Genitori e figli: le nuove sfide

Essere genitori è sicuramente tra le sfide più difficili, se non addirittura la più difficile, della vita. Crescere un figlio è un po’ come giocare una partita a poker: sia le carte coperte che ottieni mano dopo mano, che le tue abilità da giocatore sono entrambi fondamentali per vincere la partita.

Attorno al tavolo da poker, mentre si svolge la partita, ti rendi conto delle carte che hai in mano e puoi fare dei pronostici o comunque avere un’idea generale dell’andamento del gioco.

Allo stesso modo, mentre cresci il tuo bambino ti rendi conto solo dopo che è nato delle sue caratteristiche, dei suoi punti di forza e di debolezza, immaginando che tipo di uomo o donna sarà da grande. Nel corso degli anni ti ritroverai ad analizzare se tuo figlio o tua figlia è socievole, paziente, in quale materia scolastica è più portato/a, e così via.

A seconda delle risposte che ti darai, potrai poi attuare delle “strategie” ad hoc per instaurare un rapporto sempre migliore, imparando quando mantenere il punto, quanto “bluffare”, quando allentare la guardia, proprio come fanno i professionisti del poker, per i quali allo stesso modo l’attenzione e la concentrazione può fare la differenza nel match.

Ma quali sono effettivamente le sfide più comuni che un genitore si trova ad affrontare?

genitori e figli

Poco tempo a disposizione

Oggigiorno lo stile di vita è decisamente cambiato rispetto alle generazioni passate. La vita è più frenetica e nella maggior parte delle famiglie entrambi i genitori lavorano a tempo pieno. Per soddisfare esigenze e raggiungere una maggiore stabilità economica sia i papà che le mamme devono assentarsi molte ore al giorno per lavoro e ciò si ripercuote sul tempo trascorso con i figli.

Mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e vita famigliare è diventato molto complicato per tante famiglie. La scarsità di tempo è sicuramente una delle sfide più difficili che può impattare negativamente anche sulla vita di coppia.

In 24 ore infatti i genitori devono lavorare (spesso facendo straordinari), prendersi cura dei bambini, svolgere le faccende domestiche e ritagliarsi del tempo per loro stessi. Molto spesso  quest’ultimo elemento viene a mancare, creando un alto livello di stress in famiglia.

Difficoltà nel trasmettere valori morali

Sempre più studi dimostrano come spesso i figli adolescenti cadano in comportamenti sbagliati perché non si è insistito a dovere nell’impartire i giusti valori di vita.

Ciò può sfociare ad esempio in atti di bullismo che sono difficili da identificare a meno che non emergano nel contesto scolastico o in altre situazioni in pubblico.

Questa problematica può nascere anche dall’utilizzo della tecnologia senza opportuna supervisione: gli adolescenti possono essere attirati da esempi negativi su internet, materiale vietato ai minori e altro che possono diventare modelli di comportamento inappropriati.

Una disattenzione di questo genere da parte dei genitori può causare un minor rendimento scolastico dei ragazzi – inclini a passare più tempo sullo smartphone che sui libri – e serie conseguenze sul comportamento ingenuo, specie nei bambini e preadolescenti.

Orari sregolati

Altra sfida che i genitori di oggi si trovano a dover affrontare è la mancanza di una routine in termini di orari. I ritmi frenetici di oggi mettono a dura prova i genitori, che devono barcamenarsi tra impegni lavorativi e doveri essenziali. Tutto ciò si traduce in svariati problemi, primi tra tutti i disturbi del sonno nei bambini.

Sempre più spesso molte famiglie non riescono a dare una regolarità in termini di orari ai propri figli. Non si tratta di imporre orari rigidi, ma di costruire una vera e propria routine che possa dare al bambino, sin dai primi mesi, una ciclicità delle attività che lo porteranno via via da un ritmo biologico a uno sociale.

La routine in famiglia diventa un elemento estremamente positivo che conduce progressivamente, e con sicurezza, il piccolo a una maggiore autonomia verso il mondo esterno.

L’assenza di una routine e una vita sregolata non fa comprendere al bambino elementi come lo scorrere del tempo, l’importanza dell’attesa e del rispetto dei tempi di tutti, la prevedibilità degli eventi, e ciò può causare nervosismo, stress in famiglia, con la sensazione da parte dei genitori di perdere il controllo della propria vita.

Mancanza di un legame forte tra genitore-figlio

Una delle conseguenze più gravi della mancanza di tempo e di uno stile di vita frenetico è l’incapacità di costruire un legame solido con il proprio figlio. Questo porta al rischio di non riuscire a capire quando c’è qualcosa che non va.

Il figlio farà fatica ad aprirsi con i genitori, non riuscirà a confidarsi in maniera completamente sincera e molto spesso si rivolgerà agli amici. La creazione di un forte legame di amicizia è sempre positivo, ma allo stesso tempo, il bambino o il ragazzo dovrà capire che può sempre contare sui propri genitori.

Per arrivare a ciò tuttavia, mamme e papà devono lavorare sin da subito sulla costruzione di un solido rapporto di fiducia; rapporto che andrà curato negli anni al pari di quando si coltiva una pianta.

Quando il legame tra genitore e figlio non è abbastanza forte o si è incrinato per qualche ragione, quest’ultimo potrebbe smarrirsi, chiudersi in sé stesso e sentendosi solo, cercare conforto unicamente nelle amicizie.

Insomma, proprio come una partita a poker, il rapporto con i figli nasconde tante soddisfazioni quante insidie. L’importante tuttavia, in entrambi i casi, è giocare al meglio delle proprie capacità, sfruttando abilità ed esperienze maturate per “vincere la partita” e essere orgogliosi del proprio figlio e del rapporto creato con lui.

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