ai genitori di figli di 15 anni

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
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Monica71
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Messaggio da Monica71 » mar giu 09, 2009 7:42 am

maria luigia ha scritto:a leggervi mi sento meglio,
speriamo che sia una fase,
però la mia grande non mi ha dato
tutti sti problemi
Sarà perché è femmina :ola: scherzo!!


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gigia
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Messaggio da gigia » mar giu 09, 2009 7:49 am

no che scherzi,è proprio così,le femmine,
siamo un pò più avanti,scusate maschietti
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Monica71
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Messaggio da Monica71 » mar giu 09, 2009 7:57 am

maria luigia ha scritto:no che scherzi,è proprio così,le femmine,
siamo un pò più avanti,scusate maschietti
Straquoto e l'ho sempre pensato ecco perché non ho mai desiderato essere maschio!!
Ne sappiamo una più del diavolo e siamo streghette, pettegole e quant'altro ma il tutto condito con una grande dose di dolcezza, serenità, forza, praticità e ci destreggiamo nelle situazioni peggiori e ingarbugliate!

:ok:
babbo carmelo

Messaggio da babbo carmelo » mar giu 09, 2009 8:29 am

maria luigia ha scritto:oggi ci ha detto che è stato ammesso agli esami,
e ci fà:non vi preoccupate ,mi impegnerò per essere promosso,
in quanto a fiducia noi la diamo ,
anche troppa forse,

PREMESSA:
ti parlo da padre in crisi, in crisi profondissima
con tre figli (di 20, 17 e 16 anni).
Non ho certezze, ti do solo la mia esperienza (che non è, mi rendo conto, la tua).

(da quanto ho letto) VI VUOLE BENE
Maria Luigia, tuo figlio vi sta dicendo che vi vuole bene e cercherà di fare quello al quale VOI tenete.
E' un passaggio moooolto lungo
quello di fargli capire che sta studiando per SE STESSO
e non è forse il momento di evidenziarlo, se non nei fatti.
Questo (forse) è il momento per far crescere la sua autostima
e le sue capacità di organizzazione, o almeno per provarci.

SI VUOLE IMPEGNARE
per superare l'ostacolo,
questo almeno nelle intenzioni,
ma le intenzioni si devono tramutare in impegno reale,
il che vuol dire
tempo impiegato per studiare ed esercitarsi
rinunciando a tutte le altre cose (amici, giochi, TV, perditempo vari)

DEVE USARE METODO
è il momento per vostro figlio di usare metodo, nello studio e nel suo lavoro di studente.
La prima cosa che deve fare è impiegare una mezzoretta per fare un programma di lavoro di tutto il periodo di studio.
Su un foglio deve scrivere le materie di studio, cercando di comprendere quelle che più necessitano di studio (ossia deve dare a ogni materia un peso: più basso per religione, educazione fisica e musica - più elevato a storia e geografia - ancora più alto per inglese, matematica e italiano).
Deve prendere un bel foglio grande, magari protocollo a quadretti, e dividerlo nei giorni che rimangono da qui alle varie prove (scritte e orali). Tutti i giorni, sabato e domeniche compresi.
Ogni giorno deve scrivere le ore che ha intenzione di dedicare alle varie materie: all'inizio un pò più tempo per gli scritti e un pò meno tempo per gli orali,
dopo che sono stati fatti gli scritti, la suddivisione vale solo per gli orali.

Quindi si parte.
Per gli scritti occorre studiare e fare esercizi

Riguardo il tema di italiano, deve provare a fare degli schemi, ossia deve cercare di sintetizzare in parole chiave i concetti che vuole esprimere, cercando di comprendere bene
quello che gli viene chiesto.
Il tema è un elaborato che deve servire a comunicare:
pensieri, impressioni, sentimenti.
Se fai tu un giro in internet,
trovi tanti siti che possono aiutarlo a darsi un metodo
per fare il tema di italiano,
che sò, questo ...
http://www.interruzioni.com

Per matematica deve cercare di fare esercizi, con calma ma in modo ordinato, direi ordinatissimo,
iniziando a scrivere un numero per ogni quadretto, andando a capo in modo corretto.
Le equazioni o i problemi geometrici sono una questione di ordine e precisione: basta invertire un più con un meno e non ci si arriva più.
E poi, come si dice "la matematica non è un'opinione".

Anche qui i siti abbondano ...
ad esempio http://www.rcvr.org/scuole/dbmat/


Per gli orali gli conviene iniziare a studiare, per ogni singola materia, UN argomento (a scelta), LEGGENDOLO più volte ad alta voce, RIPETENDOLO e SCHEMATIZZANDOLO (ossia costruendo degli schemi, fatti da parole chiave, che lo aiutino a tenere il filo del discorso).

AIUTATELO
Se tu e tuo marito ci tenete a quello che sta facendo è il momento di dimostrarglielo, nei fatti e non nelle parole.

Come ?
Affiancandolo in questa sua impresa.
Magari poco, ma dedicategli almeno un'ora a testa al giorno (anche tuo marito)
e in momenti diversi
per affiancarlo nello studio.

Se non l'avete mai fatto, all'inizio vi guarderà come dei marziani,
ma alla lunga - se rispettate i suoi tempi - il lavoro darà soddisfazione.

Tenete presente che non è necessario che voi sappiate quello che sta dicendo, non siete i suoi professori e certamente di quello che lui sta studiando all'inizio ne sa più lui che voi, ma se lo affiancate con pazienza e rispettando il suo impegno, potete fare molto da un punto di vista della sua autostima.

Se poi convincete sua sorella a sostenerlo, anche tecnicamente, nei suoi dubbi (ma devono essere dubbi, qualcosa che non impegni la sorella a studiare, ma lui, ossia la sorella non si può e non si deve sostituire a lui) anche questo può servire.

CONTROLLATELO
è facile, per gli adolescenti, pensare di aver risolto i propri problemi solo con le buone intenzioni,
ma ai buoni propositi devono seguire i fatti (ossia l'impegno)

Dedicate pochi minuti ogni giorno (magari ogni mezza giornata) per le verifiche:
chiedetegli cosa ha fatto
ma (carta canta)
fatevi vedere cosa materialmente ha scritto
(questo vale sia per gli scritti
che per gli orali dove, come detto, deve fare gli schemi).

In bocca al lupo !
:nani:
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Messaggio da Monica71 » mar giu 09, 2009 8:42 am

WOW babbo carmelo!!!, ma lo sai che io ed una mia amica abbiamo fatto davvero un diario delle materie ed esami da dare nei vari anni dal secondo anno alla laurea, ci veniva da sorridere ma la trovevamo una cosa seria.

Abbiamo sgarrato alla fine ma solo di mezz'anno siamo state comunque veloci!!

Ci abbiamo sempre dato un'occhiata e ci dava forza, ci vuole comunque molta grinta per studiare!!

Maria luigia in bocca al lupissimo!!!
Lufra9306

Messaggio da Lufra9306 » mar giu 09, 2009 12:19 pm

babbo carmelo ha scritto:PREMESSA:
ti parlo da padre in crisi, in crisi profondissima
con tre figli (di 20, 17 e 16 anni).
Non ho certezze, ti do solo la mia esperienza (che non è, mi rendo conto, la tua).

(da quanto ho letto) VI VUOLE BENE
Maria Luigia, tuo figlio vi sta dicendo che vi vuole bene e cercherà di fare quello al quale VOI tenete.
E' un passaggio moooolto lungo
quello di fargli capire che sta studiando per SE STESSO
e non è forse il momento di evidenziarlo, se non nei fatti.
Questo (forse) è il momento per far crescere la sua autostima
e le sue capacità di organizzazione, o almeno per provarci.

SI VUOLE IMPEGNARE
per superare l'ostacolo,
questo almeno nelle intenzioni,
ma le intenzioni si devono tramutare in impegno reale,
il che vuol dire
tempo impiegato per studiare ed esercitarsi
rinunciando a tutte le altre cose (amici, giochi, TV, perditempo vari)

DEVE USARE METODO
è il momento per vostro figlio di usare metodo, nello studio e nel suo lavoro di studente.
La prima cosa che deve fare è impiegare una mezzoretta per fare un programma di lavoro di tutto il periodo di studio.
Su un foglio deve scrivere le materie di studio, cercando di comprendere quelle che più necessitano di studio (ossia deve dare a ogni materia un peso: più basso per religione, educazione fisica e musica - più elevato a storia e geografia - ancora più alto per inglese, matematica e italiano).
Deve prendere un bel foglio grande, magari protocollo a quadretti, e dividerlo nei giorni che rimangono da qui alle varie prove (scritte e orali). Tutti i giorni, sabato e domeniche compresi.
Ogni giorno deve scrivere le ore che ha intenzione di dedicare alle varie materie: all'inizio un pò più tempo per gli scritti e un pò meno tempo per gli orali,
dopo che sono stati fatti gli scritti, la suddivisione vale solo per gli orali.

Quindi si parte.
Per gli scritti occorre studiare e fare esercizi

Riguardo il tema di italiano, deve provare a fare degli schemi, ossia deve cercare di sintetizzare in parole chiave i concetti che vuole esprimere, cercando di comprendere bene
quello che gli viene chiesto.
Il tema è un elaborato che deve servire a comunicare:
pensieri, impressioni, sentimenti.
Se fai tu un giro in internet,
trovi tanti siti che possono aiutarlo a darsi un metodo
per fare il tema di italiano,
che sò, questo ...
http://www.interruzioni.com

Per matematica deve cercare di fare esercizi, con calma ma in modo ordinato, direi ordinatissimo,
iniziando a scrivere un numero per ogni quadretto, andando a capo in modo corretto.
Le equazioni o i problemi geometrici sono una questione di ordine e precisione: basta invertire un più con un meno e non ci si arriva più.
E poi, come si dice "la matematica non è un'opinione".

Anche qui i siti abbondano ...
ad esempio http://www.rcvr.org/scuole/dbmat/


Per gli orali gli conviene iniziare a studiare, per ogni singola materia, UN argomento (a scelta), LEGGENDOLO più volte ad alta voce, RIPETENDOLO e SCHEMATIZZANDOLO (ossia costruendo degli schemi, fatti da parole chiave, che lo aiutino a tenere il filo del discorso).

AIUTATELO
Se tu e tuo marito ci tenete a quello che sta facendo è il momento di dimostrarglielo, nei fatti e non nelle parole.

Come ?
Affiancandolo in questa sua impresa.
Magari poco, ma dedicategli almeno un'ora a testa al giorno (anche tuo marito)
e in momenti diversi
per affiancarlo nello studio.

Se non l'avete mai fatto, all'inizio vi guarderà come dei marziani,
ma alla lunga - se rispettate i suoi tempi - il lavoro darà soddisfazione.

Tenete presente che non è necessario che voi sappiate quello che sta dicendo, non siete i suoi professori e certamente di quello che lui sta studiando all'inizio ne sa più lui che voi, ma se lo affiancate con pazienza e rispettando il suo impegno, potete fare molto da un punto di vista della sua autostima.

Se poi convincete sua sorella a sostenerlo, anche tecnicamente, nei suoi dubbi (ma devono essere dubbi, qualcosa che non impegni la sorella a studiare, ma lui, ossia la sorella non si può e non si deve sostituire a lui) anche questo può servire.

CONTROLLATELO
è facile, per gli adolescenti, pensare di aver risolto i propri problemi solo con le buone intenzioni,
ma ai buoni propositi devono seguire i fatti (ossia l'impegno)

Dedicate pochi minuti ogni giorno (magari ogni mezza giornata) per le verifiche:
chiedetegli cosa ha fatto
ma (carta canta)
fatevi vedere cosa materialmente ha scritto
(questo vale sia per gli scritti
che per gli orali dove, come detto, deve fare gli schemi).

In bocca al lupo !
:nani:
ti quotissimo babbo io queste cose le faccio tutt'ora che mio figlio è alle superiori :ok: :nani:
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Messaggio da gigia » mar giu 09, 2009 10:59 pm

babbo carmelo ha scritto:PREMESSA:
ti parlo da padre in crisi, in crisi profondissima
con tre figli (di 20, 17 e 16 anni).
Non ho certezze, ti do solo la mia esperienza (che non è, mi rendo conto, la tua).

(da quanto ho letto) VI VUOLE BENE
Maria Luigia, tuo figlio vi sta dicendo che vi vuole bene e cercherà di fare quello al quale VOI tenete.
E' un passaggio moooolto lungo
quello di fargli capire che sta studiando per SE STESSO
e non è forse il momento di evidenziarlo, se non nei fatti.
Questo (forse) è il momento per far crescere la sua autostima
e le sue capacità di organizzazione, o almeno per provarci.

SI VUOLE IMPEGNARE
per superare l'ostacolo,
questo almeno nelle intenzioni,
ma le intenzioni si devono tramutare in impegno reale,
il che vuol dire
tempo impiegato per studiare ed esercitarsi
rinunciando a tutte le altre cose (amici, giochi, TV, perditempo vari)

DEVE USARE METODO
è il momento per vostro figlio di usare metodo, nello studio e nel suo lavoro di studente.
La prima cosa che deve fare è impiegare una mezzoretta per fare un programma di lavoro di tutto il periodo di studio.
Su un foglio deve scrivere le materie di studio, cercando di comprendere quelle che più necessitano di studio (ossia deve dare a ogni materia un peso: più basso per religione, educazione fisica e musica - più elevato a storia e geografia - ancora più alto per inglese, matematica e italiano).
Deve prendere un bel foglio grande, magari protocollo a quadretti, e dividerlo nei giorni che rimangono da qui alle varie prove (scritte e orali). Tutti i giorni, sabato e domeniche compresi.
Ogni giorno deve scrivere le ore che ha intenzione di dedicare alle varie materie: all'inizio un pò più tempo per gli scritti e un pò meno tempo per gli orali,
dopo che sono stati fatti gli scritti, la suddivisione vale solo per gli orali.

Quindi si parte.
Per gli scritti occorre studiare e fare esercizi

Riguardo il tema di italiano, deve provare a fare degli schemi, ossia deve cercare di sintetizzare in parole chiave i concetti che vuole esprimere, cercando di comprendere bene
quello che gli viene chiesto.
Il tema è un elaborato che deve servire a comunicare:
pensieri, impressioni, sentimenti.
Se fai tu un giro in internet,
trovi tanti siti che possono aiutarlo a darsi un metodo
per fare il tema di italiano,
che sò, questo ...
http://www.interruzioni.com

Per matematica deve cercare di fare esercizi, con calma ma in modo ordinato, direi ordinatissimo,
iniziando a scrivere un numero per ogni quadretto, andando a capo in modo corretto.
Le equazioni o i problemi geometrici sono una questione di ordine e precisione: basta invertire un più con un meno e non ci si arriva più.
E poi, come si dice "la matematica non è un'opinione".

Anche qui i siti abbondano ...
ad esempio http://www.rcvr.org/scuole/dbmat/


Per gli orali gli conviene iniziare a studiare, per ogni singola materia, UN argomento (a scelta), LEGGENDOLO più volte ad alta voce, RIPETENDOLO e SCHEMATIZZANDOLO (ossia costruendo degli schemi, fatti da parole chiave, che lo aiutino a tenere il filo del discorso).

AIUTATELO
Se tu e tuo marito ci tenete a quello che sta facendo è il momento di dimostrarglielo, nei fatti e non nelle parole.

Come ?
Affiancandolo in questa sua impresa.
Magari poco, ma dedicategli almeno un'ora a testa al giorno (anche tuo marito)
e in momenti diversi
per affiancarlo nello studio.

Se non l'avete mai fatto, all'inizio vi guarderà come dei marziani,
ma alla lunga - se rispettate i suoi tempi - il lavoro darà soddisfazione.

Tenete presente che non è necessario che voi sappiate quello che sta dicendo, non siete i suoi professori e certamente di quello che lui sta studiando all'inizio ne sa più lui che voi, ma se lo affiancate con pazienza e rispettando il suo impegno, potete fare molto da un punto di vista della sua autostima.

Se poi convincete sua sorella a sostenerlo, anche tecnicamente, nei suoi dubbi (ma devono essere dubbi, qualcosa che non impegni la sorella a studiare, ma lui, ossia la sorella non si può e non si deve sostituire a lui) anche questo può servire.

CONTROLLATELO
è facile, per gli adolescenti, pensare di aver risolto i propri problemi solo con le buone intenzioni,
ma ai buoni propositi devono seguire i fatti (ossia l'impegno)

Dedicate pochi minuti ogni giorno (magari ogni mezza giornata) per le verifiche:
chiedetegli cosa ha fatto
ma (carta canta)
fatevi vedere cosa materialmente ha scritto
(questo vale sia per gli scritti
che per gli orali dove, come detto, deve fare gli schemi).

In bocca al lupo !
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mamma mia,l'ho fatto leggere a mio figlio,non ha aperto bocca ,
però gli occhi mi dicevano che abbiamo tutti ragione ,
grazie
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