superstrafra ha scritto:non ti andrebbe di dettagliare la tua esperienza positiva con estevil modificato?
Non c'è molto da dire.
La situazione prima/dopo l'ho già dettagliata prima.
Prima di arrivarci ho studiato per bene mia figlia.
Non sono una sadica, non sono una mamma che ama far del male ai propri figli, mi ritengo una mamma pragmatica e attenta a determinati segnali. Senza falsa modestia posso anche dire di aver capito ben prima della pediatra che Alice avesse qualcosa che non andava. Ho davvero dovuto insistere parecchio affinché non mi dessero della visionaria e mi dessero finalmente retta. Alice aveva un bel reflusso importante.
Dopo la terapia le cose migliorarono nettamente e Alice finalmente smise di essere così tanto frignona e nervosa.
Era una bambina incazzata con il mondo. Letteralmente.
Tentai di tutto. Cromoterapia da un luminare ad un'ora di auto da qui ogni settimana, osteopatia, test Brazelton, massaggi neonatali, lettura di milioni di testi specializzati, veramente di tutto di più.
Mia figlia aveva qualcosa che non andava. Io lo sapevo. Nessuno mi dava retta. "Signora i bambini piangono, non sono degli oggetti stile soprammobili", me la ricorderò per sempre questa frase. E invece avevo ragione. Sono una che ha occhio e sesto senso per determinate cose. Con le persone in generale. Io sento con facilità come è la gente, ho naso.
Comunque, ritornando al reflusso, una volta trovata la terapia Alice smise di sentire male, smise di essere sempre così nervosa ed agitata, ma ormai aveva instaurato un pessimo rapporto con il sonno. Non aveva imparato ad addormentarsi.
Ogni sera erano strilli pazzeschi perché incapace di lasciarsi andare. Con noi vicini era ancora peggio, il lettone era una palestra da gioco. Ne ho tentate di ogni. Alla fine cadeva nel sonno sempre senza rendersene conto, magari ciucciando il mio mignolo e mentre camminavo avanti e indietro.
Ma questo non andava bene. Ogni volta che si accorgeva che si era addormentata balzava subito su spaventata urlando come una pazza. La situazione in cui si era addormentata non c'era più, mancava il ninnamento, mancava il mio dito e allora via di nuovo a piangere. C'era da morire ve lo giuro.
Io ero esaurita, stressata, nervosissima e sotto antidepressivi anche perché oltre a tutti i problemi con Alice avevo avuto un parto di merda e 3 mesi dopo mi hanno dovuta portare in sala operatoria per riaprirmi di nuovo a mo' di pollo sullo spiedo e richiudere. Insomma la situazione era davvero insostenibile. Io ero a terra sia fisicamente che emotivamente e moralmente.
Alice aveva bisogno di rendersi imparare ad addormentarsi da sola. Nel suo lettino. Per me era assolutamente fondamentale. E anche per lei, perché dormiva assolutamente troppo poco per una neonata e di conseguenza quando era sveglia era comunque nervosetta, stanca, si vedeva che non era mai veramente rilassata e riposata.
Ho letto il libro 3 volte. Lo conoscevo a memoria. I concetti fondamentali su cui concordavo alla perfezione mi hanno assolutamente convinta (soprattutto la teoria secondo la quale nei micro risvegli che tutti abbiamo di notte non ci ritroviamo nella stessa situazione in cui ci siamo addormentati è chiaro che ci svegliamo di soprassalto e non siamo in grado di riaddormentarci fino a quando non riappare la situazione di prima).
Il pianto era controllato. Sapevo bene distinguere un pianto rognoso da "sono stanca e mi devo lamentare un po' fino a quando mi lascio andare e mi addormento" da un pianto disperato stile "mioddio sono terrorizzata".
Una mamma sa riconoscere il tipo di pianto del proprio figlio.
IL pianto stile borbottamento era meglio non disturbarlo. Nel senso che se entravo e mi facevo vedere in quella fase peggioravo assolutamente la situazione, come se interrompessi il suo modo per svuotarsi dalle tensioni per poi lasciarsi andare al sonno. In quel caso infatti ripartiva incazzata ad urlare molto più forte. Nel caso invece di pianto disperato entravo subito, anche se erano passati 10 secondi, e rassicuravo. UNa volta tornata in fase lagna da borbottamento la lasciavo al suo rituale e mi defilavo.
I 5 sere (in cui tra borbottamenti, momenti di calma e pianti non si è mai superato i tre quarti d'ora) ha capito che addormentarsi non era così tremendo.
E ve lo giuro un bambino non è che in 5 sere smette di piangere quando lo metti a letto solo perché si è rassegnato. NOn esiste.
Mia figlia ha imparato che addormentarsi era una cosa naturale, che al sonno si poteva affidare in tutta serenità, perché la mamma era lì pronta a rassicurarla quando ce ne fosse stato bisogno, che i suoi orsetti e i suoi ciucci e tutte le sue cose erano sempre lì al loro posto.
Veramente un cambiamento nettissimo.
Dal terrore pure di lasciarsi andare al sonno persino in braccio alla mamma, alla serenità di abbandonarsi al sonno con fiducia e tranquillità.
In 5 sere. Di cui solo le prime due con 45 min circa di lamentele e pianti, poi via via sempre meno. La quarta sera solo 15 minuti, la quinta sera 10 minuti. E da lì via più niente.
La mettevo giù e lei tutta tranquilla si girava di là rilassata e partiva.
Mai più un risveglio notturno in cui abbia avuto bisogno di me per riaddormentarsi. Ogni risveglio in cui ha chiamato da lì in avanti era per un problema (pipì, sete, febbre, vomito). Da lì in avanti mia figlia ha sempre adorato il suo lettino prima e il letto da grande dopo. Alla mattina si svegliava a la sentivi parlottare fitta fitta tranquilla e felice con i suoi pelouches e le sue bambole. Ancora oggi è così, e ha 5 anni.
Assolutamente nessun trauma, nessuna paura del buio, nessuna paura di andare a letto, niente di niente.
Anzi, la dovevate vedere a 18 mesi che diceva "mamma nanna!" prendeva il suo orsetto e mi tirava fino al lettino per farsi mettere a nanna perché era stanca e voleva essere messa a letto.
Per me è stato un successo completo.
Ma ripeto, io ero certissima che quello fosse il sistema giusto per lei. Il più adatto per la situazione.
Contesto anche io ad Estivill che il libro venga spacciato come IL metodo. Manco fosse un sistema standard perfetto per tutti. Quello no.
Poi io ho le mie idee anche rispetto a chi dice che sia giusto assecondare i bambini in ogni richiesta e quant'altro. Ma mai andrei a dire a queste persone che secondo me sbagliano. Ognuno fa quello che ritiene giusto per se stesso e per i propri figli.
P.S. Da neonata alice dormiva massimo 8-9 ore sulle 24 ore. Dopo il metodo passò a dormire 13-15 ore ogni 24 ore. Ancora a 3 anni si faceva 12 ore al giorno come minimo.