Spizzica e basta
Spizzica e basta
La nana, a meno che non sia al nido dove mangia di gusto, spizzica.
Lei non fa un pasto intero MAI.
Spizzica la mattina, spizzica pure a metà giornata, spizzica a pranzo, a cena, di pomeriggio.
Lo so che dovrei fare il conto delle calorie per il fabbisogno giornaliero, magari sono comunque sufficienti, ma non è un granchè il fatto che spizzichi e basta.
Un paio di crackers, un biscotto, uno yogurt, 4 penne al pomodoro, un morso al ciambellone ecc.
questo il modo in cui mangia e non c'è verso di farle fare di più.
Lo stesso al ristorante.
Trovo che sia un modo di alimentarsi estremamente disordinato, dovrebbe avere orari, non dovrebbe mangiare fuori pasto, eppure fa tutto il contrario.
D'altronde è una bimba che mangia poco, per farla mangiare ho accettato di tutto.
Ma ora come se ne esce?
Lei non fa un pasto intero MAI.
Spizzica la mattina, spizzica pure a metà giornata, spizzica a pranzo, a cena, di pomeriggio.
Lo so che dovrei fare il conto delle calorie per il fabbisogno giornaliero, magari sono comunque sufficienti, ma non è un granchè il fatto che spizzichi e basta.
Un paio di crackers, un biscotto, uno yogurt, 4 penne al pomodoro, un morso al ciambellone ecc.
questo il modo in cui mangia e non c'è verso di farle fare di più.
Lo stesso al ristorante.
Trovo che sia un modo di alimentarsi estremamente disordinato, dovrebbe avere orari, non dovrebbe mangiare fuori pasto, eppure fa tutto il contrario.
D'altronde è una bimba che mangia poco, per farla mangiare ho accettato di tutto.
Ma ora come se ne esce?
E perchè dovrebbe avere orari? Mangia quando ha fame per quanta fame ha, puoi anche fare il conto delle calorie che indicativamente le servono ma poi se ne mangia di più o di meno è affar suo anche perchè è più probabile che le raggiunga settimanalmente ma non giornalmente (io non mangio sempre le stesse cose e le stesse quantità ogni giorno).
Sicuramente offrirle cose sane è meglio che offrirle crackers e biscotti, dirottala su frutta e verdura, su pane con companatico (formaggio, prosciutto, pomodori e sale, olio e sale, a Sveva piace anche la bruschetta con aglio, olio e sale per dire, marmellata...)
Ma sul fatto che spilucchi non c'è niente di male, il concetto di pasto è un concetto nostro, non è sicuramente il modo migliore o più corretto di alimentarsi.
Sicuramente offrirle cose sane è meglio che offrirle crackers e biscotti, dirottala su frutta e verdura, su pane con companatico (formaggio, prosciutto, pomodori e sale, olio e sale, a Sveva piace anche la bruschetta con aglio, olio e sale per dire, marmellata...)
Ma sul fatto che spilucchi non c'è niente di male, il concetto di pasto è un concetto nostro, non è sicuramente il modo migliore o più corretto di alimentarsi.
Guarda, personalmente non sono d'accordo nel dare orari ai bimbi, perchè nemmeno noi adulti ce li abbiamo così categorici e i nutrizionisti consigliano più micro-pasti che due pasti GRANDI.
Ed è esattamente quello che fa tua figlia.
Se a fine giornata è sazia e ha mangiato cose sane e quindi ha assunto tutto quello di cui a bisogno, dal mio punto di vista va bene così.
Non la forzerei a stare a digiuno per arrivare affamata al pranzo o alla cena nè mi preoccuperei che non mangi abbastanza.
Per come sono fatta io non sono mai riuscita a fare due pasti, nè a mangiare le quantità che mangiavano i miei familiari, perchè dopo mezza porzione di pasta ero piena, però avevo già fame dopo un paio d'ore.
Mia madre era un pò incazzata per questa cosa, ma non potevo farci nulla.
Avevo fame "fuori pasto" e mangiavo. Punto.
Ed è esattamente quello che fa tua figlia.
Se a fine giornata è sazia e ha mangiato cose sane e quindi ha assunto tutto quello di cui a bisogno, dal mio punto di vista va bene così.
Non la forzerei a stare a digiuno per arrivare affamata al pranzo o alla cena nè mi preoccuperei che non mangi abbastanza.
Per come sono fatta io non sono mai riuscita a fare due pasti, nè a mangiare le quantità che mangiavano i miei familiari, perchè dopo mezza porzione di pasta ero piena, però avevo già fame dopo un paio d'ore.
Mia madre era un pò incazzata per questa cosa, ma non potevo farci nulla.
Avevo fame "fuori pasto" e mangiavo. Punto.
Il fatto di non avere orari e mangiare quando si ha fame non è assolutamente sbagliato. Il corpo ti indica la necessità di qualcosa e tu lo soddisfi, senza strafare.
E' solo per che le consuetudini è necessario, ma se dici che al nido mangia quando è orario di mangiare, mi sembra che si adatti bene alle situazioni in cui "o quello o quello".
E' solo per che le consuetudini è necessario, ma se dici che al nido mangia quando è orario di mangiare, mi sembra che si adatti bene alle situazioni in cui "o quello o quello".
Certamente la dirotto su cose sane, ma a nemmeno due anni sa esattamente cosa vuole, esattamente, e non sempre mangia ciò che dovrebbe.Solange ha scritto:E perchè dovrebbe avere orari? Mangia quando ha fame per quanta fame ha, puoi anche fare il conto delle calorie che indicativamente le servono ma poi se ne mangia di più o di meno è affar suo anche perchè è più probabile che le raggiunga settimanalmente ma non giornalmente (io non mangio sempre le stesse cose e le stesse quantità ogni giorno).
Sicuramente offrirle cose sane è meglio che offrirle crackers e biscotti, dirottala su frutta e verdura, su pane con companatico (formaggio, prosciutto, pomodori e sale, olio e sale, a Sveva piace anche la bruschetta con aglio, olio e sale per dire, marmellata...)
Ma sul fatto che spilucchi non c'è niente di male, il concetto di pasto è un concetto nostro, non è sicuramente il modo migliore o più corretto di alimentarsi.
Sta cosa mi fa sbattere parecchio perchè sono combattuta tra il lasciarla senza il cracker (pianti e disperazioni ma tanto la verdura se in quel momento non la vuole non la mangia), o il darle il cracker perchè almeno qualcosa mangia.
E' capace di saltare pasti interi.
Ho sempre pensato che quando sarebbe stata abbastanza grande le avrei parlato, spiegandole che può mangiare ciò che le piace ma che deve scegliere anche tra le verdure, la frutta, carne e pesce quello che le piace, senza saltare l'intera categoria.
Ma come faccio di punto in bianco se fino a quel momento ha mangiato solo quando e cosa dice lei?
Lei sa esattamente dove sono le cose, e se provo a spostarle di posto mi dice di no stizzita a tutto il resto.
E all'asilo invece mangia persino il minestrone, tutto, seduta e col bavaglino, che a casa è fantascienza.
Probabilmente questa cosa degli orari fissi è un condizionamento che mi si è piazzato in testa perchè lo dicono/fanno tutti. Dovrei liberarmi da questa idea anche perchè per ora istintivamente la ho sempre assecondata, mi sta venendo la paura di farla diventare una bambina scombinata che mangia solo ciò che vuole.chiccha ha scritto:Guarda, personalmente non sono d'accordo nel dare orari ai bimbi, perchè nemmeno noi adulti ce li abbiamo così categorici e i nutrizionisti consigliano più micro-pasti che due pasti GRANDI.
Ed è esattamente quello che fa tua figlia.
Se a fine giornata è sazia e ha mangiato cose sane e quindi ha assunto tutto quello di cui a bisogno, dal mio punto di vista va bene così.
Non la forzerei a stare a digiuno per arrivare affamata al pranzo o alla cena nè mi preoccuperei che non mangi abbastanza.
Per come sono fatta io non sono mai riuscita a fare due pasti, nè a mangiare le quantità che mangiavano i miei familiari, perchè dopo mezza porzione di pasta ero piena, però avevo già fame dopo un paio d'ore.
Mia madre era un pò incazzata per questa cosa, ma non potevo farci nulla.
Avevo fame "fuori pasto" e mangiavo. Punto.
sì ma a casa il concetto di "o quello o quello" lo ignora totalmente.....Sheireh ha scritto:Il fatto di non avere orari e mangiare quando si ha fame non è assolutamente sbagliato. Il corpo ti indica la necessità di qualcosa e tu lo soddisfi, senza strafare.
E' solo per che le consuetudini è necessario, ma se dici che al nido mangia quando è orario di mangiare, mi sembra che si adatti bene alle situazioni in cui "o quello o quello".