È stitica e trattiene le feci

Gentile dottoressa,

le faccio i miei complimenti per questa rubrica, in cui più volte ho trovato consigli utili e interessanti.
Mi rivolgo a lei per un problema che va avanti ormai da mesi: la stipsi di mia figlia.
La bimba ha 26 mesi, e da quando ne aveva circa 20-21 ha iniziato a ridurre il ritmo delle evacuazioni, e a trattenere le feci e siamo al punto che non evacua quasi più senza clisterino.
Quando il problema è cominciato aveva ancora il pannolino: al momento dello stimolo diventava tutta rossa in viso, diceva “cacca”, si metteva in un angolino con le gambe strette e incrociate, ostacolando appunto lo stimolo.
Ho provato diverse strategie: avvicinandomi e dicendole delicatamente e con le buone di accovacciarsi (e lei rispondeva con un secco: cacca  NO!!); abbiamo quindi provato a ignorarla, ma nulla, non si lasciava andare.

Ha anche avuto una piccola ragade, non sanguinante, che presto si è cicatrizzata con una crema prescritta dalla pediatra, la quale mi ha anche consigliato uno sciroppo a base di lattulosio per ammorbidire. Siamo andati avanti per più di 4 mesi con lo sciroppo, ma la defecazione spontanea c’è stata molto raramente. Dopo tre giorni senza che la bimba si scaricasse, sono sempre intervenuta con i clisterini di glicerolo/camomilla (un vero strazio per la bambina – che piange implorando “peretta, no”! e per noi genitori).
A causa di questo problema ho anche inizialmente desistito nello spannolinamento (che avrei voluto iniziare a giugno) pensando che avrebbe peggiorato la cosa, ma poi a fine agosto ho deciso di togliere il pannolino, con risultati eccellenti per quanto concerne la pipì.

Per la cacca nulla è cambiato: allo stimolo stringe i glutei, si rifiuta di sedersi sul vasino, si rifiuta di accovacciarsi, ecc.
Abbiamo provato, su consiglio della pediatra, il Paxabel, una bustina per 15 giorni, con il risultato che ha fatto la cacca (nelle mutande) un paio di volte. La pediatra sostiene che questo farmaco è forte, e che non si può dare per oltre  15 gg (ma sul foglio illustrativo ho letto invece 3 mesi). Ho provato anche i fermenti Reuterin, e un integratore di fibre – Sedastip –  che però non beve per via del sapore.
Cosa devo fare?
Ha un suggerimento per me? Qualche altro integratore che per sua esperienza è un po’ più gradito ai bimbi? La mia pediatra a questo punto mi dice solo di aver pazienza e di procedere con i clisterini se non si svuota per 3,  massimo 4 giorni.
Aggiungo che la bimba, pur non essendo una “mangiona”, ha un’alimentazione varia, mangia frutta e verdura, legumi,  beve abbastanza. Ho un dubbio: beve molto latte vaccino alta qualità (circa 500 gr al giorno), può essere questo che influisce? Comunque per quello che io ho potuto vedere, è più lei che trattiene: le feci non sono molto dure (visti i vari lattulosio e poi paxabel). Volendo togliere o ridurre il latte vaccino, con quale latte alternativo 
posso sostituirlo?

Quello di soia non le piace, però devo trovarne uno in sostituzione perché lei chiede proprio il latte la mattina, e a merenda. Cosa mi dice di quello di capra? Io le propongo spesso lo yogurt, ma lei predilige il latte. Ultimamente l’inserimento al nido l’ha un po’ turbata, è diventata molto più “mammona”, ma di fatto non ha inciso sulla questione “cacca” (tanto non la fa!), mentre ha inciso sul cibo, visto che lì mangia molto poco.
Se può servirle aggiungo che è nata a 37 settimane di 2.5 kg per 50 cm, oggi pesa 14 kg per 95 cm, è stata allattata con allattamento misto fino ai 5 mesi  e mezzo, poi svezzata. Non ha allergie evidenziate, ha bevuto latte di proseguimento fino ai 12 mesi (arricchito con prebiotici), latte di crescita per alcuni altri mesi, e poi latte vaccino. All’inizio dell’introduzione del latte della centrale, verso i 16 mesi, mi sembrava addirittura che le scariche fossero un po’ liquidine. Nei primi mesi di vita ed episodicamente, aveva avuto altri brevi periodi di stitichezza, ma erano rientrati da soli. Ora invece è proprio bloccata, e confesso che sta diventando un problema anche per me gestire questa cosa, perché la vedo a disagio e non riesco a non preoccuparmi.

Per il resto è una bambina molto sveglia, vivace, una gran chiacchierona, e molto testarda (forse un po’ viziata: figlia unica molto desiderata e tanto attesa…).
Scusandomi se mi sono dilungata, nel tentativo di fornirle vari elementi, la ringrazio in anticipo per qualsiasi consiglio potrà darmi.
Sara


 

Io credo che la cosa migliore da fare sia quella di smettere di preoccuparsi del problema che, a mio avviso, è prettamente psicologico e molto poco funzionale. Io smetterei assolutamente con i vari lassativi anche se non dannosi e anche con i microclismi. Devi avere questo coraggio per rompere il circolo vizioso che si è instaurato infarcito di ansia da parte di entrambe e di testardaggini e giochi di forza di tipo competitivo tra la bimba e te.

Forse hai cominciato un po’ prestino lo spannolinamento che io consiglio non prima dei due anni e mezzo se non tre, cioè senza nessuna fretta, ma ora quello che è fatto è fatto. Gioca con la dieta ricca di frutta – pere, kiwi, marmellata biologica di fichi o fichi freschi, succo di prugne e prughe fresche, uva – di  legumi, cuori di carciofo, ecc. – dai spremute di arancio, un po’ di cereali integrali, minestre di avena, ecc., ecc.

Preoccupati dei microclismi solo se vi è necessità, non guardando il calendario annotando le varie defecazioni ma solo se la bimba mostrasse serie difficoltà ad evacuare. La violenza del microclisma periodico, magari anche quando la bimba, pur non essendosi scaricata da alcuni giorni, non mostra alcun disturbo, è veramente gratuita e poco sensata. Se le feci emesse dopo un microclisma sono normalmente formate e non secche o caprine, non si tratta di vera stitichezza ma di un problema psicologico o al massimo funzionale. Il problema psicologico non può che peggiorare con queste barbare pratiche e un eventuale difficoltà funzionale all’evacuazione deve essere correttamente valutata da un chirurgo unitamente ad un gastroenterologo.

Non dare troppo la colpa al latte – 500 gr al giorno non sono eccessivi – ma non eccedere in formaggi vari che, per alcuni giorni, potrebbero essere addirittura aboliti a favore di legumi, carne e pesce. Comunque, almeno dal tono della tua lettera, ritengo che non sia un problema alimentare ma, ripeto, solo psicologico.

Quando lascerai la piccola tranquilla e smetterai di preoccuparti preventivamente delle sue evacuazioni, che siano nel pannolino o nel vasino o per terra, ogni giorno, ogni tre giorni o ogni settimana, limitandoti ad aiutarla e sostenerla solo se e quando la bimba te lo dovesse chiedere, forse la situazione si sbloccherà. A mio avviso devi attendere con pazienza ed un pizzico di coraggio che la piccola, almeno una volta, riesca ad evacuare da sola, anche se questo dovesse avvenire dopo una settimana e con grande fatica. Da quel momento la situazione si sbloccherà. Fintanto che vorrai anticipare questo momento con microclismi programmati, farmaci vari ecc., ecc. non otterrai nulla di molto significativo e soprattutto la bimba non sarà nello stato d’animo ideale per avere voglia di "farti questo grande regalo" delle sue feci fintanto che si sentirà violentata da farmaci e microclismi. Sposta la tua attenzione e le tue ansie sul rispetto delle esigenze psicologiche della tua bimba e non insistere su presunte esigenze fisiologiche imponendo regole da lei mai accettate. Per favorire delle belle esperienze di rilassamento e una migliore comunicazione tra te e la bimba potrei anche consigliarti di seguire un corso di massaggio infantile: si tratta di una esperienza profonda e arricchente sia per la mamma che per il bambino.

Un caro saluto, Daniela

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