Somministrare due vaccini insieme o no?

Buongiorno Dottoressa,
mia figlia ha 5 anni e 7 mesi e nei prossimi mesi effettuerà i richiami delle vaccinazioni.
A marzo DTP e polio e a Maggio Morbillo Rosolia Parotite e Varicella.
A 18 mesi ho preferito farle separatamente MRP da Varicella (che ho effettuato dopo 6 settimane) , adesso la pediatra mi suggerisce di farlo insieme per risparmiare alla bambina una puntura .
Sono molto combattuta con 2 somministrazioni è andato tutto bene e non ha avuto nessuna reazione.
Lei cosa mi consiglia.
La ringrazio Alessandra

 

MRPV è noto per dare con maggior frequenza rispetto a MPR reazioni febbrili con febbre anche alta e spesso anche convulsioni, quindi ritengo piuttosto saggi i tuoi dubbi e consiglierei anch’io le due vaccinazioni separate. Però bisogna dire che si tratta comunque di un richiamo per entrambe i vaccini quindi è più difficile che MPRV dia reazioni collaterali importanti. Ma se il vaccino tetravalente, viste le possibili conseguenze nei bambini molto piccoli alla loro prima dose, viene sconsigliato da molti, pochi sono gli studi che riguardano gli effetti collaterali alla seconda dose. Il vaccino tetravalente morbillo-parotite-rosolia-varicella contiene una maggior quantità di antigeni antiparotite e antivaricella rispetto al trivalente e al vaccino antivaricella singolo, ma questo non sembra modificare  ed aumentare la sua immunogenicità rispetto ai due vaccini iniettati separatamente. Bisogna poi anche dire che le convulsioni in seguito a febbre alta post vaccinazione si sono riscontrate quasi esclusivamente in bambini molto piccoli che erano nella fascia di età dove le convulsioni febbrili sono più frequenti. Dopo il quinto anno di vita questo rischio diminuisce molto. In conclusione, a mio avviso, pur considerando i pro e i contro in entrambe le situazioni, se la tua bimba non fa tragedie inaccettabili al momento di una iniezione sottocutanea ma si comporta in modo ragionevole, io, per prudenza, separerei i due vaccini di almeno 6 settimane, pur sapendo che a 5 anni e al momento della seconda dose, il rischio di iniettare un vaccino teravalente è decisamente inferiore statisticamente rispetto ad una prima dose in età inferiore.

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