Attacchi d’ansia

Salve dottoressa, non so se è questa la sezione adatta, perché il problema non è mio, ma di mia figlia, che ha 33 mesi.

Ha appena avuto la varicella, in forma molto pesante, con 5 giorni di febbre altissima (tra i 38,8 e i 40) e un sacco di vesciche molto grandi e molto dolorose, soprattutto su viso e collo.

Ora è in via di guarigione, il pediatra ha detto che possiamo tranquillamente riprendere ad uscire perché non è più contagiosa e sfebbrata da una settimana, ma lei ha delle specie di attacchi d’ansia; dico specie perché non so come si manifestino esattamente nei bambini, lei inizia piangere, poi ad ansimare e dice, agitandosi sempre di più, che non riesce pià a parlare, e il respiro si fa sempre più corto. Ora non so nemmeno io se lei abbia davvero la sensazione della gola che si chiude e della difficoltà a respirare come succede agli adulti, ma di fatto queste crisi durano anche mezz’ora se non di più.

Di solito si scatenano quando devo medicare le crosticine o quando devo spogliarla per lavarla o quando devo metterla a dormire.

Ieri, dopo una crisi più dura delle altre, ho provato a chiederle come mai fosse così spaventata, ma lei non è riuscita a verbalizzare, mi ha detto che aveva paura delle mucche della nostra stalla (ma so che i bambini così piccoli in genere fanno fatica a verbalizzare direttamente le loro emozioni). SIccome è successo dopo cena ho aspettato a metterla a letto, l’ho fatta colorare e giocare un po’ perché si calmasse del tutto.

Sono abbastanza sicura che la cosa sia legata alla varicella e che prima o poi si risolverà (mia figlia è una bambina sicura, solare, dolcissima e affettuosa e molto tranquilla anche quando andiamo dal dottore o a fare le vaccinazioni) però vedere una bimbina così piccina in preda alla paura mi fa impressione e vorrei trovare un modo efficace per tranquillizzarla definitivamente.

Grazie, Dilly.




Dilly, le do qualche traccia. Chiaramente non conosco lei, la sua bambina e la sua famiglia. 
Un evento, come una malattia, che è stato particolarmente faticoso e doloroso per un bambino, può “colpirlo” ed è possibile che manifesti ansia rispetto all’evento stesso. Entro certe dosi, l’ansia è presente nella vita di tutti gli individui, compresi i bambini. E’ allora importante cercare di “gestirla”, visto che eventi come questi possono presentarsi. Un genitore può allora cercare di dare qualche strumento al bambino per gestirli, in una cornice che sia per lui comprensibile. Magari attraverso una storia che spieghi e descriva insieme.
Per esempio aiutandoli a capire che queste malattie vengono a tutti i bimbi, ma che loro, con la loro forza le combattono, e per questo si sentono poco bene (si sentono un po’ stanchi, il pancino fa ,male etc….) 
Ma poi la malattia se ne va e loro stanno di nuovo bene. Significa che sono stati molto forti. In questo caso il concetto da passare è che queste malattie sono transitorie.
Qui sarebbe importante sottolineare le cose che adesso si sente di fare, stando di nuovo bene ( saltare, giocare…etc..). Queste cose possono essere dette anche dal bambino o magari anche solo giocate mentre la mamma le dice(es. salti, canti etc…): è un modo per mettere in atto il concetto di benessere.
Lo stesso lavoro si può fare con le crosticine ( o altri eventi poco piacevoli per il bambino e che lui non comprende), inventando una piccola storia sulla loro utilità, sul fatto che devono cadere da sole perché così proteggono la nostra pelle. Per questo le mamme le puliscono bene… e poi quando cadono le salutano con affetto.
Dilly la storia la può creare lei, costruendola sulla sua bimba, sulle sue preferenze, sulla sua capacità di comprensione. L’importante è che passi il concetto che la malattia è stata faticosa, ma la sua bimba è stata molto brava e con l’aiuto della mamma, con le sue cure amorevoli, è stata mandata via. Inoltre è importante che la bimba pian piano impari a darsi una spiegazione di quello che accade.
Se poi riesce a farle verbalizzare gli eventuali dolori che manifesta lo faccia pure. I bambini imparano a verbalizzare gradualmente. E’ sempre importante dargli l’opportunità di farlo, accogliendo il loro modo di farlo. 
E’ chiaro che questa è solo una delle diverse modalità per gestire una piccola ansia nei bambini piccoli. Ho pensato di proporle questa perché è importante spiegare ai bambini le cose che avvengono con un linguaggio semplice e perché le storie sono uno strumento molto utile per noi adulti e gradito a molti bambini.

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