Concepito in provetta

maraMa amato, sofferto, aspettato, desiderato.

È lui.
È lo scricciolino che abbiamo visto oggi.
È stato concepito il 14 dicembre 2010, da mano biologa, è stato scelto, selezionato, e inserito nell’ovulo migliore.

E lui è stato bravo, ha fatto il suo piccolo dovere: è cresciuto.
Ha iniziato a formare quel cuoricino che ha sconvolto la mia esistenza.

Inutile dirvi come stavo stamattina, dire che ero agitata è un eufemismo.
Ero molto di più che agitata.

Arriviamo al centro, aspettiamo di essere chiamati.
Neanche il tempo di fare l’accettazione e scambiare due parole con la segretaria (che, dopo aver sentito il valore delle beta, si convince che siano due), che la ginecologa ci chiama.
Ci sorride, ci fa accomodare, guarda due documenti e mi fa sedere in poltrona.

Mi avvisa subito che vuole prima guardare lei, di non preoccuparmi se non parla.
Neanche tre secondi, le vedo un sorriso e dice: “Va tutto bene, è uno solo”.
Gira il monitor e credo di aver visto la cosa più bella del mondo.
Nostro figlio, quel figlio sofferto che mai avremo pensato di poter avere davvero.

E invece, in barba a tutto e tutti, lui c’è.
“Tiè, mamma diffidente e stupida, vedi che io ci sono?”, sembrava dirmi questo scricciolo di 9,5 mm, giusto per la sua epoca gestazionale, cioè 7+1 settimane.
Mi ha datata dal pick up, il giorno del concepimento.

La dottoressa ci guarda e ci dice: “Vedete quella cosa che si muove da sola?”
No, non vedo nulla, dove?
E poi, sì, lo vedo, il suo cuore che batte.
Vedo questo puntino pulsare velocemente ma è talmente piccolo che all’inizio ho fatto fatica.
Ho iniziato a piangere un po’.

Guardavo Marco, guardavo il monitor e non ci credevo.
Ha una bella camera grossa, lui è attaccato bene, c’è solo un piccolo coagulo sotto la placenta, ma nulla di allarmante.
Avrei voluto che il tempo si fermasse, che la dottoressa non togliesse più quella sonda, che rimanesse fissa su di lui… invece si è messa a cercare le ovaie per vedere che non ci fossero cisti.

La destra la vede subito, a posto, la sinistra non è pervenuta.
Niente, non si trova.
Non cerca molto, si accontenta di sapere che c’è.
Amen, su, torna dal mio piccolo.

Ok, ci torna, solo un attimo, e poi toglie tutto.

Mi rivesto.
Sono su un altro pianeta.

Nulla, nulla, NULLA sarà più come prima.
Dentro di me c’è nostro figlio.

Questo figlio concepito in provetta, in barba a tutti i perbenisti del mondo.
Ringrazio la medicina, il progresso, la biologia, tutti coloro che al referendum hanno votato bene, ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di provare questo sentimento.
Io amo questo piccolo cuoricino che batte, un cucciolo che non ci sarebbe MAI stato, altrimenti.

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