Sospiri nel sonno: apnee notturne?

 

Buongiorno dottoressa,

ho una bambina di 6 mesi ed è la seconda volta che mi capita di assistere ad un episodio che io definirei strano. Mi spiego meglio: la bambina di notte dorme abbastanza tranquilla da mezzanotte alle otto circa della mattina senza svegliarsi; a volte capita che perde il ciuccio, ma niente di più.

Per ben due volte però una all’età di 3 mesi e una pochi giorni fa, mentre dormiva ha cominciato a sospirare così forte e in modo continuo, che si muoveva tutto il corpo come se tremasse (ha presente quando un bambino piccolo finisce di piangere che fa dei gran sospironi uno dietro l’altro?).

Io ho provato a coccolarla e ad accarezzarla ma continuava a farlo senza svegliarsi fino a che ha cominciato a piangere disperata. Quando poi l’ho presa in braccio e si è svegliata, è passato tutto.

Questi episodi sono durati al massimo un minuto, ma io non riesco a capire cosa possa essere, anche se sono stati episodi sporadici.

Grazie, Silvia

È probabile che la bimba, in quei momenti, stia sognando qualcosa di ansiogeno ma, a volte, questo modo di respirare si può osservare in bambini che soffrono di apnee notturne: alla fine dell’apnea gli atti respiratori riprendono un po’ più profondi del periodo precedente l’apnea stessa.

È il così detto respiro periodico che possono avere alcuni lattanti. Variazioni fisiologiche o parafisiologiche sia della frequenza e ampiezza degli atti respiratori che della frequenza dei battiti cardiaci sono, inoltre, molto comuni durante il sonno di molti bambini e sono considerati fenomeni neurovegetativi.

Per esempio, durante la seconda parte della fase di sonno privo di sogni, cioè nella fase 2 e 3 non rem, caratterizzata da un sonno molto profondo, gli atti respiratori possono anche diminuire molto di frequenza e di ampiezza fino alla vera e propria apnea se l’arresto del respiro dura per 20 secondi o più e alla fine della fase di sonno profondo, quando il bambino passa nella fase successiva di sonno rem durante la quale si sviluppano i sogni, l’attività respiratoria riprende improvvisamente e diventa anche più veloce e concitata, mentre l’attività cardiaca può anch’essa variare sensibilmente.

Se la tua bimba non soffre di apnee importanti, quindi, se non è nata prematura o ha avuto problemi alla nascita tipo sofferenza fetale o perinatale, se in famiglia non ci sono altri fratelli o sorelle che soffrono di apnee notturne, non c’è nulla di cui preoccuparsi e non devi svegliare la piccola con manipolazioni o carezze.

Se, invece, la piccola presentasse apnee notturne piuttosto frequenti, dovresti parlarne con il tuo pediatra perché i disturbi del ritmo respiratorio, portati all’estremo, possono essere causa di episodi di ALTE (Apparent Live Threatening Event) o di SIDS (morte in culla).

Non ti allarmare, ma è mio dovere non tralasciare nulla quando mi viene posto un quesito sulle alterazioni del respiro durante il sonno in un lattante che non ha ancora compiuto l’anno di vita anche se l’osservazione di variazioni nel ritmo respiratorio sono frequentissime nei lattanti, indipendentemente dal sospetto di complicazioni importanti.

Un caro saluto, Daniela

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