Dinamiche famigliari che si ripetono

Gentile Dott.ssa,

ho una storia familiare complessa, con un padre che secondo me soffre di sindrome bipolare o comunque di qualcosa di molto simile.

Passa da stati di euforia, allegria e positività a momenti di depressione e sconforto.

Da ragazzi ci sgridava e maltrattava verbalmente, per poi far finta di nulla poco dopo.

Grida e terrore hanno accompagnato la mia infanzia e adolescenza. Bastava poco per accendere la miccia.

Ma il vero problema adesso riguarda me, non sono ai suoi livelli ma mi riconosco lo stesso brutto carattere. Ho due bambine di quasi quattro anni e due anni e mezzo, e proprio per loro devo sapere se soffro di qualcosa di preciso o se ho solo un carattere irascibile.

Delle sciocchezze mi fanno uscire il fumo dalle orecchie, basta poco a rovinarmi la giornata. A volte invece sono positiva e propositiva. Quando perdo il controllo con le mie figlie (non arrivo alle mani) urlo e strepito, mi rendo conto di esagerare ma è come se recitassi una copione e ormai devo portare a termine la scena.

Non so se ha abbastanza elementi per valutare la mia situazione, ma mi chiedo se c’è qualcosa che io possa fare o se sia il caso di rivolgersi ad uno specialista.

Grazie,

Gabriella


Gentile Gabriella,

durante le nostra vita prenatale e nella nostra infanzia apprendiamo da chi ci sta intorno (le cosiddette figure di riferimento) i modi per interpretare il mondo e la realtà che ci circonda, e i comportamenti da tenere nelle diverse occasioni.

L’apprendimento avviene sia per via diretta (insegnamento), che per via indiretta, a causa delle ripetitività di alcune situazioni.

Relativamente alle dinamiche famigliari, le famiglie tendono a avere un loro codice interno di sistemi di comunicazione e comportamenti, che tende a ripetersi di generazione in generazione, passando da padre a figlio in modo quasi automatico (cioè non prestabilito razionalmente).

Quello che lei descrive sembrerebbe pertanto un comportamento appreso, che lei non condivide, ma che in automatico ha associato all’autorità e all’educazione, o meglio, a come si insegnano le cose ai bambini.

Tutto questo, oltre a crearle un comprensibile disagio, perché non è ciò che sceglierebbe a mente fredda, le crea un notevole stato di stress, perché, come dice, è come se non potesse non farlo.

Invece, prendendosi cura di sé e dei suoi sistemi relazionali con un terapeuta (possibilmente sistemico relazionale, oppure esperto in costellazioni familiari, due filoni molto utili nella gestione delle problematiche legate alla relazione) potrebbe imparare molto da se stessa, e dunque rivedere in modo più soddisfacente la sua autorevolezza di mamma.

Molti auguri,

Claudia

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