Ritmo sonno-veglia a 18 mesi

Gentilissima dottoressa,

vorrei conoscere il suo parere sul "giusto" ritmo sonno-veglia che "dovrebbe" avere un bambino di 18 mesi.

Il bambino in questione, il mio, segue questo ritmo:

Sveglia intorno alle 7, a volte un sonnellino di 1/2 ora, 3/4 d’ora durante la mattinata (raramente), sonnellino dalle 14 alle 17, addormentamento serale intorno alle 22.

Risveglio alle 03 con richiesta verbale del biberon di latte (gli dò 150ml, qualsiasi altro liquido viene caparbiamente rifiutato), un altro risveglio alle 05 per lo stesso motivo (altri 150 ml), risveglio definitivo alle 07 (ovviamente non fa colazione ma mangia più tardi verso le 09).

Il sonnellino pomeridiano mi sembra troppo lungo. Il bambino è con la nonna, che lo sveglia alle 17, altrimenti lui continuerebbe a dormire!

Ieri è stato svegliato con molta fatica alle 16e30, però non ha pianto ed è arrivato tranquillamente fino alle 22e30.

Stanotte si è svegliato alle 04 e alle 06, si è riaddormentato entrambe le volte con più facilità del solito, per poi dormire fino alle 7.15.

La domanda che mi pongo da sempre è questa: è giusto, in generale, cercare di correggere abitudini "sbagliate" come ho fatto io, dicendo alla nonna di svegliarlo mezz’ora prima (e ottenendo effettivamente un risultato che io reputo positivo nel senso che la notte è trascorsa meglio del solito)?

Vorrei anche non dargli il latte la notte, ma in questo momento non lo vedo pronto a rinunciarci (ho provato ottenendo infiniti pianti).

Grazie infinite

Claudia

 


Un sonnellino pomeridiano di due ore, in linea di massima, dovrebbe essere sufficiente, soprattutto se preceduto da uno mattutino di una mezz’oretta o poco più: quello che è importante è che il bimbo non venga messo a dormire nelle stesse condizioni della notte: cioè, può essere, certamente, messo nel suo lettino, ma non al buio completo come se fosse notte, di modo che non si alteri completamente il ritmo sonno veglia e il sonno pomeridiano non sia profondissimo come quello notturno.

La luce, anche leggera e la sola penombra potrebbero mantenere questo sonno piuttosto superficiale e questo favorirebbe quello notturno. Il bimbo dovrebbe, inoltre, addormentarsi con la luce solare e risvegliarsi quando non è ancora buio del tutto, cioè dormire dall’una e mezza, massimo due, fino alle tre e mezzo, quattro per non fare merenda troppo tardi, cioè non oltre le quattro e mezzo.

Dovresti, poi, disabituare il bimbo alle poppate notturne. Lo farai con gradualità, dando solo 100 gr nel biberon anziché 150 e non mettendo solo latte ma acqua e latte: il bimbo sentirà lo stesso il sapore desiderato ma il suo intestino, la sua glicemia e il suo bioritmo digestivo saranno piano piano decondizionati a quell’apporto calorico notturno. Da 100 gr passerai poi a 90, dopo alcuni giorni a 80 e via di seguito fino ad abolire entrambe le poppate categoricamente, pazienza se protesterà per alcuni giorni.

La colazione, poi, sarà alle sette, senza aspettare le nove, perché orario più consono alle abitudini che prenderà in futuro quando dovrà andare al nido o a scuola e perché, così facendo, potrà fare un piccolo spuntino alle 9,30-10 prima del pranzo che non dovrà essere dato oltre le dodici e trenta, così come la cena non dovrebbe essere fatta dopo le sette, sette e mezzo per poi mettere a letto il bimbo non oltre le nove di sera.

Un ciclo di almeno sei ore di sonno continuativo, che sia di notte o di primo mattino, basterebbe a giustificare una economia del sonno piuttosto corretta a un anno e mezzo, visto che, in fondo, tra sonnellini diurni e sonno notturno, il bimbo si avvicina alle undici, dodici ore di sonno nell’arco delle 24 ore. Ovviamente, per influire su un’abitudine spontanea, quando è reputata sbagliata o scomoda, bisogna partire da lontano, cioè dall’orario delle altre attività diurne del bimbo: è per questo che ho parlato di cambiamento nell’orario dei pasti senza parlare di cambiamento nell’orario dei sonnellini.

Se anche il bimbo avesse bisogno di dormire almeno tre ore di pomeriggio, facendolo fra le tredici e le sedici, avrebbe comunque almeno quattro o cinque ore per stancarsi dopo il suo risveglio prima di tornare nuovamente a dormire prima delle 22.

Un caro saluto,

Daniela

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