Mangia solo di notte

 

Carissima dottoressa,

in primo luogo volevo ringraziarla per il prezioso aiuto che, con la sua immensa professionalità, da a tutte noi mamme inesperte, aiutandoci a sentirci meno sole in questo difficile ruolo.

Il mio bimbo ha 10 mesi, alla nascita (avvenuta alla 39 settimana) ha pesato 3 Kg; è vivace, sempre allegro, sempre in movimento, ha un bel colorito, ma la sua crescita è sempre stata molto lenta, e pesa soltanto 7.700 Kg per un’altezza di 75 cm. Nell’aspetto, è un bimbo sano e bello.

Non è mai stato mangione, come non lo siamo noi genitori, ed io sono sempre stata tranquilla e non l’ho mai forzato; ha sempre mangiato secondo le sue necessità. Inoltre, anche il padre da piccino era magrissimo, anche se sanissimo. La sua pediatra però ritiene che il bambino, non crescendo in peso ma solo in altezza, possa avere qualche problema e mi vuole costringere a far eseguire gli esami del sangue.

Secondo lei è opportuno che li esegua?

Inoltre vorrei presentarle un secondo problema. Il bimbo purtroppo rifiuta il latte, così come qualsiasi altro alimento di sapore dolce, in qualunque modo gli si venga proposto. Quindi niente yogurt, pappe dolci ecc…

Questo però accade durante il giorno, perché la notte (esclusivamente mentre dorme) beve circa 400 ml di latte artificiale, distribuiti in 4 poppate. Oltretutto lo pretende, perché piagnucola finché non gli offriamo il biberon. Ho provato a non darglielo con la speranza che lo beva durante il giorno, ma l’unico risultato è stato quello che lui nelle 24 ore non ha bevuto neanche un goccio di latte. Io e mio marito siamo sfiniti e nessun pediatra ci ha aiutato. Cosa ne pensa? La ringrazio vivamente per l’attenzione che vorrà rivolgermi.

Il tuo bimbo è cresciuto regolarmente in altezza e il peso un po' scarso potrebbe tranquillamente essere costituzionale visto che un genitore, da quanto mi dici, alla stessa età aveva più o meno lo stesso peso e visto che, in fondo, alla nascita il suo peso faceva già intravvedere la sua costituzione piuttosto snella.

Detto ciò, come ho avuto modo di ribadire ad una mamma alcuni giorni fa, attualmente le analisi non si negano a nessuno e, almeno che non venga prelevata una quantità mega galattica di sangue, come avviene in certi laboratori di analisi abituati ai prelievi degli adulti, in fondo esse sono a volte utili o quantomeno innocue.

Non avendo sott'occhio il bambino non posso farmene una opinione anche se mi riferisci il peso (in base ai percentili pesa circa un chilo e mezzo in meno rispetto all'altezza, ma, ripeto, bisognerebbe vederlo per capire), però posso dirti che la causa più frequente di scarsa crescita ponderale, nei bambini, è il malassorbimento alimentare e in particolare la celiachia. Quando una celiachia da sintomi molto evidenti, si arresta, si, la crescita del peso del bambino, anche se non sempre, ma si arresta soprattutto la crescita in altezza e si modifica anche l'umore oltre che il colorito e l'aspetto fisico: questo non mi sembra proprio il caso del tuo bimbo.

Piuttosto, quello che farei subito è togliergli la pessima abitudine delle poppate notturne che disturbano il suo e l'altrui sonno nonché tutti i ritmi sia digestivi che ipofisari del bimbo costringendolo a non abbandonare i risvegli notturni dovuti alle richieste alimentari indotte dalla secrezione insulinica notturna, a sua volta indotta dall'abitudine a ricevere costantemente alimenti, specialmente latte che è ricco di zuccheri.

Pertanto, costi quel che costerà, basta con le poppate notturne anche per ridare appetito di giorno ad un bimbo che, crescendo pochino, forse proprio per sua costituzione, non ha di conseguenza molte esigenze alimentari. Le poppate notturne possono essere eliminate anche gradualmente riducendo il latte piano piano di 10 gr a settimana oppure allungandolo con acqua, oppure possono essere ridotte gradualmente di numero nell'arco di uno o due mesi fino a non darne più nessuna oppure possono essere tolte di punto in bianco sopportando alcune notti di pianto. Ma devono assolutamente essere eliminate al massimo alla fine del primo anno di vita.

Il bimbo avrà così più fame di giorno, assumerà più energia quando servirà di più e le attività della sua giornata si svolgeranno meglio. Se nonostante tutto continuerà a rifiutare il latte di giorno o qualsiasi alimento dolce, basterà aumentare un po' la quota proteica nei due pasti principali, compreso il parmigiano e dare formaggio la sera. Molti bambini non assumono latte e non per questo crescono con squilibri. Considera che, per esempio, 100 gr di yogurt o ricotta di mucca corrispondono a circa 180 gr di latte e il rapporto nutrizionale tra, per esempio, parmigiano e latte è circa 1 a 8, cioè 5 gr di parmigiano corrispondono circa a 40 gr di latte,m sicché 4 cucchiaini di parmigiano, due per ogni pappa, corrispondono a più di 150 gr di latte. Quindi le alternative al latte esistono eccome.

Un caro saluto, Daniela

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