Grazie

Genti.ma dottoressa,

Le scrivo per ringraziarla delle sue parole, ormai qualche mese fa. Devo dire che spesso nei momenti di sconforto ho riletto la sua risposta e ci ho trovato tanto. I suoi suggerimenti sono stati preziosi. Adesso io e il mio piccolo siamo una cosa sola, ho capito tante cose, mi sono aperta all’amore e questo ha dato i suoi frutti. Ovviamente mio figlio mi amava anche prima, ma la mia sofferenza faceva sì che non me ne accorgessi. Ho rivisto le cose che sono successe e mi sono resa conto che sono stata, pur sbagliando una mamma fin dal primo momento, non ho fatto nulla di male, ero solo molto stanca,depressa e impaurita. Penso che tanto di quello che pensavo era dovuto all’interpretazione delle cose che mi davano gli altri perché io ero confusa, un esempio per tutti che mi ha fatto molto soffrire: mio figlio si agitava dopo poco che lo allattavo, anche se cresceva tanto e bene col mio latte, mia mamma mi diceva che era perché ero agitata e gli rendevo caldo e me lo toglieva, fino a che non mi sono fatta andar via il latte perché lei mi diceva che era inutile. Se cresceva bene era illogico togliere il latte, eppure… Il piccolo soffriva di forte reflusso, probabilmente era quello il problema, non ero io, ma in quel momento questa spiegazione per me era in linea con le mie colpe e mi dava modo di delegare la nutrizone a biberon a mia mamma che vedevo più competente. Adesso che so che problemi dà il reflusso non mi sarei mai sognata di pensare che io potessi fare del male a mio figlio allattandolo. Praticamente il mio rapporto di dipendenza con mia madre, che lì al momento vedevo come ancora di salvezza, ha falsato tanti aspetti dei primi mesi del bambino che purtroppo ormai ho perso e non riavrò. Non dico che mia mamma abbia sbagliato perché non ha mai fatto nulla per obbligarmi, andava per ipotesi e tentativi e io sentivo solo quello che volevo, ma i suoi suggerimenti diventavano per me assoluti e li ho messi in pratica. Certo lei avrebbe fatto così e dato che mi sentivo sbagliata volevo adeguarmi a cio’ che credevo giusto, ma quello che adesso mi appare naturale, chiaro ed evidente è che non ero lei e che io sono la mamma di mio figlio, nessuno nasce "imaparato" e se avevo dei dubbi era naturale. Adesso capisco che partendo dal presupposto che sono la mamma di mio fliglio (sembra assurdo) e che sono umana, mi viene naturale fare tutto, fra l’altro mio figlio ubbidisce anche, adesso mangia a tavola con me, mi sembrava un obiettivo irraggiungibile, poi ho trovato il mio modo e tutto è filato liscio. Ho imparato a relazionarmi alla personcina che ho davanti senza pregiudizio, lui non ne ha. Abbiamo costruito il nostro rapporto fra figlio duenne e mamma imbranata e va alla meraviglia. Anche se c’è mia mamma, cerca me e anche se all’inizio mi stupivo in positivo, adesso so che è normale che sia così e ne godo a pieno. Vedo anche le altre mamma come me, non più come esseri infallibili, ma come donne che avranno avuto difficoltà come me e mi sento meno sola.
Cosa possono delle parole di una persona sensibile e competente? Possono anche questo. Sappia che dalle sue riflessioni, da vedere scritte nero su bianco alcune cose magari anche ovvie è nata una mamma felice, che sta pensando a quanto sarebbe bello anche adesso avere un altro figlio, quando prima solo l’idea mi faceva girare la testa.

Ancora grazie

Alice

Cara Alice,
sono contenta davvero e non sai quanto di esserti stata d’aiuto.
Il nostro scambio di parole ha fatto germogliare dalla paura una MAMMA serena e più consapevole, e questo è bello.
Molti auguri davvero, e grazie a te per aver saputo ascoltare con il cuore.
Claudia

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