Infezioni urinarie, le cause e la cura

Salve dottoressa,
a seguito di una febbre strana, il mio pediatra mi ha consigliato di far fare a mia figlia di un anno l’esame delle urine, dalle quale purtroppo risulta un’infezione causata dalla presenza di 100.000 microrganismi detti proteus mirabilis. Per il momento mi ha detto solo di ripetere tale esame. Le volevo chiedere:
1) Quali sono le cause di tale infezione?
2) Come si curano?
3) Può essere causa di scarsa crescita visto che la bambina è 73 cm per 9,5 Kg e negli ultimi mesi non è cresciuta quasi niente, anzi è ferma ormai da circa tre mesi a questo peso?
4) Può essere causa del fatto che la notte si sveglia spesso piangendo e che abbia poco appetito?
Grazie per la sua attenzione

Le infezioni delle vie urinarie, più facili nelle bambine che nei maschietti a causa della relativa brevità dell’uretra della femmina rispetto a quella del maschio, sono dovute alla risalita di batteri di provenienza fecale in vescica: batteri normalmente presenti nelle feci e nell’intestino e, in quel luogo, non patogeni ma che, per contiguità, possono colonizzare i genitali fino a risalire in vescica attraverso l’uretra.
Questo può avvenire tanto più facilmente quanto più la bimba è tendenzialmente stitica oppure ha la caratteristica di non svuotare completamente l’ampolla rettale durante la defecazione.
Questo fa sì che nell’ampolla rettale vi siano residui di feci con presenza di batteri potenzialmente patogeni se si moltiplicano in altri organi. Altro motivo di infezione della vescica, cioè di cistite, è un incompleto svuotamento vescicale durante la minzione con ristagno di urina in vescica, problemi di adesività batterica sulla mucosa della parete vescicale, problemi di ridotta reazione immunitaria locale o problemi di reflusso vescico ureterale con urina che, durante la contrazione vescicale della minzione, in parte esce all’esterno, in parte risale lungo gli ureteri per problemi malformativi o di incontinenza del giunto pielo ureterale.
I motivi di infezione alle vie urinarie nei bambini e, in particolare, nelle bambine, sono quindi molti. L’infezione delle vie urinarie dà spesso sintomi trascurabili ed è facile accorgersene tardi: essi sono, quando è presente, la febbricola strana, il pallore, l’inappetenza, la scarsa crescita in peso del bambino, l’agitazione notturna, le parasonnie come pavor notturno o incubi che giustificano i risvegli e il pianto, il sonno disturbato e, più in generale, un malessere del bambino non meglio identificato.
Le infezioni delle vie urinarie, soprattutto nei bambini, sono nella maggior parte dei casi dovute a batteri, quindi, quando necessario, si curano con gli antibiotici avendo cura di controllare ripetutamente sia l’avvenuta guarigione e sterilizzazione delle urine dopo la terapia che l’assenza di ricadute nei mesi successivi.
Un valore di 100.000 colonie è lo spartiacque tra infezione carta e infezione probabile. Le urine vanno quindi analizzate nuovamente ponendo estrema cura nelle modalità di prelievo delle urine e di trasporto in laboratorio analisi.
A questo proposito ti consiglio di leggere l’articolo sulle infezioni delle vie urinarie pubblicato sul sito. Lo troverai nella dispensa di pediatria dal titolo "antibiotici" che non ti chiedo di leggere per intero se non sei interessata, ma solo la parte finale riguardante le infezioni delle vie urinarie. La gestione delle infezioni delle vie urinarie è, ovviamente, del medico, ma la mamma può avere cura di mantenere sempre una corretta igiene locale dei genitali della bimba, la cui pulizia deve essere frequente e praticata con movimenti dalla parte anteriore del basso ventre e della vagina verso l’ano e non viceversa come a volte viene spontaneo fare, senza ripassare sulla vagina con lo stesso lembo di asciugamano o di salvietta imbevuta usato per la precedente passata.
La stitichezza abituale va combattuta e si possono usare anche cicli di probiotici e di fermenti lattici per stimolare le difese immunitarie della bimba. Una risposta di 100.000 unità suggerisce l’antibiotico solo se vi sono sintomi riferibili ad infezione delle vie urinarie, altrimenti l’analisi va ripetuta prelevando il campione di urine sterilmente una seconda volta. La risoluzione del problema, talvolta, richiede un po’ di tempo, ma alla fine se ne viene a capo.
Un caro saluto,
Daniela

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