Di saldi, di vestiti a fiori e maglie con buchini

GuardarobaCome molte, non posso resistere al viscerale richiamo dei saldi su vestiti e accessori e quindi anch’io, attratta dall’idea di comprarmi qualcosa di nuovo a poco prezzo, varco la soglia di vari negozi carica di speranza ed aspettative.
Peccato che pesi 100 kg e la mia taglia sia la 52.
È incredibile come cambi la prospettiva: 40 kg fa entravo e vedevo se c’era qualcosa che mi piacesse, ora entro in un negozio pregando che ci sia qualcosa della mia taglia. In quel piccolo sottoinsieme di vestiti in cui potrei entrare, poi, devo trovare qualcosa che mi stia bene e soprattutto che mi piaccia! Una coincidenza di fattori non semplice, soprattutto perché ho 40 anni e non ho voglia di sembrare una cinquantenne senza né speranza né forme.
E odio i fiori. Li ho sempre odiati, ma oggi più che mai. Li odio stampati, dipinti, stilizzati, colorati e monocolore, glitterati e peggio ancora applicati in qualche modo.
Quindi, per la legge di Murphy, se esiste una maglia che mi entra, mi cade bene senza segnare, il modello mi piace… è quasi certo che sia A FIORI. O ha qualche fiore da qualche parte. O un pizzo a fiorellini.
Se per caso un giorno mi vedete di persona e indosso una maglia a fiori, abbracciatemi. O non ho avuto tempo di fare il bucato o me l’ha appena regalata mia madre.
Perché se esiste una legge del contrappasso modaiola, è questa: mia madre adora i fiori. E i brillantini sulle maglie. E i fru fru. E mia figlia? Ovvio, non ve lo scrivo nemmeno.
E poi queste maledette maglie a fiori non si bucano mai! Avete notato che le maglie di cotone negli ultimi anni sono diventate di qualità infima? Tempo cinque lavatrici, e già si formano dei microbuchini.
Ho provato stoicamente a lavarle a mano, ma il rischio buchino rimane dietro l’angolo.
In più chi come me ha un gatto, sa che basta un saltino sulle spalle mentre affetti il pollo o il fegato, per creare una costellazione di microbuchini sulla maglia che fanno impallidire le sette stelle di Hokuto.
Ricordo come fosse ieri quando trovai una delle magliette perfette per me: t-shirt Desigual, che mi calza a pennello, giovane ma non troppo, sportiva, perfettamente ironica con quella bocca in rilievo e la scritta “Yo soy quel que soy. Fashion is dead.”. Ora guardo quei buchini e mi pento di non averne comprate due.
Infatti il primo consiglio per chi, come me, è una oversize con pretese di stile, è: “Ti piace? Compratene due. Che è meglio”.

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