fai quello che ti rende felice
fai quello che ti rende felice
Settimana scorsa mentre mi confidavo con una persona mi ha detto : "fai quello che ti rende felice "
Ma quanto è difficile mettere in pratica questa necessità?
Sul momento ho pensato " certo io faccio sempre quello che mi rende felice "
Ma poi ho ragionato e ho visto che non è così
Tutti abbiamo dei ruoli, delle responsabilità e le nostre scelte sono sempre legate a questi fattori
Siamo mogli, mamme, figlie, sorelle e quanto questo pesa sulla nostra felicità?
Siamo capaci di essere egoiste e percorrere la strada della felicità o ci facciamo influenzare dai nostri ruoli?
Riusciamo a porci come obbiettivo ( ammetto che è molto alto) la nostra felicità?
Ma quanto è difficile mettere in pratica questa necessità?
Sul momento ho pensato " certo io faccio sempre quello che mi rende felice "
Ma poi ho ragionato e ho visto che non è così
Tutti abbiamo dei ruoli, delle responsabilità e le nostre scelte sono sempre legate a questi fattori
Siamo mogli, mamme, figlie, sorelle e quanto questo pesa sulla nostra felicità?
Siamo capaci di essere egoiste e percorrere la strada della felicità o ci facciamo influenzare dai nostri ruoli?
Riusciamo a porci come obbiettivo ( ammetto che è molto alto) la nostra felicità?
Re: fai quello che ti rende felice
Che bel post Kida!
Il titolo è praticamente il riassunto della mia vita.
È vero che non è semplice, ma io credo che ognuno di noi dovrebbe porsi come obiettivo principale nella vita quello di essere felice e, di conseguenza, poter aiutare chi gli sta intorno a esserlo a sua volta.
Per quanto mi riguarda credo talmente tanto in questa cosa che pur di perseguire la mia felicità ho fatto scelte davvero difficili e impopolari. Scelte che però per il momento si sono rivelate azzeccate.
Bisogna liberarsi dai condizionamenti esterni e, certamente sempre nel rispetto di chi ci ama e ci sta intorno, fare ogni giorno un passo verso noi stesse.
Kida, oggi hai tirato fuori la Weinà filosofica. La smetto, promesso. [SMILING FACE WITH SMILING EYES]
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Il titolo è praticamente il riassunto della mia vita.
È vero che non è semplice, ma io credo che ognuno di noi dovrebbe porsi come obiettivo principale nella vita quello di essere felice e, di conseguenza, poter aiutare chi gli sta intorno a esserlo a sua volta.
Per quanto mi riguarda credo talmente tanto in questa cosa che pur di perseguire la mia felicità ho fatto scelte davvero difficili e impopolari. Scelte che però per il momento si sono rivelate azzeccate.
Bisogna liberarsi dai condizionamenti esterni e, certamente sempre nel rispetto di chi ci ama e ci sta intorno, fare ogni giorno un passo verso noi stesse.
Kida, oggi hai tirato fuori la Weinà filosofica. La smetto, promesso. [SMILING FACE WITH SMILING EYES]
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Re: fai quello che ti rende felice
Io un po' egoista lo sono.
Anche la scelta del tempo pieno per la scuola di Alice è dettata dal desiderio di avere qualche ora per me stessa, ad esempio.
Così come il rinunciare a rivestire incarichi aggiuntivi a scuola.
Consapevole, comunque, che la felicità è un raggio di sole. Va colta e ricordata, quando appare. Perché non è una condizione stabile.
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Anche la scelta del tempo pieno per la scuola di Alice è dettata dal desiderio di avere qualche ora per me stessa, ad esempio.
Così come il rinunciare a rivestire incarichi aggiuntivi a scuola.
Consapevole, comunque, che la felicità è un raggio di sole. Va colta e ricordata, quando appare. Perché non è una condizione stabile.
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Re: fai quello che ti rende felice
Io credo che quando si hanno legami affettivi da mogli, madri, sorelle, figlie, ecc sia inevitabile a volte non pensare prima a se stesse ma proprio perché il proprio benessere passa anche da quello altrui, che sia il figlio, il marito o la sorella.
Ovviamente ci deve essere un sano equilibrio tra il pensare a soddisfare il bisogno dell'altro e pensare anche alla propria felicità senza appunto esagerare e diventare martiri o eccessivamente egoisti.
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Ovviamente ci deve essere un sano equilibrio tra il pensare a soddisfare il bisogno dell'altro e pensare anche alla propria felicità senza appunto esagerare e diventare martiri o eccessivamente egoisti.
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Re: fai quello che ti rende felice
Mi piace il pensiero di Lella.
Certo che cerco sempre la felicità, ma è direttamente collegata alla felicità dei miei cari, non posso scindere le due cose.
Cerco sempre la felicità per tutti, non sono egoista in questo ed anzi, penso spesso se quel che rende felice me può provocar fastidio o felicità negli altri. E se è la prima ipotesi, cerco alternative tra le due cose.
Insomma la mia felicità è saper anche gli altri felici.
Non potrei mai essere altrimenti.
Certo che cerco sempre la felicità, ma è direttamente collegata alla felicità dei miei cari, non posso scindere le due cose.
Cerco sempre la felicità per tutti, non sono egoista in questo ed anzi, penso spesso se quel che rende felice me può provocar fastidio o felicità negli altri. E se è la prima ipotesi, cerco alternative tra le due cose.
Insomma la mia felicità è saper anche gli altri felici.
Non potrei mai essere altrimenti.
Re: fai quello che ti rende felice
Lella ha scritto:Io credo che quando si hanno legami affettivi da mogli, madri, sorelle, figlie, ecc sia inevitabile a volte non pensare prima a se stesse ma proprio perché il proprio benessere passa anche da quello altrui, che sia il figlio, il marito o la sorella.
Ovviamente ci deve essere un sano equilibrio tra il pensare a soddisfare il bisogno dell'altro e pensare anche alla propria felicità senza appunto esagerare e diventare martiri o eccessivamente egoisti.
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Questi due interventi riassumono il mio pensiero.tati ha scritto:Mi piace il pensiero di Lella.
Certo che cerco sempre la felicità, ma è direttamente collegata alla felicità dei miei cari, non posso scindere le due cose.
Cerco sempre la felicità per tutti, non sono egoista in questo ed anzi, penso spesso se quel che rende felice me può provocar fastidio o felicità negli altri. E se è la prima ipotesi, cerco alternative tra le due cose.
Insomma la mia felicità è saper anche gli altri felici.
Non potrei mai essere altrimenti.
Re: fai quello che ti rende felice
Bah, io faccio un sacco di cose con i miei cari che mi rendono felice E un sacco di cose SENZA i miei cari che mi rendono altrettanto felice
Io penso che si debba bilanciare.
Se hai la fortuna di voler fare solo cose che rendono felice te E la tua famiglia, bene...wow, che culo (scusate il francesismo).
Se però ti rendi conto che ci sono cose che ti renderebbero felice e che non rendono (particolarmente) felici gli altri, si cerca di mediare. Trovo sia anche controproducente negarsi tutto, perchè anche se uno cerca di non farlo, l'insoddisfazione prima o poi viene fuori. Questo vale per tutti in famiglia
Certo, se ti renderebbe felice andare a balalre la lap dance in un night club... ok, sei nei guai.
Nei casi più normali, secondo me uno deve cercare di ricavarsi una nicchia per sè, dove poter coltivare quello che veramente rende felici o appagati. Poi, ripeto, se la cosa è reciproca meglio.
Io penso che si debba bilanciare.
Se hai la fortuna di voler fare solo cose che rendono felice te E la tua famiglia, bene...wow, che culo (scusate il francesismo).
Se però ti rendi conto che ci sono cose che ti renderebbero felice e che non rendono (particolarmente) felici gli altri, si cerca di mediare. Trovo sia anche controproducente negarsi tutto, perchè anche se uno cerca di non farlo, l'insoddisfazione prima o poi viene fuori. Questo vale per tutti in famiglia
Certo, se ti renderebbe felice andare a balalre la lap dance in un night club... ok, sei nei guai.
Nei casi più normali, secondo me uno deve cercare di ricavarsi una nicchia per sè, dove poter coltivare quello che veramente rende felici o appagati. Poi, ripeto, se la cosa è reciproca meglio.
Re: fai quello che ti rende felice
ahahah no questo non mi rende feliceFlavia ha scritto:Certo, se ti renderebbe felice andare a balalre la lap dance in un night club... ok, sei nei guai.
devo dire che la persona che mi ha posto questa affermazione, ovviamente, me l'ha posta per provocarmi perché per me adesso non esistono ancora i grigi, per me è tutto o bianco o nero e fatico a trovare la via di mezzo
però non parliamo di me ma allarghiamo il discorso sulla società, è indubbio che l'emancipazione femminile nonostante siamo nel 2015 sia ancora da difendere con le unghie e con i denti, è indubbio che al giorno d'oggi esistono ancora uomini che si credono i padroni della propria compagnia e che preferiscano che lei stia a casa e non abbia attività proprie
il retaggio culturale vede la donna sposata sottomessa al suo ruolo di moglie e madre, e quando i genitori sono malati anche di figlia che accudisce i genitori e solo quando ha ottemperato a tutti i suoi doveri può concedersi un'ora d'aria, solo quando i figli sono grandi può aspirare ad avere più indipendenza sempre che non si debba occupare del marito o dei genitori
e la sua felicità è messa sempre in secondo piano, relegata in un angolino dopo tutti i doveri