Emangioma Infantile: Cos’è e quali controlli effettuare

Quando si sente parlare di emangioma, spesso la mente non può fare a meno di proiettare immagini di sofferenza. Tuttavia, l’emangioma infantile, per quanto fastidioso e assolutamente da controllare, non dovrebbe spaventare i genitori del bambino che lo sviluppa. All’interno di questo articolo si troveranno le informazioni principali per poter comprendere come gestire questa situazione.

emangioma infantile

Cosa si intende quando si parla di emangioma infantile?

L’emangioma che colpisce in età infantile rappresenta a tutti gli effetti un tipo di forma tumorale vascolare benigna, che si manifesta in genere con il proliferarsi delle cellule endoteliali. Si tratta di un tumore benigno che colpisce molto più spesso le femmine dei maschi: in media l’incidenza è quasi doppia per il sesso femminile.

Altri elementi che influiscono sulla maggiore probabilità di sviluppare questa patologia sono l’appartenere alla razza caucasica, un indice di peso che risulta inferiore alla media nei primi giorni di vita. Anche le gravidanze multiple possono spesso avere una maggiore tendenza a far sì che il piccolo possa incorrere nell’emangioma.

Esistono due classificazioni per gli emangiomi infantili: si possono avere delle tipologie superficiali, che si manifestano con le classiche voglie di fragola, oppure profondi, i quali crescono sottopelle e formano perciò una vera e propria protuberanza.

Spesso possono essere diffusi a regione geografica, ossia coprendo un’area molto diffusa: questi sono i casi da tenere certamente monitorati con maggiore attenzione.

La buona notizia quando il proprio piccolo contrae questo diffuso tumore pediatrico arriva dal fatto che si tratta di una patologia quasi sempre destinata ad involvere. Ciò comporta dunque che i sintomi e la grandezza della protuberanza (nel caso degli emangiomi profondi) avranno la tendenza ad attenuarsi.

Perché tenere il proprio piccolo sempre controllato?

All’interno del paragrafo precedente si è visto come questa forma di tumore non abbia conseguenze nella maggior parte dei casi, poiché tende a rientrare da solo. Per quanto l’emangioma infantile non dovrebbe destare particolare preoccupazione, risulta comunque molto importante effettuare dei controlli periodici e puntuali per tenerlo sempre sotto controllo. Infatti, in particolare per la salute dei più piccini, è importante poter essere sempre sicuri e non incorrere in fonti d’ansia non necessarie.

Nonostante la maggioranza di coloro che sviluppano un emangioma infantile non presenti alcun tipo di complicazioni (la situazione tende infatti a risolversi da sola) circa un caso su sette-otto può essere accompagnato da svariati indici di complessità.

Tali complicazioni possono essere connesse con la posizione della protuberanza vicino a una zona sensibile, come la bocca, il naso o i genitali, così come dall’entità della protuberanza stessa. In generale, il pediatra potrebbe richiedere un controllo ulteriore nel momento in cui sorga il sospetto che l’emangioma potrebbe risultare in un qualsiasi tipo di deficit sotto il profilo funzionale. Ecco perché se dovessero verificarsi queste condizioni, è importante risolversi ad uno specialista al più presto.

Quali sono gli esami da effettuare in caso di emangioma infantile?

Per i genitori il cui bambino sviluppa tale patologia, la strada più sicura passa attraverso un apposito consulto medico. Gli accertamenti non sono in alcun modo dolorosi per il bambino e in quanto tali non devono allarmarlo. Lo specialista indicato dal pediatra potrà verificare l’entità e il fatto che l’emangioma non comprometta nulla di vitale e quindi non causi disturbi al bimbo.

Una rarissima incidenza è quella degli emangiomi viscerali, che intaccano organi interni.

Un’ecografia sarà il primo passo per capire quali zone sono interessate dal fenomeno e, quando necessario, altri approfondimenti strumentali verranno in aiuto per determinare le origini e l’espansione delle lesioni. Qualora si riscontri la presenza solo a livello di tessuti molli, l’intervento più comune per cercare di ridurre l’area interessata è quello farmacologico, attraverso la sotto ministrazione di propranololo. Se lo si desidera ed è possibile, si può mettere in conto una piccola operazione chirurgica di asportazione, soprattutto per non compromettere a livello estetico.

Tuttavia, sarà necessario attendere la crescita del piccolo per poter procedere in tal senso.

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