Bambina di 4 anni che piange e vuole essere trattata come un bebè
Inviato: lun feb 20, 2017 11:35 pm
Ciao a tutte, ho bisogno di un consiglio su come comportarmi. Premetto che sono la tata (sto sei ore al giorno con due bambini), non la mamma. Lavoro anche in una scuola Montessori 12 ore a settimana (bambini 2.5-5 anni).
Ho dovuto sintetizzare nel titolo. La situazione è questa:
Tengo due bambini, una bambina di 4 anni (domani) e un bambino di 7. I genitori sono piuttosto indulgenti, entrambi i bambini dormono nel lettone con loro, sono bravi bambini ma sono abbastanza abituati a non ascoltare, dato che i genitori promettono "punizioni", per poi rimangiarsele dopo un minuto e preferire sempre essere indulgenti. All'inizio entrambi si lamentavano con me perché non li imboccavo a colazione o nel pomeriggio.
La bambina di 4 anni piange veramente tanto, in particolar modo se non sta anche per ore abbracciata a uno dei genitori. Inoltre i genitori la prendono in giro dicendo che è un bebè e si comporta come un bebè. La imboccano, la vestono e via dicendo. Il fratello è competitivo e spesso nelle attività dice "io lo faccio meglio di lei/ io sono meglio di lei/ lei non è capace". Perciò dopo un paio di mesi ho deciso di parlare alla bambina solo in modo positivo, lodandola per gli sforzi che fa, quando fa qualcosa da sola, dandole fiducia e spingendo sul fatto che "è proprio una bambina grande", invece di biasimarla o forzarla a fare da sè (la tata non può fare troppo di testa sua, le linee educative le scelgono i genitori). Inoltre negli ultimi giorni ho notato (in ritardo, ok!) che non ha oggetti transazionali, cioè per lei esistono la mamma e il papà, non è mai esistito l'orsacchiotto, la bambola o un particolare rito. Quando piange che vuole la mamma o il papà piange veramente come una bambina piccolina. Non è nemmeno capace di esprimere desideri o spiegare come si sente.
Aggiungo che quando viene svegliata dal riposino pomeridiano, viene subito obbligata dai genitori a cambiarsi vestiti e a mangiare imboccata a forza (delle volte tossisce perché viene imboccata mentre piange), o il venerdì e sabato sera spesso piange dopo le 22.30 nel salotto con familiari o amici perché obbligata a stare sveglia anche fino a mezzanotte e biasimata dalla madre perché piange - questo per dire che secondo me lei non sente il diritto di poter esprimere come si sente ("ora non ho fame", "lasciami più tempo per svegliarmi, leggiamo un libro prima di cambiarmi vestiti", "voglio decidere io cosa mettermi", "è tardi, sono stanca" etc.).
Premesso che dovrei comportarmi come i genitori perché lavoro per loro, ammetto che io lavoro per i bambini e a me dispiace forzarla a mangiare mentre piange a dirotto e altre cose. Perciò vorrei chiedervi come dovrei comportarmi perché i genitori non si offendano e la bambina acquisti più fiducia in se stessa. Già lodandola e trattandola come una bambina grande, con me smette di piangere senza che la debba abbracciare a lungo (questo infastidisce la madre che è supercompetitiva, l'ho già notato...), vuole mangiare, vestirsi (e pulirsi il sederino ) da sola ed è contenta di farlo, si mette a fare i puzzle e tenta e ritenta finché non trova i pezzi giusti - e inoltre, invece di non dire niente o far finta di stare al gioco quando qualcuno le dice che è un bebè, non lo accetta più. Da qualche giorno ho provato a darle una bambola che le piace quando si sveglia, per crearle un oggetto transazionale, ma magari non è nemmeno necessario, non so...
Ho scritto tanto, ma spero che qualcuna risponda! Grazie mille in anticipo!
Ho dovuto sintetizzare nel titolo. La situazione è questa:
Tengo due bambini, una bambina di 4 anni (domani) e un bambino di 7. I genitori sono piuttosto indulgenti, entrambi i bambini dormono nel lettone con loro, sono bravi bambini ma sono abbastanza abituati a non ascoltare, dato che i genitori promettono "punizioni", per poi rimangiarsele dopo un minuto e preferire sempre essere indulgenti. All'inizio entrambi si lamentavano con me perché non li imboccavo a colazione o nel pomeriggio.
La bambina di 4 anni piange veramente tanto, in particolar modo se non sta anche per ore abbracciata a uno dei genitori. Inoltre i genitori la prendono in giro dicendo che è un bebè e si comporta come un bebè. La imboccano, la vestono e via dicendo. Il fratello è competitivo e spesso nelle attività dice "io lo faccio meglio di lei/ io sono meglio di lei/ lei non è capace". Perciò dopo un paio di mesi ho deciso di parlare alla bambina solo in modo positivo, lodandola per gli sforzi che fa, quando fa qualcosa da sola, dandole fiducia e spingendo sul fatto che "è proprio una bambina grande", invece di biasimarla o forzarla a fare da sè (la tata non può fare troppo di testa sua, le linee educative le scelgono i genitori). Inoltre negli ultimi giorni ho notato (in ritardo, ok!) che non ha oggetti transazionali, cioè per lei esistono la mamma e il papà, non è mai esistito l'orsacchiotto, la bambola o un particolare rito. Quando piange che vuole la mamma o il papà piange veramente come una bambina piccolina. Non è nemmeno capace di esprimere desideri o spiegare come si sente.
Aggiungo che quando viene svegliata dal riposino pomeridiano, viene subito obbligata dai genitori a cambiarsi vestiti e a mangiare imboccata a forza (delle volte tossisce perché viene imboccata mentre piange), o il venerdì e sabato sera spesso piange dopo le 22.30 nel salotto con familiari o amici perché obbligata a stare sveglia anche fino a mezzanotte e biasimata dalla madre perché piange - questo per dire che secondo me lei non sente il diritto di poter esprimere come si sente ("ora non ho fame", "lasciami più tempo per svegliarmi, leggiamo un libro prima di cambiarmi vestiti", "voglio decidere io cosa mettermi", "è tardi, sono stanca" etc.).
Premesso che dovrei comportarmi come i genitori perché lavoro per loro, ammetto che io lavoro per i bambini e a me dispiace forzarla a mangiare mentre piange a dirotto e altre cose. Perciò vorrei chiedervi come dovrei comportarmi perché i genitori non si offendano e la bambina acquisti più fiducia in se stessa. Già lodandola e trattandola come una bambina grande, con me smette di piangere senza che la debba abbracciare a lungo (questo infastidisce la madre che è supercompetitiva, l'ho già notato...), vuole mangiare, vestirsi (e pulirsi il sederino ) da sola ed è contenta di farlo, si mette a fare i puzzle e tenta e ritenta finché non trova i pezzi giusti - e inoltre, invece di non dire niente o far finta di stare al gioco quando qualcuno le dice che è un bebè, non lo accetta più. Da qualche giorno ho provato a darle una bambola che le piace quando si sveglia, per crearle un oggetto transazionale, ma magari non è nemmeno necessario, non so...
Ho scritto tanto, ma spero che qualcuna risponda! Grazie mille in anticipo!