Bambino irrequieto e latte congelato

Salve dottoressa,

le scrivo per chiederle un parere riguardo a mio figlio Pietro nato in agosto di 2,930 gr – 50 cm e ora, 5 mesi compiuti oggi, è già arrivato a quasi 8 kg – 64 cm.

Fortunatamente l’ho sempre allattato io, anzi tutti i giorni riesco a mettere via una buona dose di latte oltre a quello che do a lui (adesso fa solo 4 pasti e non più quello notturno ormai da un paio di mesi).

La pediatra dice che cresce bene e in effetti il bambino è "lo specchio della salute", inoltre è molto vivace e attento a ciò che lo circonda.

Le scrivo per questo motivo:
quando ho iniziato a dargli la frutta (su indicazione della pediatra) il bambino non si scaricava più e urlava dal mal di pancia, mi hanno detto che poteva essere che gli fermentava per cui si creava aria nella pancia e così ho sospeso il tutto.

Ora ho iniziato con la crema di riso e il bambino ha cominciato a scaricarsi quasi regolarmente senza grossi problemi, ma la frutta non gliel’ho più data.

Secondo lei va bene o sarebbe il caso di riprovare?

Inoltre, ed è il problema principale per cui le scrivo, da un paio di mesi ha cominciato ad essere molto disturbato di notte per cui dopo la prima ora incomincia ad agitarsi, a volte a piangere e così poi tutta la notte.

È un disastro!

Si dorme ormai solo un paio di ore per notte. Purtroppo anche di giorno non riposa mai continuativamente in quanto dopo 15/20 minuti circa, incomincia a muoversi e se non lo si "ninna" si sveglia e incomincia a piangere, per cui è impossibile dormire, devo sempre essere vigile.

Vedo che prima di svegliarsi "tira le gambe" per cui presuppongo che abbia mal di pancia.

La mia domanda è questa: può essere il mio latte?

E’ meglio che alla sera gli dia qualcosa di solido anziché il latte che forse non digerisce? Possono essere i denti (visto che continua a mettersi le mani in bocca con nervosismo e sbava tantissimo)?

Ultima curiosità: avendo tanto latte congelato sto cominciando ad usare quello più vecchio ma vedo che fa fatica a berlo; può succedere che cambi sapore?

Se si, come posso fare per darglielo?

Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e  in attesa di un suo parere.

La ringrazio in anticipo,
Alessandra

Comincio a risponderti dalla fine: il latte materno congelato si può tranquillamente dare al bambino, ma non è raro che non sia gradito come il latte "appena munto" per due motivi essenzialmente: la tettarella in bocca non è, per un lattante allattato al seno, il suo abituale sistema di suzione e viene spesso rifiutata e il latte scongelato non ha lo stesso sapore di quello fresco anche quando si sono seguite scrupolosamente le migliori modalità di scongelamento.

Pertanto non c’è da stupirsi se il tuo bimbo preferisce attaccarsi al capezzolo e se il tuo latte è ancora abbondante perché sostituirlo con quello congelato? Solo per non sprecarlo e non doverlo buttare in seguito se passano troppi mesi?

Secondo punto: per quanto riguarda l’agitazione notturna, i motivi possono essere molti, ad iniziare dal fastidio dovuto all’eruzione dei denti per andare poi a riflettere sull’ipotesi che il bimbo non sia sazio e abbia bisogno di una seconda pappa serale se la prima fosse già stata introdotta da almeno tre settimane, oppure che la pappa di mezzogiorno sia troppo ricca, magari troppo ricca di fibre se dai anche le verdure passate o se contiene qualche verdura che il piccolo non tollera ancora bene, oppure se la quantità di cereali è eccessiva.

Non ho abbastanza elementi per valutare il problema. Ma se il bimbo si consola volentieri con le coccole potrebbe avere soltanto bisogno di contatto fisico rassicurante con la mamma, alimentato, magari, da un piccolo disagio come le fitte alle gengive o qualche doloretto di pancia.

La gestione di un bimbo che si avvicina ai sei mesi non è semplice come quella dei mesi precedenti quando sembrava che bastasse soddisfare le sue esigenze alimentari e di pulizia per godersi un bimbo sereno. Alcune problematiche legate al sonno, infine, al di là di motivazioni di ordine medico, possono anche riconoscere una certa familiarità, pertanto, se almeno uno dei genitori, alla stessa età del bimbo, aveva sonni agitati, purtroppo il bimbo potrebbe avere ereditato questa caratteristica.

Per capire il problema del bimbo, quindi, bisogna potere escludere tutte le possibili cause di agitazione notturna che sono male alle gengive, male al’orecchio, infezione alle vie urinarie, intolleranza ad alcuni alimenti, cattiva respirazione notturna, ecc., per poi valutare se avesse, per caso, o troppo caldo o troppo freddo o semplicemente fame o, perché no, anche se nei primi mesi non ha avuto questo problema, se soffrisse di reflusso. Escluse tutte le possibili ipotesi mediche, rimane l’ipotesi del semplice bisogno di coccole e di contatto fisico – specie se ultimamente sei tornata al lavoro o se per un qualsiasi motivo il bimbo ti vede meno rispetto ai mesi precedenti.

A volte, per alcuni giorni dopo una vaccinazione, i bambini possono soffrire di agitazione, così come la presenza di una figura estranea al bimbo come una baby sitter o altro può creare al piccolo uno stato d’ansia che si può tradurre in sonno disturbato.

Purtroppo non posso risponderti in modo più preciso e concreto perché non conosco praticamente nulla del piccolo e della sua famiglia.

Un caro saluto, Daniela

 

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