Infezione vie urinarie

Buonasera, alla mia bimba di soli 5 mesi è stata trovata in urinocultura lo pseudonomas aeruginosa con contaminazione maggiore di 100.000. La bimba non cresceva anzi..e l’esame è stato fatto per verificare l’esistenza di ivu.
Gli esami dei sedimenti sono negativi, è l’urinocultura già effettuata 3 volte risulta la stessa. Pemetto che la raccolta è stata effettuata utilizzando tutte le preucazioni. Guanti, lavaggio antisettico, raccolta veloce casa-laboratori o insomma credo che non ci possa essere stata contaminazione. Ora è stata fatta terapia con panacef per 7 giorni, poi pausa per 7 giorni e lunedì ho le risposte del 4 esame. Quello che le chiederei è: 1. se fosse negativo o positivo con carica batterica inferiore non significa che il batterio non c’è più vero? ma che l’antibiotico usato e sta evitando la proliferazione? Mi consiglia un eco renale e vescica? Può essere stata contagiata dall’uomo? Mia madre ha una malattia rara churg-strauss e mia suocera ha qualcosa ai polmoni se fosse fc? 08/04/2013 Ho preso le risposte dell’esame sedimenti: 5-10 leucociti/campo rari Batteri Urinicultura: germe isolato Pseudonoma aeruginosa carica batterica 10-100.000 Cosa ci consiglia di fare? Grazie per la sua risposta. Paola



Lo Pseudomonas aeruginosa è un batterio subdolo molto spesso resistente agli antibiotici. Si calcola che nei bambino molto piccolo questa resistenza può arrivare a percentuali anche superiori al 15-20%. Molti antibiotici sicuramente attivi su questo batterio, inoltre, non sono somministrabili nei bambini a causa dei loro importanti effetti collaterali. Pertanto, se anche una banale infezione alle vie urinarie in un lattante con facilità tende a recidivare e i germi che la sostengono a creare resistenze agli antibiotici utilizzati, questo è tanto più frequente quando si tratta di infezione da pseudomonas. Normalmente gli antibiotici che si utilizzano sono quelli che contengono sostanze inibitrici della parete batterica, in particolare l’associazione piperacillina con tazobactam oppure la più classica amoxicillina con acido clavulanico oppure cefalosporine come Glazidim. Inoltre può essere buona norma, oltre a stimolare la diuresi facendo bere molto la piccola, anche acidificare le urine con acido ascorbico, la classica vitamina C. I risultati dell’urinocultura dopo 7 gg di terapia sono ambigui e non resta altro che ripetere l’esame delle urine con urinocultura fra alcuni altri giorni senza, per ora, riprendere la terapia. Se dovessero di nuovo moltiplicarsi le colonie di Pseudomonas aeruginosa fino a superare il numero di 100.000 e se, nell’esame semplice delle urine, risultassero più di 10 leucociti per campo, la terapia antibiotica sarebbe da riprendere, magari con un antibiotico che può essere somministrato anche più a lungo delle cefalosporine. In questo caso, per non rischiare di somministrare antibiotico inutilmente, al quarto giorno di terapia, senza sospenderla, rifarei un esame delle urine e, magari, anche una urinocultura. Se entrambe dovessero risultare negativi, sotto terapia questo significherebbe soltanto che l’antibiotico sta inibendo la replicazione batterica e che quindi sta funzionando. Se l’antibiotico in questione fosse l’amoxicillina con acido clavulanico, la terapia potrebbe protrarsi anche per otto, dieci giorni. Dopo si dovrà sospendere e, passati altri 4-5 gg, almeno l’esame delle urine se non anche l’urinocultura dovrebbero essere ripetuti. Se tutto fosse negativo, i successivi controlli dovranno essere via via più diradati, ogni 10-15, massimo 20 gg al terzo controllo. Se anche il terzo risultasse negativo, controlli ogni mese poi due mesi poi tre fino a sei mesi di intervallo. Però bisogna precisare che, inidipendentemente dalle corrette modalità di prelievo delle urine, a volte è prudente cambiare laboratorio oppure inviare le urine contemporaneamente a due laboratori differenti perché una contaminazione di laboratorio dove, magari, non vengono osservate corrette norme igieniche è sempre possibile. Se dopo alcuni mesi di controlli ripetuti delle urine e di terapia antibiotica idonea non si riuscisse a debella re l’infezione, sarebbe necessario procedere con indagini per valutare la presenza di malformazioni alle vie urinarie facilitanti reflusso o ristagno di urinacon conseguente formazione di infezione. Non dimenticare i fermenti lattici per evitare importanti squilibri della flora batterica intestinale della piccola dovuti alla prolungata terapia antibiotica.

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