Placche sulle tonsille a 7 anni e streptococco viridans.

 

Cara Dott.ssa Sannicandro,
sono la nonna di Salvatore 7 anni a luglio, io 61 anni, le chiedo di chiarirmi le idee!

Il mio nipotino circa 20 gg. fa si è ammalato con febbre 39,5 ed era di sabato pomeriggio – quindi tachipirina alternata a nurofen – con febbre che scendeva e risaliva quasi subito.
La domenica mattina la mamma cioè mia figlia, gli ha guardato la gola ed ha visto che le tonsille, una in special modo, era ricoperta di placche; così ha chiamato il pediatra che le ha detto di iniziare l’augmentin la sera, ma la febbre era sempre uguale.

Il lunedì mattina il bambino e stato visitato dal pediatra che gli ha prescritto 10 giorni di Augmentin perché “poteva essere ” lo streptococco beta emolitico che il bimbo aveva contratto l’anno precedente, curato con augmentin e guarito, (tampone faringeo prima e dopo), questa volta invece non lo poteva fare perché già iniziato augmentin (cosi ha detto).

Il martedì mattina poiché la febbre era sempre alta gli ha fatto dare il bentelan mattina e sera poi mercoledì solo mattina; già la sera del mercoledì il bambino non aveva più febbre. Uscito quindi di casa il sabato, la domenica all’aperto in campagna (corsa e sudata ma subito cambiato dalla mamma), lunedì riprende scuola fino a mercoledì. In decima giornata di augmentin ultima dose, la mattina dopo la scuola di nuovo febbre 38,5 – ritorna il pediatra lo visita e prolunga augmentin per altri 4 giorni – “ricaduta” (?) ma la febbre continua – finiti i 14 gg di augmentin solo tachipirina e nurofen – potrebbe essere mononucleosi ci dice – e siamo nelle feste di Pasqua con la febbre – lunedì in albis finalmente sfebbra – su indicazione del pediatra prelievo di sangue e analisi il mercoledì mattina – venerdì primi risultati: c’è infezione batterica in atto ed anche molto forte, valori non normali – analisi visti dal pediatra il venerdì pomeriggio a casa del bambino con ulteriore visita – mononucleosi dice avuta in precedenza perché presenti anticorpi e prescrive antibiotico Klacid per sette giorni con inizio la sera stessa. Nel frattempo la mattina del venerdì il bambino fa anche il tampone faringeo – risultato oggi del tampone: presente lo streptococco viridans.

Spero che lei ci capisca qualcuno perché io mi sono persa.
La ringrazio se vorrà rispondermi per chiarirmi le idee, comunque il bambino ad oggi è senza febbre, vivace come sempre, solo un po’ smagrito.
Il dubbio è perché il Klacid? E quando dovrà ricontrollare le analisi? Ma soprattutto, questo pediatra ha visto giusto?

Grazie.

Placche tonsille: infezione virale o batterica?

 

Proverò a fare chiarezza: bisogna sapere che la presenza di placche sulle tonsille è nel 40% delle volte dovuta ad infezioni virali e non batteriche e i virus responsabili possono essere gli adenovirus, i rinovirus, i virus influenzali, gli herpes virus, il virus di Ebstein Barr della mononucleosi, ecc., nel 30% dei casi non si riescono ad individuare cause definite: si ipotizza una forte reazione infiammatoria delle tonsille o del faringe dovuta ad inquinanti ambientali, al fumo, ad allergie varie, ecc. e solo nel restante 30% dei casi si può ipotizzare una causa batterica. Naturalmente tra i batteri responsabili di tonsilliti, con o senza placche, i più rappresentati sono gli streptococchi e quelli maggiormente da tenere sott’occhio sono i beta emolitici, non solo i più conosciuti di gruppo A ma anche quelli di gruppo C o G, ma vi possono essere altri batteri meno frequenti che possono manifestarsi con sintomi analoghi.

Pertanto, quando si è di fronte a placche in gola nei bambini, se si pensa subito allo streptococco ci si indovina solo nel 20% dei casi e forse anche meno se non si esegue un tampone faringeo e il rischio di sbagliare è ancora maggiore se ci si fida di quanto riferito dalla mamma per telefono. Non che una mamma di un bambino già grandicello non sappia osservare bene le tonsille del suo bambino, ma un conto sono i classici accumuli di pus sovrastati da depositi di fibrina che sono come brufoli in rilievo di colore giallastro a causa del pus sulla superficie delle tonsille e un conto sono le placche piatte grigiastre o giallastre, anch’esse formate da depositi fibrinosi e cellule infiammatorie, ma più tipiche delle infezioni virali che sembrano non provenire dall’interno della tonsilla ma appaiono appoggiate sulla sua superficie.

Placche gola, antibiotico o no?

La mamma non sempre sa cogliere queste differenze Altra considerazione: di solito una febbre alta e capricciosa, cioè che risponde poco o per brevissimo tempo all’azione dell’antipiretico, è di natura virale. In medicina uno più uno non fa mai due ma di solito le febbri batteriche sono più costanti e a volte meno alte di quelle virali e rispondono meglio agli antipiretici rispetto a quelle virali. Quello che si può dire che un bambino con febbre alta dovuta a virus, di solito, si mostra meno sofferente di un bambino con febbre, anche meno alta, ma dovuta ad una infezione batterica perché le tossine prodotte dai batteri creano uno stato generale di malessere che, spesso, i virus non danno. Anche qui, però, non è sempre così. Infine parliamo dello streptococco viridans: si tratta di uno streptococco appartenente al gruppo degli alfa emolitici, non dei beta emolitici come il più temuto streptococco piogene. È un saprofita delle tonsille, cioè può soggiornarvi senza procurare nessuna patologia e non deve preoccupare minimamente a meno che il bambino non abbia una malformazione cardiaca, specialmente se a carico delle valvole cardiache perché in questo caso, può propagarsi attraverso il circolo sanguigno, colonizzare l’endocardio e svilupparsi dando luogo a pericolose endocarditi.

Placche in gola: rimedi ed antipiretico

Ma un bambino senza patologie cardiache non deve temere nulla e non deve sottoporsi a terapia antibiotica. Ultima considerazione: è stato da più parti accertato che somministrare alternativamente un antipiretico come il paracetamolo (tachipirina) e un antinfiammatorio non steroideo come il nurofen non mostra vantaggi particolari nel fare diminuire la febbre in un bambino rispetto alla somministrazione del solo paracetamolo. A questo punto mi chiedi: cosa può essere successo al tuo bimbo? Non posso saperlo senza conoscerlo e senza averlo seguito, è ovvio, però io penso che abbia avuto una faringotonsillite virale all’inizio complicata poi da una forma batterica viste le analisi. Non conosco le analisi eseguite ma anche la mononucleosi, soprattutto nelle sue fasi iniziali, può manifestarsi con placche molto simili a quelle di una più comune tonsillite. Né la forma virale né la mononucleosi avrebbero avuto bisogno di antibiotico per le placche in gola e forse sarebbe stato più opportuno aspettare la visita pediatrica e l’eventuale tampone prima di iniziare l’antibiotico soprattutto con una prescrizione così lunga e con il dubbio, anche minimo, che potesse trattarsi di mononucleosi per la quale l’amoxicillina è caldamente controindicata. Però, col senno del poi, a parlare sono bravi tutti…io per prima! Quello che ho scritto, quindi, non vuole essere una critica all’operato del pediatra del bimbo: come collega non mi permetterei.

Le mie considerazioni sono il frutto del ricordo e delle riflessioni fatte sui miei errori che certi quesiti mi fanno tornare in mente con la stessa sofferenza provata al momento di rendermene conto (ho ormai più anni di te e posso permettermi di vedere le cose…da lontano).

Antibiotico per tonsillite, quale scegliere?

Mi chiedi perché il klacid? Forse il pediatra ha pensato che dopo 14 giorni di amoxicillina la febbre ricomparsa fosse dovuta ad un germe resistente all’antibiotico precedente e l’ha cambiato, forse ha pensato al quel 10%, poco più o poco meno di possibilità che il germe responsabile della tonsillite fosse una clamydia o un mycoplasma, sensibili a questo antibiotico e non a quello precedente. Spero che non l’abbia prescritto per combattere lo streptococco viridans che è innocuo. Ma l’essenziale è che ora il bimbo stia bene: i bambini sono portentosi e, come soleva dire spesso un mio collega “per fortuna guariscono da soli nonostante le cure”…

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