Tosse persistente dopo bronchiolite

Gentile Dottoressa,

sono la mamma di un bambino che ha appena compiuto 9 mesi che, purtroppo, quando aveva 7 settimane ha avuto una brutta bronchiolite che ne ha reso necessario il ricovero in ospedale. Superato l’episodio il bimbo si è ripreso, cresce bene ed  è vispo, va però facilmente soggetto a  mal di gola e tosse. 

Dal 1 settembre ha cominciato ad andare al nido e da allora ha già avuto tre episodi di febbre (intorno a 38,5°) peraltro durata non più di un  giorno, con raffreddore e tosse, talvolta più secca, talvolta un po’ più grassa. Il pediatra inizialmente mi ha fatto dare un antiinfiammatorio (Gramplus per 5 giorni), al secondo episodio siamo passati all’antibiotico (Augmentin per 7 giorni) e l’ultima volta, pur avendo riascoltato i bronchi senza apprezzare rumori o fischi, ha detto di non essere certo di escludere broncospasmo perché il bimbo a momenti sembrava dilatare le narici ed avere dei lievi movimenti del giugulo.

Mi ha fatto quindi dare per 3 giorni Bentelan +  2 puff di Broncovaleas ogni 4 ore per 5 giorni. Non ho però apprezzato grandi variazioni: la febbre è andata via subito già prima del Bentelan e non è più tornata, la tosse rimane così come il raffreddore.  Preciso che faccio lavaggi nasali con soluzione fisiologica più volte al giorno e dopo tento di aspirare il muco con la pompetta anche se viene poco e il nasino anche dopo le aspirazioni non si libera più di tanto. 

Sono molto preoccupata  perché, nonostante tutte le medicine prese ormai la tosse si protrae da tempo, anche se il bambino non manifesta altri segni di malessere, mangia e dorme abbastanza bene (dà solo qualche colpo di tosse appena messo a letto ma  la notte riposa tranquillo per poi tossire subito al risveglio).

Devo dire che dopo la bronchiolite mi sembra abbia sempre continuato a respirare un po’ "di pancia" e talvolta avevo già notato il movimento alla base del collo senza però altri segnali di sofferenza.

È possibile che sia un suo modo di respirare oppure ho sottovalutato la cosa?
La ringrazio molto e saluto

Francesca

 

Come puoi capire, mi è difficile se non impossibile valutare il problema senza avere il bimbo sotto gli occhi e senza poterlo visitare.

Si sa, però, che i bambini che hanno avuto un primo episodio di bronchiolite, soprattutto se in tenerissima età, possono o averne altri, magari dovuti ad altri virus, oppure avere una certa tendenza al broncospasmo, tendenza che può anche dipendere da una relativa ristrettezza del lume bronchiale di tipo costituzionale. Un bambino con calibro bronchiale ridotto per costituzione andrà facilmente incontro a tutti i sintomi di ostruzione bronchiale anche con una minima presenza di catarro senza che vi sia per forza uno spasmo degli stessi mentre i sintomi possono essere simili.

A volte anche un reflusso gastroesofageo può essere alla base di crisi di broncospasmo. Anche un laringospasmo può provocare una certa difficoltà inspiratoria con conseguente necessità per il piccolo di utilizzare i muscoli respiratori accessori per fare penetrare aria adeguatamente nei polmoni. Insomma, le cause di un lieve distress respiratorio possono essere molte e la bronchiolite può manifestarsi più di una volta in uno stesso soggetto così come un soggetto con costituzionale ristrettezza del suo albero bronchiale può avere distress respiratorio con maggior facilità di un altro bambino con albero bronchiale normalmente sviluppato.

Ma se si esclude categoricamente il broncospasmo, una tosse secca e insistente può anche derivare dalla presenza di muco denso che ha difficoltà a staccarsi e a fluidificare situato nelle alte vie respiratorie, a livello della parte posteriore del palato o all’inizio della laringe o della trachea. In questo caso la terapia efficace, oltre ai farmaci che il bimbo già assume, sarebbe l’umidificazione dell’aria respirata e l’idratazione del bimbo.

Un caro saluto, Daniela

 

 

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