Disturbi e respiro affannoso

Buongiorno,
mio figlio è nato il 13 Marzo 2013 con 4,070 kg e 53 cm di lungo. Parto indotto e spontaneo.
Da qualche giorno io e mia moglie siamo un pò preoccupati dal fatto che nell’ ovetto dorme senza problemi. Quando lo mettiamo nella navetta, dove il corpo prende una forma naturale e distesa, dopo 5 minuti si sveglia. Prima si sente un respiro simile al russare, affannoso, poi comincia con qualche movimento delle braccia poi versi ed infine si sveglia. Nella navetta non dorme proprio. O ranicchiato nell’ovetto o sul petto o in braccio.
Inoltre dorme quando cè rumore e luce. Appena si spegne la luce e non si fa piu rumore si sveglia.

Grazie ancora,

Emmanuel

 

 

 

Il bimbo è ancora molto piccolo ed è probabile che sia abituato allla posizione fetale e non si ritrovi ancora nella posizione allungata. Il respiro rumoroso, specie se continua anche lontano dalla fine della poppata, può dipendere dal muco al naso che forse lo disturba visto che i neonati non sanno respirare dalla  bocca quando hanno il naso otturato. Ai rumori di sottofondo i neonati si abituano velocemente sin dai primi giorni nella nursery o comunque in ospedale ed è certo che considerano la situazione rumorosa, purtroppo, più familiare del silenzio visto che a meno di un mese di vita tendono a dormire ancora molto e indifferentemente sia di giorno tra i rumori e la luce, che di notte. Inoltre è facile che, per alcune altre settimane, il piccolo scambi il giorno per la notte e tenda a dormire di più di giorno che di notte. Così sicuramente si comportava quando era in utero, cullato dai movimenti materni di giorno e da una secrezione ormonale circadiana complementare a quella materna. Il feto, infatti, dal punto di vista ormonale si comporta spesso in modo inverso rispetto alle secrezioni ormonali materne. Quando la mamma è ben sveglia e secerne una buona quantità di cortisolo, ormone della veglia, l’organismo fetale non sente il bisogno di produrre lui stesso questo ormone perché ne riceve a sufficienza dal sangue materno. Lo stesso dicasi per l’insulina, gli ormoni tiroidei, ecc. Di notte, invece, quando la mamma si riposa e le sue secrezioni ormonali – cortisolo soprattutto – si riducono, il feto, di riflesso, ne produce di più proprio per compensare la carenza materna. Lui non può sapere che questa transitoria carenza materna notturna è fisiologica. In questo caso, producendo maggiori quantità di cortisolo di notte, il feto diventa più attivo, si muove di più ed è esperienza comune di tutte le mamme sentire il feto che si muove di più proprio quando la mamma si distende e tenta di addormentarsi. Questa abitudine di rilassarsi di giorno e svegliarsi di sera e di notte, a volte, si prolunga anche dopo la nascita per alcuni mesi: sono proprio i bambini che scambiano il giorno per la notte, dormendo placidamente dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio e svegliandosi inesorabilmente dalle prime ore della sera in poi. Con il passare dei mesi tutto si normalizzerà.

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