Dubbio legato a baby sitter e tachipirina

Gent.ma Dott.ssa Sannicandro,
ho un bimbo di quasi due anni che da qualche mese è seguito da una baby sitter. Recentemente il bambino è stato seguito da una persona di famiglia per alcuni giorni in occasione di un piccolo malessere e si è verificata una cosa che ci ha molto preoccupato. Dopo alcuni giorni in cui il bambino non veniva seguito dalla baby sitter, un pomeriggio, dopo pranzo, una volta messo a letto continuava ad alzarsi e non ha dormito neppure un minuto.
La nonna lo ha tenuto con se e si è accorta che il bambino, resosi conto che su di un mobile era stata posta una confezione di Tachipirina, continuava a cercare di prenderla, naturalmente senza riuscirvi in quanto non era alla sua portata ed associava questo gesto al nome della baby sitter.
Il bambino non mostrava alcun tipo di malessere che giustificasse una mancanza di sonno o una impossibilità a prendere sonno.
Questo ci ha fatto sorgere il dubbio che lei abbia utilizzato il farmaco per favorire il sonno del bambino.
In effetti sino a poco dopo l’arrivo della baby sitter il bambino non dormiva più di due ora al pomeriggio e raramente tre.
Ad un tratto il bambino ha cominciato a dormire molto. Inizialmente noi abbiamo attribuito questo sonno maggiore (dorme abitualmente tre ore e anche più) al fatto che, frequentando la mattina un centro ludico, si stancasse di più. Ma questo suo insistere ci ha molto preoccupato. Durante la notte successiva a questi episodi il bambino ha dormito malissimo e non mostrava di avere dolori. Solo verso le prime ore del mattino la sua temperatura si è alzata ma prima era completamente sfebbrato e anche premendo sulle orecchie o sotto la gola non mostrava dolore. Non mostrava nepppure di avere dolori da dentizione.
A questo si aggiunge il fatto che il bambino molto spesso si svegli dal sonno pomeridiano piangendo disperato e molto spaventato.
Se al bambino venisse somministrato il farmaco abitualmente una volta al giorno potrebbe accadere che si svegli con una spiacevole sensazione di intontimento?
Non avendo mai assunto alcun tipo di farmaco per il sonno non conosco la sensazione che si prova ma immagino che una sensazione come quella sopra descritta possa spaventare un bambino.
Sinceramente siamo molto preoccupati.
Come possiamo capire se questo sia accaduto?
Mamma Aurora

Cara Aurora,
posso capire la tua angoscia, non tanto per la pericolosità del farmaco in sé – che comunque esisterebbe se fosse somministrato ripetutamente e per abitudine senza che il bambino abbia febbre – ma soprattutto per il dubbio di un comportamento che, se fosse accertato, giustificherebbe il licenziamento se non addirittura la denuncia!
Come fare a sapere la verità? Beh, ti posso dire che da anni, ormai, in America, alcune mamme lavoratrici hanno ottenuto (quelle che ne hanno fatto richiesta, ovviamente) di poter collegare ad intervalli prestabiliti, il computer che usano in ufficio per lavoro, ad una telecamera posizionata di nascosto nella loro abitazione proprio per controllare le baby sitter quando restavano sole con i bambini!
Questo significa che il problema esiste e non è un dubbio campato in aria.
In questa ottica potrebbe essere successo che il bambino piangeva senza la mamma e in presenza di una persona ancora per lui estranea e la baby sitter, preoccupata di non saper gestire la situazione e di non riuscire a calmarlo, ha pensato di somministrargli una tachipirina che, avendo anche un effetto antidolorifico generico, tendenzialmente rilassa e tende a fare assopire almeno per un po’ chi la assume.
Come fare per saperne di più? Se è stata usata una supposta della confezione presente in casa, basta contare quante ne mancano e ricordarsene e non nascondere la scatola per timore che ne acquisti una lei stessa e somministri le supposte impunemente.
Poi, senza mostrare rabbia o timore, cercherei di parlare con la persona e di chiederglielo direttamente: potrebbe averlo fatto, ammesso che lo abbia fatto, in piena buona fede e potrebbe quindi raccontare tutto in semplicità.
Dal punto di vista medico, ammesso che la tachipirina abbia un effetto sedativo decisamente rilevante, oltre a controllare la temperatura corporea, meglio se rettale o auricolare, per capire se, in assenza di malattie che giustifichino un rialzo febbrile, la temperatura stessa sia più bassa della norma, si può sempre fare, in casi estremi, la richiesta di un dosaggio ematico del paracetamolo, ma mi sembra una risoluzione estrema e non so quanto ne valga la pena.
La tachipirina somministrata in pieno benessere e senza febbre può fare dormire un po’ di più, certo, e può abbassare la temperatura corporea in modo abnorme, di solito facendo anche sudare il bambino che, al risveglio, dovrebbe presentarsi fresco se non freddo e sudato.
Ma sono sintomi difficili da valutare nel loro significato reale ed effettivo visto che molti bimbi sudano normalmente mentre dormono e la temperatura corporea varia molto da bambino a bambino e nelle varie ore del giorno.
Il fatto che il bimbo si svegli nel sonno piangendo può dipendere dalla sua tensione del momento, che prova rimanendo con la baby sitter che forse considera ancora una estranea e non trovandoti quando si sveglia. Forse non hai fatto un periodo di rodaggio sufficientemente lungo prima di lasciarlo solo con lei, non so. Ma so che se si è insinuato un dubbio, difficilmente riuscirai a stare tranquilla nonostante mille rassicurazioni, allora che ne diresti di un bell’asilo-nido?
La sicurezza che darebbe sarebbe decisamente superiore a qualsiasi baby sitter che rimane a casa da sola col bimbo senza controllo. Pensa però che il bimbo potrebbe avere associato la scatola di tachipirina con qualche gioco che la baby sitter potrebbe avergli fatto fare mettendo in mano al piccolo la scatoletta o agitandola per provocare rumore: è un’ipotesi, non posso sapere, ma non bisogna creare mostri solo partendo dalla propria fantasia.
Un caro saluto,
Daniela

1 commento su “Dubbio legato a baby sitter e tachipirina”

  1. Io ho scelto in maniera estremamente meticolosa la baby sitter di mia figlia, ma dopo poche settimane mi sono resa conto che qualcosa non andava…ho messo una micro camera endoacustica in una bambola di mia figlia che ho posto nel salotto, dove di solito si intrattiene con la baby sitter. I sui atteggiamenti non mi sono piaciuti per niente, come avevo sospettato..

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