Ipertrofia adenoidea e adenoidectomia

Gent.ma dottoressa,
seguendo la sua indicazione, a proposito delle laringiti e tracheiti ricorrenti, ho portato la mia bambina dall’otorino.
La sua diagnosi, dopo la visita e l’esame col sondino nel naso, è stata la seguente: Ipertrofia adenoidea. Ha consigliato l’intervento di adenotonia. Ci ha parlato di una iniziale deformazione del palato (presente già ora) e di una possibile deviazione del setto nasale se non si interviene chirurgicamente. Io sono perplessa: come mai sinora nessuno aveva individuato il problema nelle adenoidi? I vari pediatri e lo pneumologo hanno sempre parlato di laringe reattiva… Vorrei un suo parere a proposito dell’intervento e dell’uso dell’argotone che l’otorino ha prescritto come terapia, ora che la piccola è raffreddata dopo l’ennesimo episodio di laringite e tosse profonda. Inoltre, per la prima volta la bambina avverte un fastidio all’orecchio destro. L’otorino ha prescritto il Niflam supposte che non ho ancora somministrato per via delle numerose controindicazioni.
La saluto e la ringrazio.

Cara Marzia,
per valutare lo stato delle adenoidi è necessario poterle vedere con quello strumento che utilizzano gli otorinolaringoiatri per effettuare la rinoscopia anteriore o posteriore, che può essere un semplice specchietto con un lungo manico oppure un fibroscopio a fibre ottiche: il pediatra, solitamente, non li usa, quindi non è in grado di valutarle con precisione.
Le adenoidi, come le tonsille, sono costituite da tessuto linfatico e sono posizionate dietro al naso, nel rinofaringe. Quando sono molto ingrossate, ostruiscono completamente questa cavità ossea e costituiscono un ostacolo anche serio alla respirazione.
Per di più, impedendo il normale ricambio di aria e la normale circolazione del muco che si forma fisiologicamente in quella zona, possono essere causa o concausa di infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie.
Il sintomo caratteristico dell’ipertrofia delle adenoidi è la difficoltà a respirare, sopprattutto notturna, con conseguente russamento e, nei casi più gravi, con apnee notturne e alterazione della qualità del sonno nel bambino che può andare incontro ad enuresi notturna e a sonnolenza diurna.
Altra conseguenza dell’ipertrofia delle adenoidi sono le otiti ricorrenti, soprattutto otiti medie catarrali, perché l’orecchio medio è direttamente in comunicazione con il rinofaringe attraverso le tube di Eustachio, grazie alle quali avviene il ricambio di aria in quella zona che permette il buon funzionamento della membrana timpanica.
In mancanza di questo continuo ricambio, il timpano collassa e riduce la sua elasticità, e le secrezioni mucose si accumulano nell’orecchio medio con rischio di infezioni a causa del loro ristagno. In più, la forzata respirazione a bocca aperta crea, nel tempo, una deformazione caratteristica del palato che diventa ogivale, e delle arcate dentali: vi può quindi essere una malocclusione ai denti e la faccia del bimbo prende un aspetto caratteristico con viso allungato, bocca sempre aperta, occhiaie ed espressione sonnolenta, poco vivace. Anche la voce si modifica a causa dell’occlusione di quelle cavità ossee che fungono da cassa di risonanza e vi possono essere problemi di linguaggio e di pronuncia di alcune parole o sillabe.
Per quanto riguarda le indicazioni alla adenoidectomia, esse possono suddividersi in indicazioni primarie o assolute e secondarie o relative.
Le indicazioni primarie assolute sono: adenoiditi e sinusiti ricorrenti con continuo scolo di muco dal naso, la respirazione costantemente difficoltosa con russamento notturno e apnee, oltre ad enuresi e sonnolenza diurna, la occlusione tubarica con otiti ricorrenti e riduzione dell’udito, i disturbi di crescita, con scarsa crescita, soprattutto in peso, e i disturbi del comportamento con sonnolenza diurna, irritabilità e scarso rendimento scolastico.
Le indicazioni secondarie, cioè relative, alla adenoidectomia sono tutte le infezioni ricorrenti alle alte vie respiratorie che si suppone direttamente correlate alla ipertrofia delle adenoidi: la tua bimba, se ha, come unico sintomo, le laringiti ricorrenti, potrebbe rientrare in questa categoria, cioè nelle indicazioni relative e non assolute all’intervento.
Allora cosa consigliarti? Se la classica terapia medica a base di antibiotici (quando necessari), di decongestionanti nasali (com’è l’argotone, che è decongestionante e blandamente antisettico) e di cortisonici, da prescrivere in fase acuta, seguita da vitamine, vaccini orali anticatarrali e, volendo, cure termali, non sortisce effetti particolari, si opterà per l’intervento chirurgico, ma la terapia medica va prima tentata, visto che non mi sembra che la bimba abbia tutte le indicazioni tassative all’intervento ma solo una parte di esse.
Per quanto riguarda il Niflam, è un antinfiammatorio non steroideo e come tutti i farmaci di questa famiglia non è privo di controindicazioni; però, visto che lo somministri per via rettale e non per bocca, la bimba non andrà incontro in modo particolare a irritazione gastrica, che è l’effetto collaterale più comune.
Una eventuale allergia al farmaco sarà ben riconoscibile con manifestazioni cutanee e si risolverà in breve tempo dopo la sospensione e le altre complicazioni più temibili ai reni che puoi aver letto sul foglietto illustrativo non sono poi così preoccupanti se la terapia sarà a breve termine.
Comunque, secondo me, la terapia con argotone ed eventualmente alcuni cicli di cure termali, se la bimba è sufficientemente cresciuta da accettarle e collaborare, devono assolutamente essere tentati prima di pensare all’intervento chirurgico.
Un caro saluto,
Daniela

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