Predico bene,razzolo pessimamente

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Rie
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Messaggio da Rie » mer ott 07, 2009 10:05 pm

lenina ha scritto:
Sul discorso della "recita" io credo che se tutti intorno mangiano a bocca chiusa e se gli si spiega il motivo basti quello.
Guarda... coi miei figli l'esempio non basta. E le alternative non sempre funzionano.
Certo, provare con l'esempio e stop sarebbe l'ideale.
Al di là del mio animo (più o meno convinto) mentre do l'esempio, credo di darlo a dovere, ma da solo ha ben poco valore nell'arginare l'esuberanza dei miei figli. E le spiegazioni per loro hanno altrettanto poco valore, purtroppo.
Per il fuoripasto dei bimbi in genere mi salvo offrendo la frutta, ma tendono davvero a non mangiare a pasto, anche con la frutta, perciò evitarlo del tutto ha un suo perché.


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Lupina
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Messaggio da Lupina » mer ott 07, 2009 10:10 pm

Io un sacco di cose le faccio di nascosto.

Embè, che ciavete da sgranare gli occhi?

Le caramelle, i cioccolatini, le schifezze si mangiano quando lui dorme. Le patatine, quando non c'è.
Certe cose si comprano quando lui è fuori casa, e vengoono accuratamente nascoste in luoghi inaccessibili.
Siamo terrorizzati dal fatto che possa svegliarsi per un bisogno qualunque e ci sgami con la patatina in bocca.
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Ambra
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Messaggio da Ambra » mer ott 07, 2009 10:11 pm

Intendevo dire che io fuori casa sono una personcina a modo,
parlo correttamente e so essere anche estremamente
raffinata...SE VOGLIO e questo perché mi sono state
insegnate sin da piccola delle fondamentali regole
di educazione,buone maniere.
Soprattutto mi è stato sempre detto che in privato
ci sono cose che si fanno liberamente(vedi scaccolamento)
mentre in pubblico no.
I miei figli questa scissione tra "a casa fo quel che mi pare mentre
in società mi devo comportare secondo le regole di civile
convivenza" non la sanno ancora fare.
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Solange
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Messaggio da Solange » mer ott 07, 2009 10:21 pm

Sui fuori pasto stiamo tranquilli perchè qui non se ne fanno (si fanno solo dei GRANDI pasti ahahaha) ma per il resto... mmm. Mi sa che razzoleremo pessimamente anche noi, soprattutto a parolacce.

Però concordo con Ambra, noi sappiamo comportarci perchè ci sono state insegnate le regole del vivere civile. A casa si pò pure sbragare (anzi, direi che si deve ahahaha) ma fuori bisogna essere personcine a modo. Perchè? Perchè per essere socialmente accettati è utile. Per farsi degli amici. Per risultare simpatici. E perchè la buona educazione fa piacere, quando la si incontra.

Quindi sì, certe cose vanno insegnate. Anche se le regole sono fatte per essere infrante. Con le persone e nei contesti giusti però.
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Messaggio da Rie » mer ott 07, 2009 10:23 pm

Ambra ha scritto: I miei figli questa scissione tra "a casa fo quel che mi pare mentre
in società mi devo comportare secondo le regole di civile
convivenza" non la sanno ancora fare.
Neanche i miei!
Ecco perché, nel dubbio, estendo le regole del viver civile in casa.
Credo che sia obbligatorio con i figli più tosti quanto a faccio-quel-cavolo-che-mi-pare. Forse nel momento in cui acquisiscono la capacità di giudicare il "si può fare", si possono anche mollare un po' le briglie... a noi stessi prima che a loro.

ahahah, lupina, pure io ogni tanto mi concedo la patatina clandestina, e ha un po' il sapore della trasgressione di più verdi età verso i propri genitori ahaha!
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Messaggio da Rie » mer ott 07, 2009 10:28 pm

Solange ha scritto: Quindi sì, certe cose vanno insegnate. Anche se le regole sono fatte per essere infrante. Con le persone e nei contesti giusti però.
Esatto.
E per capire persone e contesti ci vuole tempo.
Mi viene in mente la parolaccia nella mia famiglia d'origine...
All'inizio bandita rigorosamente. Poi, quando sono cresciuta, di tanto in tanto (quando ce vo' ce vo'!) ha fatto capolino, sia per me sia per i miei genitori.
Ecco... in quel settore io me la cavo bene con l'esempio. Giusto quando mi faccio male soffro a trattenermi, e mi costringo a virare sulle esclamazioni sostitutive. Gianluca invece è un disastro. Quando Alex è stato ripreso all'asilo per aver detto una parolaccia ho fatto la sfuriata... al padre, non al bimbo.
Gwen

Messaggio da Gwen » mer ott 07, 2009 10:29 pm

Da bambina e ragazzina non sopportavo le imposizioni genitoriali quando poi a fare il contrario erano proprio loro. Es. pratico: mio padre rompeva tanto con questioni come quella del non alzarsi da tavola prima che tutti avessero finito di mangiare e aiutare la mamma a sparecchiare. Peccato che lui non facesse nessuna delle due cose.
I figli alla lunga certe cose le notano, quanto meno le trovano incongruenti, possono iniziare a farsi domande che possono minare la certezza che "tutto quello che dice un genitore ha un senso".
Poi nessuno demonizza niente eh, io ho una figlia di 16 mesi, quindi non sono arrivata ancora a rapportarmi nella pratica con certe situazioni però mi aspetto un periodo di adattamente anche per me, nel prestare più attenzione possibile anche al mio di comportamento.
Ci proverò.
Ovviamente per quelle che sono le MIE regole, non quelle del manuale del genitore standard teorico universale.
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Paola
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Messaggio da Paola » mer ott 07, 2009 10:32 pm

Rie ha scritto: darlo a dovere, ma da solo ha ben poco valore nell'arginare l'esuberanza dei miei figli. .

però mi sfugge una cosa: cosa c'entrano l'educazione e l'esempio con l'esuberanza?

ci mancherebbe altro che i nostri bambini prendessero l'esempio del nostro essere gatti di marmo (non che tu sia un gatto di marmo ahahah ma per ogni bambino credo che un adulto sia esuberante come le simpatiche statuine che cambiano colore col tempo).

Per esempio si intende i principi sacrosanti che pensiamo rappresentino il rispetto di sé e degli altri, su questi NE SONO CERTA talis pater talis figli, fino ad un certo punto basta dire:io sono il capo, ma poi la musica cambia.

Con mio figlio credo sia cambiata all'eta di due anni, pragmatico, coerente con se stesso e bacchettone com'è non me ne fa passare mezza!
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