Salve Dottoressa, mia figlia ha contratto lo streptococco una prima volta all’asilo, dopo 10 giorni di antibiotico torna all’asilo e tempo di 3 giorni lo riprende. Nel mentre vengo a conoscenza del fatto che anche altri compagni l’hanno preso, compresa una maestra e una bidella. Io intanto faccio nuovamente i 10 giorni di cura a mia figlia ma, per sicurezza, la tengo a casa per oltre un mese. Rientrata all’asilo, dopo 9 giorni lo riprende ….e insieme a lei una compagnetta rientrata da soli 3 giorni.
Attualmente sembrano le uniche ad averlo ma io sono convinta che ci sia qualche bimbo che le abbia contagiate. Intanto mia figlia è ormai da gennaio che non può più frequentare, o se lo fa deve andare sotto antibiotico! Cosa si può fare? Non sarebbe meglio a questo punto indagare sui bimbi e far fare ai sospetti un tampone? Le mamme non ne vogliono sapere! Io sono davvero dispiaciuta perché mia figlia non riesce a frequentare. Grazie.
Volendo si può fare tutto: un tampone faringeo fatto a tappeto a tutti i bambini e al personale di un asilo – campione perché il problema è di tutte le comunità specialmente di bambini in età pre scolare – darebbe sicuramente questo esito: positivi per streptococco, in certi periodi dell’anno soprattutto, dal 50 all’80% dei soggetti esaminati.
Lo streptococco, anzi, gli streptococchi, sono germi diffusissimi e di essi vi sono moltissimi ceppi. I portatori sani di questo batterio sono, quindi, ovunque e, non presentando sintomi, non devono essere sottoposti a terapia antibiotica, pertanto non servono le indagini; i ceppi di streptococco sono numerosissimi quindi la possibilità di riammalarsi o ricontagiarsi è sempre alta dopo una prima infezione perché l’immunità si sviluppa solo per quel ceppo di streptococco e non per tutti gli altri: ecco il perché delle ricadute senza per questo che si debba incriminare l’asilo.
Poi vi possono essere condizioni particolari tipiche del soggetto, cioè, per esempio, una relativa carenza di immunoglobuline A che, a volte, possono maturare lentamente e rendere il soggetto più vulnerabile. Infine, alcuni soggetti presentano una memoria immunitaria più breve di altri e gli anticorpi che producono dopo una prima infezioni sono di breve durata permettendo così reinfezioni ravvicinate.
Non c’è molto da fare, credimi, se non quello di allontanare la piccola dall’asilo per un lungo periodo e, magari, prima di reinserirla l’anno prossimo, cioè almeno tre mesi prima iniziando da agosto, programmare alcuni cicli di terapia immunostimolante che non è risolutiva ma può aiutare.
Non te la prendere con l’asilo e accertati che a casa non vi siano portatori sani di streptococco, anche se penso di no visto che a casa non si ammala.
Ripeto, le linee guida dell’approccio a un bambino portatore sano di streptococco non prevedono la terapia antibiotica, pertanto non serve protestare con l’asilo, né auspicare bonifiche o altri provvedimenti preventivi che si mettono in atto, per esempio, in alcuni casi si meningite.
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