Proteus Mirabilis: cos’è, come si contrae e come si cura.

Salve dott.ssa, vorrei un consiglio da lei. Il mio bambino la scorsa settimana ha avuto problemi di salute: 2 giorni di febbre intorno ai 38 gradi e dati i sintomi i medici che l’hanno visitato ci hanno consigliato di fare l’urinocultura da cui è risultato positivo al proteus mirabilis.

Abbiamo quindi iniziato cura antibiotica con augumentin bambini per 5gg poi abbiamo interrotto e dopo qualche giorno abbiamo fatto di nuovo urinocultura ed è risultato di nuovo positivo.

Che fare ora? Il bambino mangia ed è vivace come sempre e non ha sintomi.

Da cosa dipende? Che malattie include la positività al proteus mirabilis? Quale medicina utilizzare?

Sono un po’ preoccupata. La ringrazio in anticipo

come si contrae proteus mirabilis
Proteus Mirabilis fonte Wikipedia

Proteus Mirabilis: cos’è?

Il Proteus Mirabilis è un germe comunemente presente nella flora batterica intestinale umana e in diversi ambienti, inclusi ospedali e case di cura comunemente responsabile di infezioni alle vie urinarie.

Tali infezioni, infatti, sono di base quasi sempre dovute a germi presenti nell’intestino, quindi nelle feci che, in quella sede, non danno in genere nessun problema di salute.

Però, se, per contiguità, raggiungono l’uretra e risalgono in vescica, lì possono agevolmente moltiplicarsi e dare origini ad infezioni.

Infatti il Proteus Mirabilis non è patogeno a meno che il soggetto che ne è portatore non sia immuno-compromesso. Diventa patogeno  solo se si impianta su altri organi: per esempio se il batterio contamina la vescica può dare cistite, se contamina una ferita può dare seri problemi.

Sintomi e malattie associate all’infezione da Proteus

Fra i problemi di salute associati all’infezione da Proteus sono incluse:

  • cistiti
  • pielonefriti
  • uretriti
  • prostatiti
  • calcoli, anche cronici o recidivanti (che potrebbero indicare la presenza di un’infezione cronica)
  • sepsi

A seconda dei casi, i sintomi possono quindi includere:

  • difficoltà ad urinare
  • presenza di pus nelle urine
  • aumento della frequenza della minzione
  • negli uomini, perdite uretrali
  • dolore sopra al pube
  • dolore alla schiena
  • dolore al fianco
  • sensibilità al tatto dell’area sotto al costato
  • presenza di sangue nelle urine
  • riduzione del volume di urine, che possono avere un aspetto concentrato
  • febbre
  • brividi
  • nausea
  • vomito
  • in rari casi, reni sensibili al tatto

Infezione da Proteus Mirabilis: dove si prende?

Tra i fattori di rischio ci sono infezioni e malattie ricorrenti alle vie urinarie, utilizzo di strumentazioni uretrali, trattamenti ripetuti a base di antibiotici, ostruzioni delle vie urinarie.

Inoltre spesso l’infezione da Proteus Mirabilis viene contratta in ospedale per mezzo di contaminazione di materiali vari, ad esempio di cateteri o di strumenti utilizzati in chirurgia.

Proteus Mirabilis: come si cura?

Il Proteus è resistente all’ampicillina, antibiotico scelto in genere per la terapia delle infezioni urinarie. Le cure, in caso di resistenza all’amoxicillina, prevedono l’utilizzo della doxicillina; si tratta però di un antibiotico usato malvolentieri nei bambini perché potrebbe causare una pigmentazione scura dei denti.

Se l’antibiotico non funziona, che fare?

Prima di tutto io ripeterei una urinocultura prelevando il campione di urina nel migliore dei modi onde evitare contaminazioni. Il risultato dovrebbe essere accompagnato da un antibiogramma. Una volta avuta la risposta, io tratterei l’infezione con antibiotici solo in caso di sviluppo di una quantità di germi superiore a 100.000 per cm3 utilizzando per le cure l’antibiotico che risulta più idoneo in base all’antibiogramma.

In terza giornata di terapia, senza sospenderla, praticherei una seconda urinocultura. Se risultasse negativa per proteus, valuterei di continuare la terapia antibiotica fino all’ottavo giorno dall’inizio.

Poi sospenderei l’antibiotico e ripeterei l’analisi dopo almeno 3-4 giorni dalla sospensione.

Se risultato negativo, nuovo controllo dopo una quindicina di giorni. Se ancora negativo, nuovo controllo dopo un mese.

Ma, a questo punto, basterà un semplice esame delle urine con controllo al microscopio, non più una urinocultura.

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