Buonasera!
A maggio ho avuto un’interruzione di gravidanza spontanea tra l’ottava e nona settimana. Abbiamo una splendida bambina di 22 mesi e vorremo tanto avere un altro figlio.
Purtroppo avevo già avuto l’esperienza dell’interruzione già alla prima gravidanza, che pur essendo stata più dolorosa e inaspettata, abbiamo superato meglio.
Questa volta io mi sono dovuta rimettere in fretta, sia per la nostra bambina e sia per mio marito che ha avuto una reazione dopo una decina di giorni con attacchi di panico, tachicardia, sudorazione, testa vuota, mal di pancia, dolori vari.
Abbiamo fatto tutti gli accertamenti del caso e a livello organico fortunatamente non c’è niente. Ora gli episodi si sono molto diradati, ma ogni tanto si ripresentano.
Come mi devo comportare? Cosa dobbiamo fare, andare da uno specialista?
La ringrazio e spero di essere riuscita a spiegarmi.
Gentile mamma,
quando una gravidanza si interrompe, anche se questo avviene purtroppo molto frequentemente, i genitori hanno sempre a che fare con un lutto.
Nonostante molte persone ci esortino a lasciar perdere e a riprovare come se nulla fosse, in realtà chi passa da questa esperienza sa bene quanto sia difficile gestire la perdita. Soprattutto se il sogno di maternità era coltivato da tempo, soprattutto se, come spesso succede, erano già presenti delle aspettative su questo nuovo bambino.
Può capitare che i genitori reagiscano al dolore in modo diverso l’uno dall’altro, può anche capitare come lei dice che in momenti diversi sia più difficile "risalire" la china e recuperare un buon livello di benessere.
Tuttavia, siccome voi avete una bimba piccola, è molto importante che riusciate a gestire il lutto senza troppo gravare sulla famiglia.
Il dolore derivato dall’aborto va affrontato, e non sepolto, ma va circoscritto il più possibile nel tempo e nello spazio. Questo potete imparare a farlo parlandone fra voi, o con altri genitori che hanno esperienze simili alla vostra, in modo che gli strascichi di questo dolore non inquinino tutte le vostre giornate.
Relativamente agli attacchi di panico, il fatto che si siano ridotti è un buon segno, ma secondo me parlarne con qualcuno potrebbe essere di grande aiuto per eliminarli definitivamente.
Nell’associazione onlus di cui sono presidente, ci sono anche genitori che hanno avuto aborti spontanei come voi, se volete, potete contattarli e condvidere le vostre esperienze.
Molti auguri con il cuore.
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