Buongiorno Dottor Montini, ho un bimbo di quattro anni che alterna periodi che mangia a periodo di digiuno completo, come prende preso così lo perde.
Abbiamo fatto le analisi e non risulta niente di anomalo, non è intollerante al glutine e né al lattosio.
L’unica cosa è che da quando è nato, per paura che fosse intollerante al lattosio come il padre, non ha mai preso latte vaccino quindi non prende biberon, e a un anno e sei mesi ha preso il rotavirus curato in ospedale.
Non so più che fare, adesso è un periodo no: è inappetente, rifiuta tutto ed io sono esaurita e nervosa.
Cosa pensa di questo suo comportamento? Dovrei forse portarlo dallo psicologo?
Il bambino pesa 15 kg ed è alto 102 cm.
Grazie.

Cara signora, partiamo dal peso: parliamo di un bel bambino un po’ magrolino, ma se lo confrontiamo alla popolazione generale troviamo che ci sono circa 15-20 bambini sani più magri di lui e 80-85 più cicciottelli di lui.
E’ un dato che non ci dice se c’è un problema o no, ma in prima battuta non crea allarmi particolari.
Sarebbe necessario vedere come siete voi (la struttura corporea ha una genetica e una familiarità) e, dato ancora più importante, come è arrivato ai numeri che ci ha detto.
Tradotto: ci serve una valutazione della velocità di crescita su un intervallo significativo perché la curva di crescita è il dato più preciso per sapere se sono sani o c’è un problema.
Per dirla ancora più semplice: a noi non interessa sapere che oggi ha mangiato tutto o no. Noi vogliamo solo sapere se è sano o malato.
Se è sano mangerà.
Se non lo è il non mangiare può essere il segno di una malattia e quindi dobbiamo fare una diagnosi, non forzarlo a mangiare in qualche modo!
Come facciamo a sapere se siamo nella busta numero 1 o nella busta numero 2?
Valutiamo la crescita. Un bambino che cresce è sano. Un bambino che non cresce o perde peso è malato.
Non ci sono altre possibilità.
E allora?
E allora cambiamo strategia!
Si mangia a tavola, tutti insieme e tutti la stessa cosa sorridendo e gustando le buone cose che ha cucinato mamma (o papà) con la televisione spenta.
Il momento del pasto è un tempo piacevole di convivialità e condivisione.
Ognuno mangia il suo piatto senza aiuti particolari per nessuno.
Se quando avete finito il piatto del bambino è ancora lì, nella totale indifferenza togliete tutto e fine.
Tempo scaduto non si mangia più.
Se il bambino non ha mangiato dopo però ci sarà un embargo totale su tutto! Niente spuntini merendine biscottini yogurt ecc… Niente!
Ci serve infatti lo stimolante dell’appetito più potente che sia mai stato inventato: la fame!
Continuiamo così ad oltranza per circa un mese (non un giorno!!).
Controlliamo poi il peso e valutiamo la crescita
Se il bambino è sano crescerà e il problema si chiuderà per sempre.
Se il bambino non mangerà davvero non crescerà e (solo in questo caso) il problema si sposterà nello studio del pediatra. Ci dovrà pensare lui con analisi e dovremo arrivare ad una diagnosi.
Coraggio! So che è difficile perché quando il bambino non mangia per la mamma è dura, ma so anche che in questo modo “la soluzione” è certa!
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