Broncospasmo e soggiorni climatici

Carissima dottoressa,

mio figlio (tre anni appena compiuti) è alle prese con continui broncospasmi da quando ha iniziato a frequentare l’asilo (in totale quattro, tutti abbastanza importanti e perciò trattati con Bentelan, l’ultimo dei quali sembra tardare a risolversi).

La predisposizione al broncospasmo ce l’ha dalla nascita ma è solo in questi ultimi mesi che si è così aggravata. A breve lo porterò dall’allergologo per verificare se non ci sia una causa allergologica (anche la sorella, gemella, è allergica/atopica).

Vorrei il suo parere circa l’utilità dei soggiorni climatici al mare. Sono davvero efficaci? In quale periodo sono indicati? Quale la durata minima? E le località più idonee?

 La domanda potrebbe sembrarle banale ma il soggiorno al mare sarebbe per noi piuttosto oneroso sia in termini economici che logistici, perciò vorrei la certezza che se ne potrebbero trarre vantaggi per il problema del piccolo.

Grazie in anticipo!

 


Se il bimbo risultasse allergico o con predisposizione allergica, respirare aria priva di potenziali allergeni ridurrebbe la possibilità di inalarli, quindi bisognerebbe portarlo in alto mare e per di più con una barca a vela che non utilizza carburanti per navigare!

Oppure andrebbe bene l’alta montagna, ma solo d’inverno, quando tutto è coperto di neve. Qualsiasi soggiorno in una località con caratteristiche ambientali che si avvicinano a queste appena descritte porterebbe benefici, però, prima è bene sapere se il bimbo è veramente allergico a qualche allergene respiratorio o ha crisi di broncospasmo soltanto in seguito a infezioni virali.

Se fosse la seconda ipotesi, basterebbe ridurre le possibilità di contagio portandolo all’aria aperta e ossigenata, lontano da luoghi chiusi e affollati, appena se ne presenta l’occasione, nei week end, nei pomeriggi di bel tempo, ecc., mare, campagna o montagna che sia.

L’aria di mare, comunque, anche nei mesi invernali, magari nelle ore più calde, spesso è un toccasana: parla una ex allergica che, appena sente un iniziale fischietto espiratorio, magari dopo avere camminato in città respirando smog, corre a camminare sulla spiaggia e torna guarita. Bastano poche ore per ripulire un polmone e un soggiorno con pernottamento può essere rimandato alle vacanze estive, eventualmente.

Un caro saluto,

Daniela

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.