Secondo figlio dopo 13 mesi

 

Carissima educatrice,

sono in preda ai sensi di colpa nei confronti del mio primo cucciolo che ha 13 mesi perché fra un tre settimane dovrà nascere il mio secondo cucciolo.

Ho veramente paura anche perché a differenza di altri genitori con bimbi più grandi, io non riesco a fargli capire cosa sta per succedere. Lui è un bimbo molto attivo e socievole, ma si è già dimostrato geloso altre volte per esempio quando io e il papà ci abbracciavamo, allora lui ci veniva incontro mettendosi nel mezzo e facendo coccole un po’ a me e un po’ al papà.

Spero anche che l’arrivo di un altro componente non lo disturbi facendolo sentire trascurato o gli faccia pensare che io non gli voglia abbastanza bene. Per evitare ciò avevo addirittura pensato di evitare di allattare il fratellino al seno cosa che invece ho fatto con lui, ma poi per fortuna ci ho ripensato.

Ti prego dammi un consiglio su come posso affrontare al meglio la situazione per il bene dei miei due bambini.


Cara mamma, l’amore non si divide ma si moltiplica, perché sennò non è amore. Queste non sono teorie pedagogiche, ma è saggezza popolare, che è sufficiente senza stare a scomodare altri tipi di pensiero.

Per insegnare l’amore ad un figlio, bisogna amare, e dimostrare l’amore con i comportamenti: siamo noi adulti che dobbiamo essere sicuri del nostro amore da non temere di palesarlo, specialmente in famiglia. Più si fa scorrere amore, più l’amore agisce in ognuno; meno lo si vive, tenendolo nascosto e soffocato dal senso di colpa, più sarà difficile che i nostri figli imparino ad amare.

Sono contenta che sia arrivata da sola a comprendere quanto fosse insensata la sua idea di non allattare il neonato in arrivo, che è figlio suo quanto quello già presente, e merita cure, attenzioni ed amore nella stessa misura. Ci sono famiglie in cui i figli vorrebbero vedere l’amore tra i genitori, e lei pensa di nasconderlo.

Perché? Di cosa ha paura? Pensi a questo, ai suoi timori in merito all’amore, all’origine del suo senso di colpa. Rifletta molto su questi suoi sentimenti, perché se è colpa che prova, colpa trasmetterà ai suoi figli.

E se non riesce a rispondersi, o a risolvere questo dilemma, le consiglio di lasciarsi aiutare da un servizio specialistico. Non bisogna avere vergogna di farlo, sono spesso molto utili a sciogliere questi nodi che ostacolano sereni rapporti in famiglia.

Chiara Rizzello

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