Si agita durante la poppata: come mai?

Gent.ma dottoressa buonasera,

seguendo il suo consiglio sto abbandonando le poppate al seno per Federico (4 mesi il 26 ottobre), introducendo ormai quasi totalmente il latte artificiale e lasciando che mi svuoti il seno solo quando lo sento più gonfio.

Ho però un problema: ho notato da un po’ di giorni che a metà poppata comincia a piangere, ad agitarsi, come se avesse dolori al pancino. Interrompo la poppata per un po’, fa il fatidico ruttino e quando riprendiamo fa la stessa storia, non sempre però.

Lui era già abituato dalla nascita a un allattamento misto, ma non aveva fino ad ora avuto queste manifestazioni. Dalla nascita ho usato l’Aptamil 1 in polvere. Sono quindi passata a quello liquido nella speranza che fosse, magari, più gradevole di sapore, ma stessa storia.

A volte non termina neanche il biberon e su 200 ml di latte ne lascia 60. Finisce poi che per farlo calmare lo attacco al seno e in quel caso, a parte le prime ciucciate un po’ agitate, storie non ne fa molte.

Allora mi chiedo: potrebbe essere intolleranza questo malessere durante le poppate? Lui non ha mai avuto sul corpo segni di eczemi o bollicine. Mi consiglia di cambiare latte? Il mio pediatra dice che sono tutti uguali. Cosa mi consiglia?

Volevo inoltre chiederle: che differenza c’è tra il latte liquido e quello in polvere?

E soprattutto, quando posso cominciare a pensare di poter introdurre nella sua alimentazione, non so, un po’ di frutta o del biscottino granulato?

La ringrazio davvero di tutto

Un cordiale saluto

Giulia

 

I bambini, a quattro mesi, di solito fanno 5 poppate al giorno e, siccome i bimbi non dovrebbero mai raggiungere né tantomeno superare, il litro di latte giornaliero, ogni poppata, a 4 mesi, solitamente, non dovrebbe superare i 160, 170 gr.

Quindi il bimbo può tranquillamente lasciare un po’ dei suoi 200 gr senza entrare nel torto. Comunque, la regola sarebbe calcolare il 10% del peso del bimbo (se 6 chili, 600 gr) e aggiungere 250. In tal caso, 850 gr sarebbe la quantità di latte giornaliera da dare ad un bimbo di 6 chili.

Qualora pesasse molto di più e questa regoletta portasse a un valore che sfiora i 1000 gr, sarebbe ora di arricchire le poppate con cereali e/o biscotto e di pensare a uno svezzamento precoce, magari verso i 4 mesi e mezzo o poco più.

Quindi, calcolando una poppata media di 170 gr, 10 gr più, 10 gr meno, io, al compimento del quarto mese, aggiungerei un cucchiaino raso di crema di riso, il primo giorno ad una sola poppata, dopo due o tre giorni a due poppate non consecutive, dopo altri due giorni a tre poppate non consecutive e, quando vuoi che tutte le poppate siano arricchite con un cucchiaino di cereali, alternerai la crema di riso con la crema di mais e tapioca oppure con il biscotto granulare, cioè tre poppate con riso e due con mais e tapioca o con biscotto.

Il tutto sempre molto gradualmente e tenendo presente che non è assolutamente obbligatorio arricchire le poppate con cereali prima dello svezzamento, o comunque non è indispensabile che tutte le poppate siano arricchite, soprattutto se il bimbo tende a crescere molto.

Il latte liquido, rispetto a quello in polvere, contiene una certa quantità di maltodestrine, che sarebbero carboidrati. Esse vengono aggiunte perché dopo la preparazione del latte, per assicurarne una corretta conservazione, esso viene sottoposto ad un trattamento ad alte temperature che denatura e altera parzialmente la sua componente proteica rendendolo, così, meno nutriente. Per ripristinare il suo valore calorico vengono, quindi, aggiunte maltodestrine. Ma la quantità di queste sostanze è veramente modesta e non penso che possa essere responsabile degli eventali disturbi intestinali del bimbo.

Il bimbo potrebbe avere un vivace riflesso gastrocolico con attivazione della peristalsi intestinale al momento dell’assunzione del latte caldo e iniziali doloretti e premiti intestinali, oppure il solito ruttino da fare se succhia con avidità. Anche la frutta, al compimento del quarto mese, può essere introdotta in piccola quantità, però, tenendo sempre presente la gradualità di introduzione di tutti gli alimenti nuovi, solo dopo avere completato la introduzione dei cereali.

Tutto quanto detto, però, solo dopo il compimento del quarto mese di vita e sempre, comunque, con estrema gradualità, tenendo presente che l’introduzione dei cereali precotti nel biberon, più che a una vera necessità per il bimbo prima dello svezzamento, risolve il problema della quantità di latte: alcuni bambini, infatti, oltre a un certo numero di grammi di latte giornaliero, specie se artificiale e non materno, non lo tollerano molto bene e hanno coliche o rifiuto del latte stesso. Si è allora costretti a ridurre la quantità di latte delle poppate e ad arricchirle di cereali precotti, in quantità, comunque, molto moderata per evitare il sovrappeso.

Un caro saluto,

Daniela

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