Come crescere un bambino empatico: 42 consigli semplici da mettere subito in pratica

L’empatia è la capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo di un’altra persona . È una qualità che ostacola i comportamenti crudeli e violenti e ci spinge a trattare gli altri con gentilezza, questo la dice lunga sull’importanza di crescere un bambino empatico.

Bambino empatico

L’empatia nasce spontaneamente in tenera età, questo significa che i nostri bambini hanno un’efficace arma dalla loro parte per raggiungere il successo e la felicità.

Ma anche se i bambini sono empatici per natura, noi adulti dobbiamo stimolare l’empatia ogni giorno, non possiamo lasciarla al caso. Dobbiamo essere metodici e costanti.

Ecco quindi 42 semplici consigli pratici per aiutarti a crescere un bambino empatico in una società iperconnessa ed egocentrica.

  1. Parla di sentimenti. I bambini hanno bisogno di sviluppare un vocabolario emotivo per poter esprimere i loro sentimenti e chiedere aiuto, per essere emotivamente alfabetizzati. Indica i sentimenti che sono mostrati in film, libri o persone, e utilizza le parole corrispondenti per definire le emozioni.
  2. Sii un coach di emozioni. Individua i momenti più adatti per connetterti occhi negli occhi, ascoltare e validare i sentimenti di tuo figlio e allo stesso tempo aumentare l’alfabetizzazione emotiva (“sembri felice, sembri triste”).
  3. Condividi le buone azioni. Non dare per scontato che i bambini sappiano dimostrare che hanno a cuore gli altri. Manda loro dei segnali: “A quella bambina farebbe bene un abbraccio. “Scommetto che quel bambino spera che qualcuno lo inviti a giocare.
  4. Fare del lavoro di squadra e della preoccupazione per gli altri una priorità. Insisti affinché si tenga conto degli altri, anche se per loro può essere un fastidio.
  5. Insegna loro a mantenere sempre il contatto visivo. I bambini dovrebbero imparare a leggere le emozioni sui volti delle persone. Sottolinea che dovrebbero sempre guardare la persona con cui stanno parlando in modo da poter interpretare l’espressione sul viso, il tono della voce e gli spunti emotivi.
  6. Rendi la gentilezza importante. Invece di dire a tuo figlio: “Voglio che tu sia felice”, sottolinea: “Voglio che tu sia gentile.
  7. Applica la formula “sentimenti + bisogni”. Attira l’attenzione di tuo figlio sui sentimenti della gente. Poi chiedigli di indovinare che cosa potrebbero provare o di cosa potrebbero aver bisogno per migliorare il loro umore o essere confortati.
  8. Avvia un club del libro per bambini. È un modo divertente per i genitori di passare del tempo con i loro figli e con i loro coetanei. Allo stesso tempo, incoraggerai l’empatia e l’amore per la lettura.
  9. Sottolinea l’impatto dell’indifferenza. Quando vedi che i tuoi figli sono indifferenti o scortesi, non aver paura di imporre delle regole e dire: “In questa famiglia non ci comportiamo così.
  10. Applicare la regola delle “2 gentilezze”. Abitua i tuoi figli ad essere gentili. “Spero che ogni giorno tu faccia o dica qualcosa di gentile almeno per due volte”.
  11. Sviluppa uno schema mentale di supporto. Aiuta il tuo bambino a vedere se stesso come una persona gentile; lodalo quando si comporta in quel modo.
  12. Usa sostantivi, non i verbi. L’uso della parola “aiutante” può motivare i tuoi figli ad aiutare di più. Se vuoi che i tuoi figli si percepiscano come persone premurose, evidenzia i momenti in cui si comportano come “aiutanti” o i modi in cui possono svolgere più frequentemente quel ruolo.
  13. Concentrati sul carattere. Lodare il carattere dei bambini li aiuta a interiorizzare l’altruismo come parte della loro identità. Usa frasi ed espressioni che sottolineano la gentilezza di tuo figlio: “Sei una persona che ama aiutare gli altri” o “Sei molto premuroso”.
  14. Dai il buon esempio Vuoi che tuo figlio sia gentile? Modella i tuoi comportamenti in modo da dare il buon esempio a tuo figlio.
  15. Incoraggia i tuoi figli a fare cinque gesti gentili al giorno. Uno studio ha rilevato come i bambini che compivano cinque atti di gentilezza nello stesso giorno, piuttosto che nell’arco di una settimana, avevano i più alti livelli di felicità alla fine delle sei settimane di studio. I gesti gentili includono scrivere un biglietto di ringraziamento a un insegnante o un parente, offrirsi di aiutare qualcuno, collaborare con i compagni ecc. Quindi incoraggia i tuoi figli ad iniziare subito una crociata di gentilezza.
  16. Rendi la gentilezza un evento regolare. Posiziona una scatola vuota nella camera dei tuoi bambini dove mettere giocattoli e libri che non usano più. Una volta piena, si può andare tutti insieme a consegnarla in chiesa o presso una famiglia meno fortunata.
  17. Fai riflettere i tuoi figli sulla gentilezza. Invece di porre sempre la stessa domanda: “Cosa hai fatto oggi a scuola?”. Prova queste alternative: “Sei stato gentile?” o “Qualcuno ha fatto qualcosa di buono per te?”.
  18. Immaginare come si sente un’altra persona. Per aiutare i tuoi figli ad identificarsi con i sentimenti degli altri, chiedi loro di immaginare come si sentono altre persone in una particolare situazione.
  19. Condividi le buone notizie. Ritaglia articoli su bambini e ragazzi che hanno compiuto gesti di solidarietà e condividili con i tuoi figli e i loro amici per ispirarli a fare lo stesso.
  20. Sottolinea l’impatto che possono avere. Aiuta i tuoi figli a capire come la solidarietà e la gentilezza influenzano gli altri. “Come pensi che si sentirà la nonna quando riceverà il tuo biglietto?” “Com’era Martina quando ha aperto il tuo regalo? Sì, hai ragione, era molto felice”.
  21. Rendi la gentilezza una routine. La gentilezza è rafforzata quando la mettiamo in pratica e quando vediamo o sentiamo che viene messa in pratica. Cerca un modo per incorporarla nella routine quotidiana.
  22. Meno “io” e più “noi”. Per esempio: “Cosa dovremmo fare”, “Cosa sarebbe meglio per noi”, “Votiamo per scegliere un’attività da fare”.
  23. Ferma la “Parata”. Loda i tuoi figli quando lo meritano, ma concentrati sulle qualità interiori: gentilezza, rispetto, coraggio, ecc. In questo modo, i tuoi figli si vedranno come persone premurose.
  24. Assicurati che almeno la metà delle tue domande riguardino gli amici dei tuoi figli. Gli insegnerai a pensare al mondo in un modo diverso: non si tratta solo di loro stessi.
  25. Crea un sistema “risparmia, spendi, dona”. Assegna una paghetta ai tuoi figli, a condizione che donino una piccola somma ad un ente di loro scelta e che un’altra parte la utilizzino per risparmiare.
  26. Far qualcosa di utile è una questione di famiglia. Crea opportunità per i tuoi figli di sperimentare la soddisfazione di far qualcosa di utile per la propria comunità.
  27. Aiuta i tuoi figli a sviluppare un “codice di solidarietà”. Parla con i tuoi figli del tipo di persona che vogliono essere, di come vogliono far sentire gli altri e di quali sono i loro valori.
  28. Incoraggia i tuoi figli ad essere di sostegno. Incoraggia i tuoi figli e i loro amici ad avviare un “Club degli amici della solidarietà” nel quartiere, a scuola, nel gruppo di scout, nel gruppo religioso o nelle organizzazioni comunitarie.
  29. Fare frequenti donazioni. Non dare per scontato che visitare la banca del cibo solo una volta farà muovere i tuoi figli e aprirà i loro cuori. L’empatia si sviluppa con visite frequenti.
  30. Insegna ai tuoi figli le tecniche di gestione dello stress. L’autoregolamentazione ci aiuta a manifestare empatia. Insegna ai tuoi figli tecniche di respirazione (“Espirare per il doppio del tempo usato per inspirare”) per aiutarli a ridurre lo stress e affrontare le emozioni forti.
  31. Un litigio tra fratelli? Un litigio con gli amici? Chiedi alle parti in conflitto di “passare dall’altra parte della barricata” e di raccontarti cosa è successo ma dalla prospettiva dell’altro, in modo che imparino a vedere le cose in modo empatico.
  32. Detective emotivi. Incoraggia i tuoi figli a “indagare” i sentimenti altrui. “Ascolta la voce di quel ragazzo. Come ti sembra?” “Guarda quella ragazza che stringe i pugni. Vedi il cipiglio sul suo viso? Cosa pensi che stia dicendo all’altra ragazza?”.
  33. Scegli un campo estivo che metta il divertimento al primo posto. Anche un mix di diversi campi estivi non guasterà!
  34. Stabilire tempi “offline”. L’empatia si impara guardandosi in faccia. Recupera la tradizione delle chiaccherate e delle conversazioni faccia a faccia!
  35. Organizzare serate cinematografiche in famiglia. Un film può essere un’ottima porta d’ingresso per i bambini verso altri mondi e prospettive, per essere più aperti alle differenze e per ritagliarsi nuove prospettive.
  36. Insisti sulla lettura! Leggere storie stupende come La tela di Carlotta, o Wonder, non solo rafforza le prestazioni scolastiche dei bambini, ma rafforza anche l’empatia.
  37. Cerca il modo di mostrare nuove prospettive. A seconda dell’età dei tuoi figli, potresti visitare una casa di cura, un rifugio per senzatetto, un rifugio per animali o una mensa comunitaria. Più varie sono le prospettive che i tuoi figli conoscono, più è probabile che si immedesimino con persone che hanno esigenze e visioni diverse dalle proprie.
  38. Prepara domande per aiutare i tuoi figli ad analizzare come si sentirebbero se qualcun altro si fosse comportato allo stesso modo. “Diego, come ti sentiresti se Francesco gridasse che non puoi giocare a palla?” “Come ti sentiresti se qualcuno te lo dicesse?”.
  39. Utilizza situazioni reali. Giornali e TV sono ottime fonti a cui rivolgersi per sviluppare ulteriormente l’empatia dei vostri figli. “Il fuoco ha distrutto la loro casa. Come si sentiranno quei ragazzi, cosa pensano? Cosa possiamo fare per aiutarli?”
  40. Immortalare i momenti di solidarietà. In un posto di rilievo nella tua casa, colloca le foto dei tuoi figli intenti in un atto di solidarietà in modo che ne comprendano l’importanza.
  41. Usa la lode “dissimulata”. Permetti ai tuoi figli di ascoltare mentre li lodi parlando con qualcun’altro: “Sono molto orgogliosa di mio figlio. E’ molto gentile perché….”
  42. Prepara un “vaso della gentilezza”. Ogni volta che i genitori o i figli vedono un altro membro della famiglia che si comporta bene, pongono una monetina, una piccola pietra o una perlina in un grande vaso. Valutate quotidianamente le buone azioni, e, se si decide di usare le monetine, una volta che il vaso è pieno si può donare quel denaro ad un ente di beneficenza a scelta della famiglia.

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