Tosse da tracheite

Gent. Dottoressa,

vorrei chiederle un consiglio riguardo mio figlio di quattro anni e mezzo che presenta da circa 3/4 settimane tosse da tracheite. Ho letto le sue precedenti risposte, e devo dire che più o meno è quello che faccio anche io.

Il bambino ha sempre sofferto di tosse ricorrente, da piccolo con cadenza mensile, andava al nido e si ammalava spesso, ma sempre e solo tosse con o senza presenza di fischio. Lo curavo con cortisone broncodilatatore al bisogno e antibiotico di copertura.

Ora la tosse è sicuramente migliorata. L’ultima volta si era ammalato nello stesso identico modo un anno fa. Ricordo molto bene che anche l’anno precedente si era ammalato nello stesso modo in dicembre (io ero in ospedale per partorire e proprio per questo lo ricordo con precisione).

Questa cadenza "dicembrina" della tosse può essere legata a quacosa che respira proprio in questo periodo? Siccome il fratellino piccolo in tutto questo tempo non si è ammalato della stessa cosa, potrebbe essere una sua reazione a qualcosa più che un virus (a questo punto visto che stanno sempre insieme dovrebbe averla anche il piccolo)?

La pediatra gli ha prescittto prove allergologiche, che sto prenotando. Da piccolo aveva fatto le prove sul sangue con esito negativo. In più, per sicurezza, una lastra al torace.

Ora sta prendendo l’antibiotico e sta facendo areosol con Clenil e fisiologica, non c’è fischio. Il bambino però tossisce con insistenza tutto il giorno (ogni cinque minuti quando va bene) e meno la notte (2/3 volte per notte).

Inoltre lo metto davanti alla doccia con vapore caldo, ecc., insomma tutti gli accorgimenti del caso.

Secondo lei potrebbe giovare altro? Non ce la facciamo proprio più a sentirlo così tutto il giorno. Inoltre noi lavoriamo entrambi e abbiamo un altro bimbo di due anni, so che non è una cosa bella da dire, ma abbiamo necessità di mandarlo nuovamente all’asilo.

Barbara


Questa tosse insistente e ricorrente potrebbe riconoscere una base allergica o una lieve forma di asma, anche se, forse, scatenata da uno stimolo irritativo di natura infettiva (solitamente virale); ovviamente non si esclude una certa responsabilità di acari della polvere e inquinanti ambientali, che aumentano quando inizia la stagione dei riscaldamenti nelle abitazioni o il fumo di camino o, ancora peggio, quando qualcuno fuma a casa.

Sull’asma e la bronchite sono in procinto di dare una risposta quanto possibile dettagliata ad un’altra mamma che mi ha posto un quesito alcuni giorni fa ma alla quale non ho ancora risposto, quindi ti rimando a quanto le scriverò per non ripetermi.

Io sono favorevole al Clenil (o al Bentelan per bocca, nel caso il Clenil fosse irritante quando inalato per aereosol e scatenasse la tosse) al quale si potrebbe aggiungere un antistaminico per ridurre ulteriormente una eventuale componente infiammatoria bronchiale su ipotetica base infiammatoria allergica e, se non si notassero miglioramenti, anche senza sentire fischi o sibili all’ascoltazione toracica, alcuni giorni di broncodilatatore ex-juvantibus, nella remota ipotesi che si tratti di una tosse da ipereccitabilità dei recettori della tosse.

Un calmante centrale della tosse sarebbe indicato soltanto se la tosse si manifestasse prevalentemente di notte e fosse vissuta come particolarmente disturbante. Ma, come ripeto sempre, la terapia non può che essere prescritta dal medico curante che è in grado di visitare il bambino e i miei possono soltanto essere spunti sui quali riflettere, sia per accettarli che per contestarli.

Un caro saluto,

Daniela

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