Io al posto tuo lo farei, o almeno chiederei al 'capo' di chiedergli un consiglio vista l'età di Dario.Bobulina ha scritto: Te dici che potrei scrivere una mail ?
Ho bisogno di consigli!
Allora, ho mandato una mail a Piermarini e lui mi ha risposto nel giro di un'ora. Ecco, in sintesi mi ha detto che finchè Dario prende la poppa non avrà mai un reale stimolo a cercare altro e che quindi amen, per ora mi devo mettere il cuore in pace e aspettare.
In realtà mi immaginavo una risposta del genere.. una risposta abbastanza standard e preconfezionata..
Mi ha scritto di evitare assolutamente di proporre al bambino, di offrire e di farlo giocare con il cibo, onde evitare "seri danni" (cito testualmente).
Mah.. che dire, conosco le sue idee ma mi sembra una posizione troppo assolutista, che non tiene conto della diversità del singolo bambino..
Boh, io per ora ho messo al bando qualsiasi tipo di "strategia", pure quella di non avere strategie... come viene viene, vedremo...
In realtà mi immaginavo una risposta del genere.. una risposta abbastanza standard e preconfezionata..
Mi ha scritto di evitare assolutamente di proporre al bambino, di offrire e di farlo giocare con il cibo, onde evitare "seri danni" (cito testualmente).
Mah.. che dire, conosco le sue idee ma mi sembra una posizione troppo assolutista, che non tiene conto della diversità del singolo bambino..
Boh, io per ora ho messo al bando qualsiasi tipo di "strategia", pure quella di non avere strategie... come viene viene, vedremo...
Ma io invece dalla sua risposta, trarrei qualche spunto in più.
Io immaginavo qualcosa del genere.
Cioè, aspettavo un input per qualche differenza su un bambino di 15 mesi rispetto uno più piccolo.
Ad es il non manipolare il cibo, che invece da più piccoli, quando ancora non hanno assaggiato niente, neanche merendine o altro di 'goloso', va bene, non l'avrei pensato.
Però ora mi sembra coerente, mi fa pensare che P. voglia dirti che non è effettivamente un bambino che non comprende che quello che ha aassaggiato è cibo. Piuttosto a cui pur avendo capito che lo è, non è scattata la voglia del pasto dei grandi perché probabilmente infatti quelle sono cose da 'fuoripasto', per es.
E forse, P non ti ha proprio detto che 'finché ha la poppa non gli interessa altro', perché altrimenti ti avrebbe anche detto di togliergliela, e non ce lo vedo.
Può essere che ti abbia detto che semplicemente ancora non avverte l'esigenza di altro rispetto al seno?
Potrebbe sembrare la stessa cosa, ma in realtà in questo caso ti dice solo che non dovresti preoccupartene perché ha solo tempi diversi rispetto ad una presunta media.
L'importante sarebbe comunque non proporre né insistere, con ancora più convinzione.
A me sembra ti stia dicendo: non preoccuparti, sei ancora in tempo visto che ancora prevalentemente si nutre di latte e non, come succede spesso, di pappe e frullati, quindi se fai un passo indietro e non gli dai più niente altro che latte, arriverà a correggere una eventuale idea sbagliata di cibo che può essersi fatta perché gli verrà voglia di assaggiare altro e, preferibilmente, qualcosa di sano (questo dipende da voi e da ciò che vi vede mangiare).
Ma voi dovete essere uniti per il suo bene nell'intento di non interferire.
Io sto rimediando l'alimentazione del mio 4nenne così, da meno di un annetto, considera.
Io immaginavo qualcosa del genere.
Cioè, aspettavo un input per qualche differenza su un bambino di 15 mesi rispetto uno più piccolo.
Ad es il non manipolare il cibo, che invece da più piccoli, quando ancora non hanno assaggiato niente, neanche merendine o altro di 'goloso', va bene, non l'avrei pensato.
Però ora mi sembra coerente, mi fa pensare che P. voglia dirti che non è effettivamente un bambino che non comprende che quello che ha aassaggiato è cibo. Piuttosto a cui pur avendo capito che lo è, non è scattata la voglia del pasto dei grandi perché probabilmente infatti quelle sono cose da 'fuoripasto', per es.
E forse, P non ti ha proprio detto che 'finché ha la poppa non gli interessa altro', perché altrimenti ti avrebbe anche detto di togliergliela, e non ce lo vedo.
Può essere che ti abbia detto che semplicemente ancora non avverte l'esigenza di altro rispetto al seno?
Potrebbe sembrare la stessa cosa, ma in realtà in questo caso ti dice solo che non dovresti preoccupartene perché ha solo tempi diversi rispetto ad una presunta media.
L'importante sarebbe comunque non proporre né insistere, con ancora più convinzione.
A me sembra ti stia dicendo: non preoccuparti, sei ancora in tempo visto che ancora prevalentemente si nutre di latte e non, come succede spesso, di pappe e frullati, quindi se fai un passo indietro e non gli dai più niente altro che latte, arriverà a correggere una eventuale idea sbagliata di cibo che può essersi fatta perché gli verrà voglia di assaggiare altro e, preferibilmente, qualcosa di sano (questo dipende da voi e da ciò che vi vede mangiare).
Ma voi dovete essere uniti per il suo bene nell'intento di non interferire.
Io sto rimediando l'alimentazione del mio 4nenne così, da meno di un annetto, considera.
Linda, grazie mille di questa tua lettura, in effetti io mi ero fermata in superficie, è evidente che non sono obiettiva sulla questione.
Sulla questione poppa sono d'accordo con la tua interpretazione.
Sul non proporre però continuo ad essere un pochino perplessa.. Ierisera li ho messo davanti sul seggiolone della crema di cavolfiore, con il suo cucchiaino: ecco, s'è l'è mangiata, da solo, poche cucchiate ma da solo!
Poi non è facile riuscire a convincere il mio compagno e tutto il contorno a non dargli proprio niente durante i pasti..
Devo ancora rifletterci su ma ti ringrazio davvero di avermi aiutato a capire!
Sulla questione poppa sono d'accordo con la tua interpretazione.
Sul non proporre però continuo ad essere un pochino perplessa.. Ierisera li ho messo davanti sul seggiolone della crema di cavolfiore, con il suo cucchiaino: ecco, s'è l'è mangiata, da solo, poche cucchiate ma da solo!
Poi non è facile riuscire a convincere il mio compagno e tutto il contorno a non dargli proprio niente durante i pasti..
Devo ancora rifletterci su ma ti ringrazio davvero di avermi aiutato a capire!
Riporto pari pari la sua risposta a una mia ulteriore richiesta di approfondire l'argomento:
I bambini, se non disturbati, si autoregolano perfettamente riguardo
alla quantità. La qualità è più facilmente influenzabile dall'ambiente
ma, anche qui, di solito, sempre se non si fanno pasticci, grossi
problemi non ci sono. Dire "di solito", però, significa che qualche
bambino potrebbe comunque sviluppare qualche carenza non grossolana e
quindi valutabile solo da un esperto, come sicuramente è il suo
pediatra. Quanto all'interesse per il "cibo" in generale, a Dario
certo non manca visto che prende il suo latte e cresce bene, quindi a
tempo debito aumenterà il consumo anche anche dei cibi solidi. Questo
momento, come le ho già accennato, potrà verificarsi
involontariamente, nel caso di una scomparsa spontanea del suo latte,
o volontariamente per decisione motivata di interromperlo.
L'importante è che il bambino ci arrivi senza aver sviluppato una
avversione per i cibi "non latte di mamma" e per far questo non
bisogna mai offrirglieli ma aspettare la sua iniziativa e
accontentarlo sempre nei pur rari casi di richiesta, ma badando sempre
a fargli capire che il cibo si mangia e non è un giocattolo, così come
il late materno.
LP
Linda, che ne pensi?
I bambini, se non disturbati, si autoregolano perfettamente riguardo
alla quantità. La qualità è più facilmente influenzabile dall'ambiente
ma, anche qui, di solito, sempre se non si fanno pasticci, grossi
problemi non ci sono. Dire "di solito", però, significa che qualche
bambino potrebbe comunque sviluppare qualche carenza non grossolana e
quindi valutabile solo da un esperto, come sicuramente è il suo
pediatra. Quanto all'interesse per il "cibo" in generale, a Dario
certo non manca visto che prende il suo latte e cresce bene, quindi a
tempo debito aumenterà il consumo anche anche dei cibi solidi. Questo
momento, come le ho già accennato, potrà verificarsi
involontariamente, nel caso di una scomparsa spontanea del suo latte,
o volontariamente per decisione motivata di interromperlo.
L'importante è che il bambino ci arrivi senza aver sviluppato una
avversione per i cibi "non latte di mamma" e per far questo non
bisogna mai offrirglieli ma aspettare la sua iniziativa e
accontentarlo sempre nei pur rari casi di richiesta, ma badando sempre
a fargli capire che il cibo si mangia e non è un giocattolo, così come
il late materno.
LP
Linda, che ne pensi?
questo secondo me è mettergli a disposizione un pasto, ha già le capacità motorie di provare a mengiare da solo, penso che hai fatto bene!Bobulina ha scritto: Sul non proporre però continuo ad essere un pochino perplessa.. Ierisera li ho messo davanti sul seggiolone della crema di cavolfiore, con il suo cucchiaino: ecco, s'è l'è mangiata, da solo, poche cucchiate ma da solo!
Altro sarebbe mettergli il cucchiaino davanti e non dargli scelta che aprire la bocca.
Tu gli hai dato la possibilità di accedere al piatto.....e ha fatto da solo.....ottimo segno, no?
Grazie, sei sempre preziosissima per chiarirmi le idee, fra i concetti di "proporre" e "mettere a disposizione"!
In effetti si, quando gli mettiamo il cucchiaio davanti è altra cosa.. e comunque lui fa capire benissimo quando non vuole mangiare, dice no in maniera inequivocabile o gira la testa dall'altra parte.
In effetti si, quando gli mettiamo il cucchiaio davanti è altra cosa.. e comunque lui fa capire benissimo quando non vuole mangiare, dice no in maniera inequivocabile o gira la testa dall'altra parte.