Pallore e occhiaie a quattro anni

 

Salve Dottoressa,

le scrivo in merito a mia figlia che fra poco avrà quattro anni.

Dall’età di un anno circa le è stata diagnosticata la dermatite atopica. Prima le è comparsa sulla schiena, l’inverno successivo su gambe e pancia per poi confluire dietro le ginocchia nelle pieghe dei gomiti e nel collo.

Fin dall’inizio ha sofferto molto di prurito notturno ed è stata curata con Tinset a cicli di 15-20 giorni e Elocon cortisone 0,5 quando le chiazze apparivano spesse e molto secche provocando forte prurito dato alla sera per massimo 5 giorni.

Questi cicli di pruriti erano accompagnati da raffreddori e qualche volta da tosse curata in alcuni casi con Broncovaleas aerosol.

Durante tutti questi anni la bimba passava da momenti i cui stava bene ad altri in cui peggiorava sempre nel periodo invernale mentre da quest’anno è stata male anche nella stagione estiva.

Lo scorso autunno abbiamo fatto le prove allergiche con esito negativo. Adesso le chiazze sono sempre meno evidenti però resta il prurito ed è sempre accompagnato da irrequietezza della bambina.

In tutto ciò la bambina ha sempre presentato pallore al viso e occhiaie, questi ultimi segnali sono sempre legati alla dermatite? Oppure sono il segnale di un altro disturbo? Premetto che noi genitori non siamo allergici e volevo chiederle se prima o poi questa dermatite passerà e vista l’età della bambina quali sono i prossimi step da affrontare.

È plausibile che sia allergica a qualcosa che con le vecchie prove non è venuto fuori? È utile un parere dell’allergologo/dermatologo?

Grazie

A quattro anni le prove allergiche sono attendibili ma la dermatite atopica è solo marginalmente dipendente dall’allergia visto che si tratta di una alterazione del sistema immunitario su base genetica.

Le occhiaie possono, si, dipendere da allergia a pollini o altre sostanze anche alimentari, ma anche difficoltà respiratorie come adenoidi ipertrofiche possono causarle, così come un’anemia, di solito ferropriva. I

 periodi di riacutizzazione di una dermatite atopica non sono sempre dovuti all’influenza di allergeni alimentari: a volte la presenza di determinati batteri o funghi sulla pelle, oppure certe condizioni di temperatura e umidità ambientale, le muffe anche invisibili dell’ambiente dove vive la bambina possono essere responsabili. Però è una realtà che molti bambini inizialmente atopici presentano anche manifestazioni allergiche nel corso del loro sviluppo.

La dermatite atopica di solito migliora sensibilmente con l’età e tende a scomparire con la crescita anche se con tempi e modalità molto variabili da soggetto a soggetto, ma un vero miglioramento lo si può attendere solo fra alcuni anni, non ora.

Le prove allergiche possono tranquillamente essere ripetute, ma la decisione se ripeterle o meno dipende da quanto potrà indicarti un allergologo perché non sempre la diminuzione o l’aumento della sintomatologia dipende da allergeni esterni intercorrenti.

Se la bimba, oltre alla sua solita dermatite che classicamente procede per remissioni e riacutizzazioni, presentasse anche frequenti riniti di probabile natura allergica, oppure problemi digestivi che farebbero supporre allergie alimentari, oppure episodi frequenti di broncospasmo o asma anche in seguito ad infezioni banali alle prime vie respiratorie, oppure rinite allergica, congiuntivite allergica ecc., allora l’allergologo potrebbe essere utile, altrimenti, per la semplice dermatite, sono sufficienti le solite terapie locali con prodotti emollienti e antinfiammatori più il solito antistaminico per bocca nei momenti di maggior prurito.

Aria asciutta, mare e sole fanno bene solo nei periodi di remissione e i vantaggi si vedono poi in inverno. Ma in fin dei conti è solo il tempo a risolvere le cose. Il dermatologo può prescrivere i migliori prodotti da usare localmente anti-infiammazione, antiprurito, antisecchezza della pelle ecc. e l’allergologo può indagare sulla presenza o meno di allergie, respiratorie o alimentari che siano, incluse quelle da contatto di tessuti o metalli vari, ma è inutile se non vi sono concomitanti segni di allergia di qualsiasi tipo.

Se questi ci fossero, comunque, sarebbero prevalentemente respiratori in quanto un bambino con costituzione allergica manifesta i primi sintomi, spesso, sin dai primi mesi, con problemi prima gastrointestinali che poi si trasformano in problemi cutanei e solo quando è più grandino in problemi respiratori.

Ma, ripeto, la classica dermatite atopica decorre in modo principalmente autonomo, cronico, con periodi di riacutizzazione alternati a periodi anche lunghi di attenuazione se non anche apparente scomparsa. Al massimo alla pubertà o in fase pre-puberale tutto dovrebbe risolversi e se così non fosse, almeno ridursi sensibilmente rimanendo, a volte, solo una lieve desquamazione al cuoio capelluto o qualche chiazza di piccole dimensioni da qualche parte, ma mai estesa come ora.

Un caro saluto, Daniela

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