia dovuta a diabete infantile può manifestarsi con nausea che si associa, però, ad altri sintomi come minzioni frequenti, bocca asciutta, disidratazione, stanchezza, dimagramento e, naturalmente, presenza di glucosio nelle urine. I motivi psicologici, comunque, non devono essere esclusi e possono dipendere da conflitti taciuti con compagni di scuola o maestre o da un’ansia generica provocata dalla frequentazione di un ambiente non riconosciuto come familiare o troppo competitivo. Una buona anamnesi familiare, una visita con controllo delle tonsille ed eventualmente analisi come tampone faringeo, ves, tas, emocromo, glicemia, un controllo della funzionalità epatica, un esame delle urine per la ricerca di corpi chetonici e di glucosio possono già fornire indicazioni. Vi è, poi, il capitolo delle più rare, a volte rarissime, malattie del metabolismo di carboidrati, acidi grassi aminoacidi o lisosomi che fanno parte di un capitolo molto specialistico e sono difficilmente ipotizzabili se l’unico sintomo lamentato è la nausea mattutina. Le malattie riguardanti il sistema nervoso centrale si accompagnano soprattutto a vomito, spesso mattutino, quasi sempre emesso violentemente a getto, sintomo questo di ipertensione endocranica. Non mi pare proprio che sia il caso del tuo bimbo.

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