Si butta all’indietro (battendo la testa)

Buongiorno dott.ssa,
sono una mamma di due bambini: Giacomo di tre anni e Giorgio di 11 mesi; quest’ultimo da un po’ di tempo mi preoccupa in un determinato comportamento.
Spesso durante la giornata si butta all’indietro prima con la testa e poi con tutto il corpo facendosi anche male, può succedere sia quando è seduto a terra che quando sta arrampicato sul divano e anche quando lo si tiene in braccio…a volte all’improvviso senza apparente motivo, a volte dopo un capriccio non soddisfatto.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Simonetta

Cara Simonetta,
quando i bambini sono ancora molto piccoli e le loro abilità motorie ancora incomplete e in evoluzione, molto spesso i loro progressi avvengono per tentativi graduali e fortuiti.
Mi spiego: probabilmente il tuo bimbo non cammina ancora o se inizia, non è ancora agile e spedito, sicuro sulle sue gambe. Però dentro di sè, gli schemi motori utili per compiere molti movimenti, per alzarsi, girarsi, cambiare direzione, conquistare lo spazio in mille modi, li sta già formando e compie già alcuni di essi in modo goffo e poco finalizzato.
Uno di questi movimenti può essere, appunto, l’estensione e il raddrizzamento della schiena e di conseguenza anche della nuca e del capo. Può avere sperimentato la prima volta per caso le conseguenze e le sensazioni che questo tipo di movimento provocava, le avrà giudicate interessanti e degne di essere ripetute, così come avrà associato questo movimento con conseguenze potenzialmente pericolose con l’attenzione e la preoccupazione che suscitava negli adulti e in te in particolare e questo fatto di essere al centro dell’attenzione gli sarà piaciuto. Rifacendo quel gesto, quel movimento, prende ora dunque due piccioni con una fava: da una parte fa esperienze cinestesiche di equilibrio e di posizione e impara dalle sensazioni nuove che riceve muovendo il corpo nelle spazio e che gli serviranno per mantenere l’equilibrio quando camminerà speditamente, dall’altra, forse, ha capito che è un modo per tentare di raggiungere con lo sguardo persone e cose che stanno dietro di lui cercando di non voltare completamente tutto il corpo, ma soprattutto che è un modo per accentrare l’attenzione di tutti su se stesso visto che ha capito che comportandosi così tutti si preoccupano di lui.
Allora, lascialo pur fare senza sgridarlo e mantieni, ovviamente, l’attenzione sempre più che vigile, ma gioca anche con lui fisicamente cercando di fargli fare capriole anche a rovescio o movimenti che comprendano anche questo suo stirarsi in dietro che a lui sembra procurare tanto piacere. Prima o poi non gli interesserà più e passerà ad un altro tipo di esperienza.
Ma più i bambini sono lasciati liberi di muoversi sperimentando il maggior numero di posizioni possibili nello spazio più acquisteranno equilibrio e cammineranno spediti cadendo poco, o comunque, anche se inevitabilmente faranno i loro capitomboli, avranno i riflessi più pronti e le loro abilità motorie ne risentiranno positivamente.
Un caro saluto,
Daniela

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