cervelli che fuggono, cuori che restano
cervelli che fuggono, cuori che restano
E' da un po' che mi frulla in mente questa discussione.
Come sapete alla veneranda età di 40 anni sono tornata sui banchi di scuola (su sedie scomode e sgangherate a dire il vero) per una nuova laurea.
Ovviamente sono la più vecchia
ovviamente la maggior parte (è un numero chiuso siamo in pochissime) è neodiplomata,
19 anni o giù di lì ( parlano di prendere la patente )
e ovviamente (?) i prof. hanno già affrontato il discorso che una volta laureate dovranno tutte andarsene all'estero
perché qui è un disastro e blah blah blah.
Ora la conosco anche io la situazione contingente, diciamo che la subisco da 11 anni di precariato in sanità,
anche a me il giorno dopo la laurea (in biologia ndr) fu proposto un contratto all'estero
a Seattle per la precisione, 3 anni di phd e poi sarei rimasta lì.
Ci ho pensato tanto e ho rifiutato, perché avevo un rapporto di 9 anni che sapevo non avrebbe resistito al "per sempre lontani"
perché questo rapporto chiedeva una svolta in direzione famiglia che io ho sempre voluto
perché questo rapporto, due mesi prima che mi laureassi aveva avuto la notizia di essere vincitore di concorso statale e quindi posto fisso e blah blah blah (e non ci fosse stato questo probabilmente io sarei partita e lui con me, ma così era uno sputare contro vento).
Così sono rimasta, il dottorato l'ho fatto qui e dopo quello altri 5 anni di specializzazione e un master, mi sono sposata e ho avuto due figli
Mi pento di quella scelta alla luce di come sono andate le cose?
guardo i miei figli e dico di no
vado al mio lavoro precario e sgangherato (nel senso dell'attuale laboratorio) e dico di sì.
Poi però ci penso e mi incazzo, perché dare sempre per scontato che le cose qui non andranno mai bene non fa altro che impoverire ancora di più questo paese, che questi cervelli li coltiva, li fa crescere e poi quando sarebbe ora di raccogliere i frutti se li lascia scappare e lascia che a goderne siano altri paesi (vedi i brevetti che sono andati persi negli ultimi 20 anni e per i quali ora paghiamo royalty salatissime).
Mi incazzo perché se la popolazione della mia città e provincia anziché farsi centinaia di chilometri o pagare centinaia di euro ai laboratori privati può comodamente venire da me (in AUSL) a fare test genetici importanti, è anche grazie al fatto che io e la mia migliore amica siamo rimaste sul territorio e abbiamo messo a disposizione di questo territorio le nostre competenze (non esisteva la biologia molecolare e il laboratorio di genetica medica prima di noi), è grazie al fatto che nonostante non si aprano i concorsi e ci faranno morire vecchie e precarie noi (io) siamo sempre qui ad offrire ogni giorno ai malati di cancro o alle coppie in gravidanza un servizio di alto livello.
L'Italia è messa male, i cervelli fuggono ma non può e non deve essere l'unica opzione possibile, questa fossa continuiamo a scavarla sempre più profonda.
Io di politica non capisco un cavolo, non ho doti diplomatiche ma so fare il mio lavoro e so farlo bene e spero di aggiungere anche nuove competenze (spendo migliaia di euro all'anno per l'aggiornamento e i corsi anche all'estero), questo è il mio contributo al mio territorio e al mio paese, e porca miseria ce ne sono tanti come me e ogni tanto sarebbe il caso di parlare anche di questi cuori che restano.
Come sapete alla veneranda età di 40 anni sono tornata sui banchi di scuola (su sedie scomode e sgangherate a dire il vero) per una nuova laurea.
Ovviamente sono la più vecchia
ovviamente la maggior parte (è un numero chiuso siamo in pochissime) è neodiplomata,
19 anni o giù di lì ( parlano di prendere la patente )
e ovviamente (?) i prof. hanno già affrontato il discorso che una volta laureate dovranno tutte andarsene all'estero
perché qui è un disastro e blah blah blah.
Ora la conosco anche io la situazione contingente, diciamo che la subisco da 11 anni di precariato in sanità,
anche a me il giorno dopo la laurea (in biologia ndr) fu proposto un contratto all'estero
a Seattle per la precisione, 3 anni di phd e poi sarei rimasta lì.
Ci ho pensato tanto e ho rifiutato, perché avevo un rapporto di 9 anni che sapevo non avrebbe resistito al "per sempre lontani"
perché questo rapporto chiedeva una svolta in direzione famiglia che io ho sempre voluto
perché questo rapporto, due mesi prima che mi laureassi aveva avuto la notizia di essere vincitore di concorso statale e quindi posto fisso e blah blah blah (e non ci fosse stato questo probabilmente io sarei partita e lui con me, ma così era uno sputare contro vento).
Così sono rimasta, il dottorato l'ho fatto qui e dopo quello altri 5 anni di specializzazione e un master, mi sono sposata e ho avuto due figli
Mi pento di quella scelta alla luce di come sono andate le cose?
guardo i miei figli e dico di no
vado al mio lavoro precario e sgangherato (nel senso dell'attuale laboratorio) e dico di sì.
Poi però ci penso e mi incazzo, perché dare sempre per scontato che le cose qui non andranno mai bene non fa altro che impoverire ancora di più questo paese, che questi cervelli li coltiva, li fa crescere e poi quando sarebbe ora di raccogliere i frutti se li lascia scappare e lascia che a goderne siano altri paesi (vedi i brevetti che sono andati persi negli ultimi 20 anni e per i quali ora paghiamo royalty salatissime).
Mi incazzo perché se la popolazione della mia città e provincia anziché farsi centinaia di chilometri o pagare centinaia di euro ai laboratori privati può comodamente venire da me (in AUSL) a fare test genetici importanti, è anche grazie al fatto che io e la mia migliore amica siamo rimaste sul territorio e abbiamo messo a disposizione di questo territorio le nostre competenze (non esisteva la biologia molecolare e il laboratorio di genetica medica prima di noi), è grazie al fatto che nonostante non si aprano i concorsi e ci faranno morire vecchie e precarie noi (io) siamo sempre qui ad offrire ogni giorno ai malati di cancro o alle coppie in gravidanza un servizio di alto livello.
L'Italia è messa male, i cervelli fuggono ma non può e non deve essere l'unica opzione possibile, questa fossa continuiamo a scavarla sempre più profonda.
Io di politica non capisco un cavolo, non ho doti diplomatiche ma so fare il mio lavoro e so farlo bene e spero di aggiungere anche nuove competenze (spendo migliaia di euro all'anno per l'aggiornamento e i corsi anche all'estero), questo è il mio contributo al mio territorio e al mio paese, e porca miseria ce ne sono tanti come me e ogni tanto sarebbe il caso di parlare anche di questi cuori che restano.
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
31 letture, nemmeno mezza risposta
ahò non vi scapicollate eh?
possibile che siate tutte d'accordo per l'emigrazione? volete questo per i vostri figli, lo trovate giusto e inevitabile?
ahò non vi scapicollate eh?
possibile che siate tutte d'accordo per l'emigrazione? volete questo per i vostri figli, lo trovate giusto e inevitabile?
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
Mia sorella e' andata in Irlanda, mia cognata in Francia. Io sono l'unica che ha scelto di rimanere qui in Italia, tra mille sacrifici.
Pero' non so... ci devo pensare....
Pero' non so... ci devo pensare....
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
Hai ragione ma la situazione politica ad oggi e'veramente critica, e'dal 2009 che siamo messi cosi e sinceramente di ripresa ne ho vista ben poca.
Insomma se i nostri cervelli scappano e'anche colpa di quest'Italia che non fa nulla per trattenere.
Se i miei figli fossero grandi forse glielo consiglierei.
Che laurea stai prendendo ?
Piacerebbe anche a me una seconda, magari un domani...
Insomma se i nostri cervelli scappano e'anche colpa di quest'Italia che non fa nulla per trattenere.
Se i miei figli fossero grandi forse glielo consiglierei.
Che laurea stai prendendo ?
Piacerebbe anche a me una seconda, magari un domani...
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
ostetricia, ma ho appena iniziato
- Mammatitta
- Ambasciatore
- Messaggi: 1047
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 4:11 pm
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
Si lo trovo inevitabile, ingiusto ma inevitabile.
Mio fratello laurea in fisica master in economia qui non trovava nulla se non lavori sottopagati senza futuro. Ora è a Londra. L'ha chiamato una sicura di investimenti finanziari ha un ottimo lavoro ed un buono stipendio e soprattutto la prospettiva di un futuro.
Il mio vicino di casa infermiere qui era precario sempre in bilico ora parte per Brighton, se lo sono litigato tre ospedali per accaparrarselo primo lavori e buono stipendio ed anche lui una sostanza per il futuro. Purtroppo ora siamo un paese che non da speranze. Io resto ancorata perché a 42 anni una famiglia e tre figli non me la sento (per ora) ma chi può qui che ci sta a fare?
Mio fratello laurea in fisica master in economia qui non trovava nulla se non lavori sottopagati senza futuro. Ora è a Londra. L'ha chiamato una sicura di investimenti finanziari ha un ottimo lavoro ed un buono stipendio e soprattutto la prospettiva di un futuro.
Il mio vicino di casa infermiere qui era precario sempre in bilico ora parte per Brighton, se lo sono litigato tre ospedali per accaparrarselo primo lavori e buono stipendio ed anche lui una sostanza per il futuro. Purtroppo ora siamo un paese che non da speranze. Io resto ancorata perché a 42 anni una famiglia e tre figli non me la sento (per ora) ma chi può qui che ci sta a fare?
- Mammatitta
- Ambasciatore
- Messaggi: 1047
- Iscritto il: gio gen 01, 2009 4:11 pm
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
Complimenti per il tuo nuovo percorso!
Re: cervelli che fuggono, cuori che restano
Leggo e rileggo e appoggio la tua linea di pensiero.
In Italia si fa troppo poco per trattenere l' eccellenza e ammiro chi come te, come noi, ha deciso di restare per invertire questa tendenza.
Spero che se ne accorgano anche ai piani alti, ma sono molto sfiduciata...
In Italia si fa troppo poco per trattenere l' eccellenza e ammiro chi come te, come noi, ha deciso di restare per invertire questa tendenza.
Spero che se ne accorgano anche ai piani alti, ma sono molto sfiduciata...